Mercoledì 24 Aprile 2024

Covid, Campania in giallo: Speranza firma l'ordinanza. Oggi 14 gennaio: 20.206 nuovi casi

Variante Omicron al 71%. Ospedali, De Luca nella diretta Facebook: "Ogni giorno dai 50 ai 70 pazienti ricoverati". A Napoli debutta il quinto hub scolastico

Napoli, 14 gennaio 2022 - Speranza firma ordinanza, la Campania passa al giallo. "Alla luce del flusso dei dati del monitoraggio Iss, Ministero della salute e Regioni, il ministro Speranza ha firmato l`ordinanza che porterà la Campania in giallo e la Valle d'Aosta in arancione", lo rende noto il ministero della Salute. 

AGGIORNAMENTI: Covid Campania 15 gennaio, il bollettino di oggi. Zona gialla: scatta lunedì

Il cambio di colore era atteso: la Campania passa da zona bianca a gialla: ieri 13 gennaio la regione aveva superato i 24mila contagi, oggi i contagi sono in flessione (20.206) ma i dati Iss scattano un quadro preoccupante. Per il passaggio in zona gialla i parametri sono: il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%. La Campania, nei dati dell'Istituto superiore della Sanità è al 25,8% per le aree mediche e 10,6% per le terapie intensive.

Il bollettino di oggi 14 gennaio 

Sui 221 campioni sequenziati dai 3 laboratori della Campania, nell'ambito dell'indagine rapida condotta dall'Istituto superiore di sanità (Iss) e dal ministero della Salute con dati al 3 gennaio, 151 sono riferibili alla variante Omicron (prevalenza al 70,9%) e 62 (29,1%) alla variante Delta.

Omicron invade la regione che oggi 14 gennaio, conta 20.206 nuovi positivi al Covid, di questi 11.254 sono le persone risultate positive al test antigenico e 8.952 al molecolare, su 100.228 test esaminati di cui 59.122 antigenici e 41.106 molecolari.

Bollettino Covid Campania, 14 gennaio 2022
Bollettino Covid Campania, 14 gennaio 2022

Scende leggermente il tasso d’incidenza che ieri era pari al 23,26% e oggi è 20,16%. Ventisei i decessi nelle ultime 48 ore; 6 deceduti in precedenza ma registrati ieri, il totate delle vittime del Covid in Campania sale a quota 8.696 decessi da inizio pandemia. 

Negli ospedali resta stabile la situazione nelle terapie intensive con 79 posti letto occupati; continuano a salire invece i ricoveri in degenza con 1191 posti letto occupati (+37 rispetto a ieri).

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I contagi nelle province della Campania

Il maggior numero dei contagi si registrano ancora nell’area della Città metropolitana di Napoli, sono 12.317 i nuovi casi che portano a 472.473 il totale delle infezioni che si sono verificate negli ultimi due anni. Segue Salerno con 3.434 persone risultate positive nelle ultime ore, che portano il conteggio totale dei casi riscontrati finora in tutta la provincia a 126.960 unità.

A Caserta ci sono altri 2.754 casi e un bilancio dei contagiati dal virus di 118.875 persone, dal febbraio 2020 ad oggi. Ad Avellino sono 968 i nuovi contagi e un conto complessivo dei malati e dei guariti di 37.547 persone contagiate in due anni. A Benevento, 571 nuovi casi che portano a 24.676 il totale degli attuali positivi.

Il punto sull'emergenza nella diretta Facebook del presidente della Campania

“Noi possiamo tenere tutto aperto e tenere sotto controllo il contagio se prendiamo delle misure di prevenzione, che significa intervenire in tempo utile. Su questo abbiamo avuto una posizione diversa al Governo nazionale. Mentre noi ci muovevamo così, anche anticipando misure di prevenzione, abbiamo polemizzato con il Governo nazionale che, a mio parere, in questi tre mesi che abbiamo alle spalle non ha fatto sostanzialmente nulla dal punto di vista di un'azione vera di prevenzione”, così il presidente della Regione Vincenzo de Luca nel corso della diretta settimanale del venerdì sulla sua pagina Facebook.  "In questo momento in Campania abbiamo 111 Comuni in cui non si sono riaperte le scuole", ha detto De Luca

