Bando Asia a Napoli, municipio occupato dai lavoratori esclusi: "Interinali penalizzati"

Quatrocento persone hanno manifestato contro il concorso dell'azienda di igeine pubblica: "Il bando non ci ha considerati"

Striscioni appesi ai balconi del municipio

Striscioni appesi ai balconi del municipio

Napoli, 29 giugno 2022 – Municipio occupato dagli interinali di Asia, scesi in piazza per protestare contro un bando per l’assunzione di 500 operatori ecologici. A fare scattare la rabbia dei lavoratori è stato il mancato rispetto delle clausole a vantaggio dei disoccupati storici, per questo stamattina in piazza del Gesù si è scatenato il putiferio. Prima la manifestazione del “Movimento di lotte 7 Novembre”, che alle 10.30 si sono ritrovati in piazza con gli striscioni, poi l’irruzione nella sede del consiglio comunale di Napoli.

La protesta

Sono arrivati in 400 sotto alla sede del Comune, dove hanno occupato alcune stanze esponendo striscioni ai balconi. “Nessuna clausola sui disoccupati. Il concorso Asia è un bidone!”, c’era scritto su uno striscione appeso sul balcone di via Verdi. I lavoratori interinali – utilizzati dall’azienda di igiene pubblica Asia da inizio anno con contratti settimanali – hanno gettato anche dei sacchi della spazzatura davanti palazzo San Giacomo, denunciando che il bando emesso dall'azienda per la stabilizzazione di 500 persone non prevede alcuna premialità per chi, come loro, ha già acquisito esperienza lavorativa con Asia.

false

I disoccupati in corteo hanno portato anche i loro figli “perché – come ha spiegato il genitore di una bambina, che con il megafono dirigeva i cori durante le manifestazioni – è giusto che chi decide per il nostro futuro abbia ben chiaro che dietro ognuno di noi ci sono figli, mogli, mariti e famiglie che condividono la nostra precarietà”.

Punteggi più alti ai disoccupati, interinali penalizzati

“Siamo stati formati per la raccolta dei rifiutiracconta un manifestante – e fatto in modo che questa città non fosse di nuovo invasa dai cumuli. Ci siamo messi in gioco, alcuni di noi rinunciando anche al reddito di cittadinanza, che è superiore allo stipendio, pur di creare le premesse di un futuro più dignitoso, ma chi ha formulato il bando non ci ha proprio considerati. Tanto valeva restare a casa a far niente. Da disoccupato avrei avuto un punteggio superiore”.

La mobilitazione segue quanto il Movimento di lotta aveva annunciato nei giorni scorsi. "Siamo stati informati – dicono – degli incontri svolti in questi giorni tra gli enti istituzionali, Ministero del Lavoro, Prefettura e Comune di Napoli, circa la verifica normativa e finanziaria sulle proposte e documenti d'indirizzo dell'amministrazione comunale presentati per il nostro tavolo interistituzionale. Non ci interessano altri incontri inutili e improduttivi – sottolineano i manifestanti – quindi ci interessa che gli enti facciano tutte le verifiche necessarie per dare uno sblocco a questa vertenza storica".