Napoli, 5 giugno 2021 - Erano entrambi incensurati e a tradirli è stata solo una segnalazione per schiamazzi di un vicino di casa che ha attirato l’attenzione dei carabinieri. Sono stati arrestati così madre e figlio, dopo la scoperta fatta casualmente: nelle loro abitazioni a Sant’Antimo, Comune della Città metropolitana di Napoli, nascondevano documenti contraffatti, 63 carte di credito, processori per computer, fuochi pirotecnici proibiti e anche una pistola rubata.
La scoperta dei Carabinieri
Tutto è partito dall’intervento dei Carabinieri per la chiamata del vicino. Quando sono arrivati all’appartamento di un giovane di 27 anni, i militari sono stati insospettiti dal suo comportamento e hanno deciso di approfondire e perquisire l’abitazione.
Così hanno scoperto una pistola Beretta 7,65, con otto proiettili, che è risultata essere stata rubata nel 2016 in provincia di Caserta, 11 cartucce, 14 documenti di identità probabilmente falsi, e addirittura 63 carte di credito intestate a varie persone.
L’arresto della madre
In uno dei documenti sequestrati appariva la foto della madre del giovane, per cui i carabinieri hanno perquisito l'abitazione della donna. E anche in quell’appartamento hanno trovato materiale detenuto illegalmente, come fuochi pirotecnici proibiti alla vendita, processori di computer e telefoni cellulari.
Madre e figlio sono stati trasferiti in carcere, mentre i carabinieri di Sant’Antimo stanno indagando sulla provenienza del materiale sequestrato.