Asta Maradona, in vendita il pallone dei Mondiali dell'86

Sarà battuto a Londra il 19 novembre, prima dell'evento saranno esposti diversi cimeli del Pibe de Oro

Napoli, 1 novembre 2022 – Sarà battuto all’asta il pallone della “mano di Dio”, calciato dal Pibe de Oro durante i mondiali dell'86.  Il mito intramontabile dei napoletani, Diego Armando Maradona, torna di scena con un’asta londinese. Diversi altri cimeli saranno in mostra a Londra prima dell'appuntamento con la vendita del pallone di Maradona, che si terrà nella capitale britannica il prossimo 16 novembre.

Murales dedicato a Diego Armando Maradona
Murales dedicato a Diego Armando Maradona

''Spero che abbia trovato la pace, in vita non l'ha mai trovata e ne aveva bisogno''. Lo dice Diego Armando Maradona Junior, figlio del Pibe de Oro, morto il 25 novembre 2020 e che il 30 ottobre avrebbe compiuto 62 anni. "È stato un giorno molto triste, onestamente non riesco a trovare niente per cui sorridere”, aggiunge Maradona Junior. “Provo soltanto una grande tristezza, anche per come stanno andando alcune cose – continua il figlio – e per come si sta comportando il Napoli. Il Napoli sta trattando e facendo affari con Stefano Ceci, una persona che non ha nessun diritto nel parlare a nome di mio padre, né di rappresentarlo. Continua a perdere tutte le cause in Italia e in Argentina, non capisco come il Napoli possa dargli spago. Forse a me fa doppiamente male perché sono napoletano e tifoso del Napoli. Ho parlato anche con mia sorella Giannina, pensa la stessa cosa''.

''Qualcuno, insieme alla stampa pro-società, ha distorto la mia posizione. Io non ho mai detto che non si dovesse fare una maglia omaggio per mio padre, ma a quel punto non si deve vendere”, sottolinea il figlio di Maradona. “Hanno parlato di omaggio, giusto? Un omaggio non si vende, non ci si può lucrare sopra. Io sono il primo a essere orgoglioso di una divisa del genere e che il Napoli ci giochi. Ma ripeto, quello non è un omaggio. E c'è anche un'altra cosa che non capisco. Per esempio la storia della statua. C'è sempre Ceci di mezzo, ha regalato una statua alla società, sembra una persona buona, ma è solo una mossa di marketing. Se la statua l'aveva fatta il maestro Domenico Sepe, donandola gratis, che bisogno c'era della sua? Ci sono state diverse sentenze, eppure il Napoli continua a fare affari con questo personaggio. Hanno fatto anche una festa per il compleanno di mio padre, nessuno gliel'ha chiesta''.