Berlusconi a Napoli rievoca i consigli di mamma Rosa. Scoppia il caso Gelmini

Il leader di Forza Italia: "Napoli è una città che amo, ho scritto più di 100 canzoni. Vorrei abbracciarvi uno a uno"

Napoli, 21 maggio 2022 -  Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi alla convention azzurra in corso alla Mostra d'Oltremare di Napoli, accolto da un bandierone Tricolore e dal coro di Forza Italia. Il suo intervento sul palco ha chiuso la manifestazione e sul finale aggiusta il tiro sul tema "caldo" delle sue ultime dichiarazioni sull'invio delle armi italiane in Ucraina.

Dichiarazioni criticate da Maria Stella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le autonomie. "L'Italia non può essere il ventre molle dell'Occidente e soprattutto non può diventarlo per responsabilità di Forza Italia. Le parole di Berlusconi di ieri purtroppo non smentiscono le nostre ambiguita'", così la ministra, a margine di Fiera Didacta Italia a Firenze. "Oggi più che ascoltare le parole di Putin - ha aggiunto Gelmini - occorre ascoltare il grido di dolore dell'Ucraina, violentata e oppressa dall'invasore".

Ieri 20 maggio il presidente di Forza Italia, infatti, aveva affermato che sarebbe opportuno che la Ue prendesse le distanze dalla strategia di Stati Uniti e Gran Bretagna e si spendesse più attivamente per portare Putin al tavolo delle trattative per porre fine alla guerra in Ucraina. Berlusconi aveva ribadito che fornire armi a Kiev significa essere di fatto in guerra. Mentre oggi 21 maggio, sempre da Napoli il cavaliere corregge il tiro: "L' Ucraina è il paese aggredito e noi dobbiamo aiutarlo a difendersi. Forza Italia è - e rimarrà sempre - dalla parte dell'Europa, dalla parte dell'Alleanza atlantica, dalla parte dell'Occidente, dalla parte degli Stati Uniti.

 

Un enorme tricolore accoglie Berlusconi alla convention FI a Napoli
Un enorme tricolore accoglie Berlusconi alla convention FI a Napoli

Il discorso del Cavaliere

Contrasti politici a parte, pienone di applausi per il cavalieri che sul palco a Napoli ha rievocato la 'discesa in campo' nel '94, in particolare il colloquio con mamma Rosa: ''Mia madre mi disse che era pericoloso fare un partito ma anche che se questo era il mio desiderio, dovevo andare avanti...''.  All'interno, sala piena con molte persone in piedi. In platea, la presidente del Senato ed esponente forzista, Elisabetta Casellati, la ministra per il Sud, Mara Carfagna, e il responsabile della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Assente, per un impegno già fissato a Firenze, la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini. Sul palco è spuntato anche Ridge di Beautiful 

''Grazie per l'accoglienza affettuosa,  Napoli è una città che amo, ho scritto più di 100 canzoni napoletane,'' ha sottolineato Berlusconi. "Il comunismo è la filosofia più disumana che c'è al mondo". Dopo i saluti riservati alla città di Napoli, ha esordito così Berlusconi. "Vorrei abbracciarvi ad uno uno - ha detto - e sono contento di essere a Napoli. Qualche volta ho detto di essere un napoletano nato a Milano". 

"Nel 1948 ero già in campo per difendere la libertà e cosa facevo? Attaccavo manifesti... E uno di questi manifesti recitava: 'nella cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no'. Naturalmente li attaccavo sui manifesti del partito comunista perchè loro li attaccavano sui nostri...'' . 

Politiche del 2023 e congressi provinciali

Il cavaliere parlando della campagna elettorale in vista delle Politiche del 2023, annuncia il suo ritorno in campo. "In primavera saremo pronti per la sfida decisiva, per tornare alla guida del Paese. Io sarò con voi in ogni passaggio, tornerò ad andare in televisione, e a partecipare a incontri come questo nelle principali città  italiane. Da oggi siamo tutti mobilitati per vincere. Possiamo farlo, io sarò in campo con voi, ma soprattutto vi dico che possiamo farlo perchè voi, il meraviglioso popolo di Forza Italia, avete la determinazione, l'energia, l'entusiasmo, la passione, per realizzare ancora una volta un grande miracolo".

E aggiunge: "Noi lavoreremo senza disperdere quanto di buono ha fatto il governo Draghi, che abbiamo voluto noi per primi e che sosterremo lealmente fino alla fine. L'unità del Paese è stata una cosa importante di fronte alla pandemia, lo è anche ora specie di fronte ad una crisi internazionale che getta ombre cupe sul nostro futuro".

"Prima ancora, entro questo novembre, dopo una grande campagna adesioni rivolta prima di tutto a chi ci ha abbandonato, rieleggeremo democraticamente i coordinatori provinciali attraverso i congressi che si svolgeranno in tutte le province d'Italia", ha detto Berlusconi chiudendo la manifestazione.