Lo scontro sulle scuole 

"Il governo ha impugnato un'ordinanza della Regione estremamente equilibrata e misurata. In Campania le scuole si sono aperte il 10 gennaio, tutte, tranne le elementari, le medie inferiori e le materne per una ragione di merito semplice: essendo quella la fascia d'età più bassa e non vaccinata in maniera ampia, ci è parso ragionevole prendere due settimane di respiro per avere poi la scuola in presenza in maggiore tranquillità. Ci siamo trovati di fronte a una posizione irrispettosa del governo nazionale, offensiva per la Regione Campani e incomprensibile". Il presidente della Campania è tornato sullo scontro con il governo dopo l'ordinanza numero 1 del 2022 che disponeva la ripresa delle lezioni in Dad dopo le festività natalizie. "Il governo - ha ricordato - ha impugnato l'ordinanza della Regione Campania alle 22:15 di domenica sera, ma le scuole si aprivano il lunedì. Intanto, Comuni importanti e Regioni hanno prorogato l'apertura dell'anno scolastico, come la Sicilia, Palermo e Catania, dove i sindaci hanno fatto ordinanza di chiusura totale, ma il governo non ha impugnato nulla, a conferma che è stata fatta un'operazione propagandistica lunedì per poter dire che è tutto aperto". 

Occupazione ospedali: ricoveri tra i 50 e 70 pazienti al giorno 

"Abbiamo cercato di non privare i nostri concittadini degli interventi urgenti, le cose che si possono programmare sono state spostate ma non abbiamo intaccato in nulla i servizi urgenti in cardiologia, oncologia, ostetricia. Stiamo cercando di garantire le cose essenziali", ha detto il presidente De Luca, durante la consueta diretta social del venerdi'. "Per i ricoveri registriamo ogni giorno - spiega - 50-70 pazienti al giorno. Se i numeri sono questi devono trovare ogni dieci giorni 500 posti letto aggiuntivi. Questo resta un punto di criticità forte". E aggiunge: "Il personale sanitario è al limite della resistenza".

I prossimi obiettivi della Regione 

“Tutela della salute dei nostri concittadini, garantire le prestazioni urgenti negli ospedali, garantire la scuola in presenza e l'apertura delle attività economiche, consapevoli che bisogna essere seri, muoversi con misura prima che scoppi l’emergenza. Ci avviamo verso il superamento del contagio. A condizione di essere responsabili”, sottolinea il governatore elencando i prossimi obiettivi della Regione.  "Dobbiamo arrivare alla fine di gennaio. Il picco del nuovo contagio ci sarà ora e tutto quanto fatto aveva questo obiettivo da raggiungere: superare il mese senza troppi danni. Dopo gennaio scenderemo rispetto alla media dei ricoveri giornalieri, dobbiamo andare oltre anche con la fiducia che possano arrivare rapidamente nuovi farmaci e che possa essere ampliata l'area di cittadini vaccinati superando resistenze e ritardi di questi mesi. Per tre mesi i centri vaccinali erano vuoti, oggi c'è un affollamento incredibile" prosegue De Luca

“Il Governo ha fatto una sola cosa, il Green pass, ma per il resto le misure che andavano prese non sono state prese, e questo ci differenzia dal Governo nazionale. Lo dico con grande serenità, ribadendo che siamo impegnati in uno sforzo di unità e di collaborazione come è doveroso che sia, ma siamo anche impegnati a dirci la verità delle cose e non ci sentiamo impegnati a fare sviolinate nei confronti di nessuno. Ci sentiamo impegnati a rispondere semplicemente alla nostra coscienza e alla nostra ragione, non alle esigenze della politica politicante e delle bandiere di partito”, conclude de Luca

Aperto il quinto hub vaccinale scolastico a Napoli 

Prosegue la campagna vaccinale per la fascia di età 5-11 anni nelle scuole della città di Napoli. Questa mattina 14 gennaio è stato inaugurato il quinto hub vaccinale scolastico nell'Istituto Sarria-Monti, in via Bernardino Martirano nel quartiere San Giovanni a Teduccio, alla presenza del vicesindaco con delega all'istruzione Maria Filippone e della dirigente scolastica Teresa Sasso. Con il supporto della Polizia municipale e della Protezione civile, sono state aperte le porte ai bambini accompagnati dalle famiglie per la somministrazione della prima dose del vaccino anti- Covid.