Bambino picchiato dai bulli a Pompei, tra gli aggressori il figlio di un boss: il video

Il piccolo è stato picchiato con una violenza inaudita. La scena è stata ripresa col cellulare e poi pubblicato sui social. Cosa è successo: il racconto

Napoli, 16 ottobre 2022 – Schiaffi e pugni, un bambino aggredito dai bulli a Pompei. Una violenza che non si ferma nemmeno di fronte alle lacrime della piccola vittima dell’ennesima aggressione avvenuta nel Napoletano. Gli aggressori altri ragazzini come lui. E il tutto immortalato in un video diventato virale.

“Non è una bravata, è un atto vergognoso e criminale: uno degli aggressori sarebbe il figlio del boss della camorra locale: verificheremo”, denuncia il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde) che ha pubblicato il video sui suoi canali social. Tra le baby gang in guerra a Roma, i disabili picchiati e i bulli che imitano i boss nel Napoletano, sono mesi difficili in tante zone, compreso il Veneto con le bande minorili a Verona e la maxi rissa con omicidio a Treviso. A Pompei, nei giorni scorsi un bambino è stato picchiato dai bulli mentre dei complici immortalavano la scena con il cellulare: postato sui social, il video è diventato virale.

Bambino aggredito (foto d'archivio)
Bambino aggredito (foto d'archivio)

Il racconto: “Cattiveria come adulti”

A Pompei un bambino sarebbe stato bullizzato da un gruppo di ragazzini. Nel video la vittima – spiega il consigliere regionale – viene presa a calci e pugni con una violenza inaudita, il tutto ripreso da un cellulare. Infieriscono su di lui a turno, con enorme aggressività, non fermandosi nemmeno davanti alle lacrime. Agiscono con cattiveria come adulti, non come bambini.

Mi hanno riferito – afferma ancora Borrelli – che uno degli aggressori sarebbe il figlio di un boss di camorra locale. Stiamo verificando la veridicità di questo particolare, se fosse confermato sarebbe ancora più grave e andrebbe a certificare per l'ennesima volta quello che diciamo da anni: ai camorristi va tolta la patria potestà. I ragazzini che crescono in certi ambienti diventano, per forza di cose, delinquenti. Così facendo consentiamo la crescita continua di nuove leve della camorra. Vanno allontanati immediatamente”. Borrelli ha denunciato il fatto alle autorità, per chiedere che vengano “avviate delle indagini per verificare quanto accaduto e identificare i soggetti coinvolti. I bambini aggressori vanno puniti a dovere: non è una bravata, è un atto vergognoso e criminale”.