Maltempo, allerta arancione a Ischia: pericolo frane sull'isola. Mappa meteo Campania

L'allarme scatta alla mezzanotte di oggi, venerd' 9 novembre, e rimarrà in vigore per 24 ore. A Napoli domani resteranno chiusi il Maschio Angioino e il Castel dell'Ovo. Quali zone a rischio e le previsioni nel resto della regione

Napoli, 9 dicembre 2022 – Scatta l’allerta arancione su Ischia, nelle prossime ore una nuova ondata di maltempi potrebbe invadere l’isola. Sono previsti piogge intense e temporali a partire dalla mezzanotte di oggi: il rischio idrogeologico è alto, si temono nuove frane e smottamenti come quello che lo scorso 26 novembre ha scaricato una colata di fango e detriti su Casamicciola, provocando 12 morti e ingenti danni alle case.

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Domani a Napoli, il Maschio Angioino e il Castel dell'Ovo resteranno chiusi per l’allerta meteo. A renderlo noto è il Comune di Napoli. La Protezione civile della Campania ha diramato un'allerta con livello di criticità arancione anche sul capoluogo, valida per 24 ore a partire dalla mezzanotte.

Vigili del fuoco sulla frana di Ischia
Vigili del fuoco sulla frana di Ischia

Allerta arancione: Ischia, Napoli e Sorrento

La protezione civile della Regione Campania ha emanato un avviso di allerta meteo con livello di criticità idrogeologica di colore arancione per piogge e temporali anche intensi su Ischia. L'allerta è valida anche per altre zone della Campania: l’area 1 che comprende Napoli, le Isole, l’Area Vesuviana e la Piana Campana; la zona 3 con la Costiera Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini. Lo stato di allerta arancione scatterà a partire dalle 23:59 di oggi, venerdì 9 dicembre, e rimarrà in vigore fino alle 23:59 di domani, sabato 10 dicembre.

Allerta gialla sul resto della Campania

Sul resto della Campania, la stessa protezione civile regionale ha emanato una allerta di colore giallo. Previste precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, localmente di forte intensità. I temporali potranno dare luogo a un rischio idrogeologico, anche diffuso, con possibili frane, instabilità di versante, colate rapide di fango o detriti, caduta massi, allagamenti, esondazioni, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, scorrimento superficiale delle acque piovane nelle strade e coinvolgimento delle aree urbane depresse.

Cosa fare

La protezione civile richiama i sindaci a prestare la "massima attenzione, soprattutto sulle aree già colpite dal maltempo dei giorni scorsi”. Non solo. “Si ricorda di attivare i centri operativi comunali – fanno sapere dall’Unità di crisi regionale –, di attuare tutte le norme previste dai rispettivi piani comunali di protezione civile e di adottare le dovute misure di mitigazione del rischio e messa in sicurezza del territorio e di tutela dei cittadini anche in considerazione delle precipitazioni dei giorni scorsi e della saturazione dei suoli".

La mappa