Napoli, 3 maggio 2022 – Sfregiato a colpi di vernice, il murale di piazza Nazionale è tornato a risplendere, con gli occhi della piccola Noemi puntati sulla città. È stata proprio Noemi, la bambina rimasta ferita in un agguato di camorra avvenuto il 3 maggio 2019, a firmare il dipinto restaurato.
Sorridente e con il pollice rivolto verso l'alto come per dire a tutti “Ok, va tutto bene”, la piccola Noemi, che oggi ha 7 anni, è tornata nella piazza dove fu colpita per sbaglio dai proiettili esplosi in una sparatoria di camorra. E oggi a distanza di tre anni, Napoli ha voluto festeggiare con lei e con la sua famiglia l'opera di riqualificazione del murale che era stato vandalizzato.
“Oggi è per noi un'emozione indescrivibile –ha detto Tania Esposito, la mamma della bimba – il 3 maggio è una data che ha sconvolto la nostra vita, ma vedere oggi questa stessa piazza con tanti bambini significa che stiamo lasciando un segno e continueremo a farlo. Non so se vandalizzare il murale sia stata una bravata di ragazzini o un gesto deliberato, ma noi continueremo a dire basta a questo modo assurdo di vivere, al modo della camorra che non appartiene alla vera Napoli”.
"I suoi sacrifici non siano vani: basta camorra"
Dopo il ferimento, Noemi per molte settimane rimase in rianimazione, ricoverata all'ospedale pediatrico Santobono, e la città si ritrovò stretta attorno a lei e alla famiglia. I cancelli dell'ospedale furono tappezzati di disegni, messaggi di solidarietà, palloncini e peluche. E a tre anni di distanza la bambina, che allora aveva appena 4 anni, porta ancora i segni di quella terribile esperienza. “Abbiamo affrontato una lunga riabilitazione perché tornasse a camminare – sottolinea la mamma – e ha ancora problemi alla colonna vertebrale”.
“Il nostro impegno come genitori è fare in modo che i suoi sacrifici non siano vani, perché non vogliamo che quello che è accaduto a lei possa capitare ad un altro bambino”. Alla manifestazione, che si è svolta alla presenza delle istituzioni cittadine e regionali, del prefetto Claudio Palomba, e del questore Alessandro Giuliano, hanno partecipato gli studenti dell'Istituto comprensivo Miraglia-Sogliano e del liceo Villari.