Aggressione in pronto soccorso: infermiera e guardia giurata picchiati a Napoli

È successo all'ospedale San Paolo, dove un paziente ha preso a pugni i due operatori in servizio. A Castellammare di Stabia, la folla ha preso a schiaffi un medico del 118 e un vigile

L'ospedale San Paolo di Napoli

L'ospedale San Paolo di Napoli

Napoli, 25 aprile 2022 – La folla ha circondato l’ambulanza, un medico e un agente della polizia locale – arrivati sul post per soccorrere un malore – sono stati aggrediti a Castellammare di Stabia. È l’ennesimo episodio di violenza accaduto nel Napoletano, il secondo nel giro di pochissime ore: ieri al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo sono stati picchiati un’infermiera e una guardia giurata. 

Due violenze in poche ore, i fatti: 

Castellammare, medico e vigile presi a schiaffi 

Un medico e agenti della polizia municipale sono stati aggrediti a Castellammare di Stabia da alcune persone dopo che una folla li ha circondati quando un'ambulanza è arrivata in via Giovanni XXIII per soccorrere un uomo colpito da un malore. Il sanitario e un'agente sarebbero stati schiaffeggiati. Presunti ritardi nell'arrivo dei soccorsi sarebbero stati la causa scatenante dell'aggressione.

A riferire la vicenda Luigi D'Emilio, segretario generale Funzione Pubblica Cisl di Napoli. Si è trattato, dice di “una grave aggressione”. E continua: “Un nuovo episodio di violenza generata dal non voler rispettare quelle regole del vivere civile nei confronti degli appartenenti alla polizia locale, che ogni giorno garantiscono la sicurezza nelle nostre città e che ormai costantemente sono chiamati a svolgere reali funzioni di polizia di prossimità”.

“Chiediamo al Commissario prefettizio – dice D'Emilio – che il Comune di Castellammare si costituisca parte civile nel procedimento penale nei confronti dei responsabili dell'aggressione, al fine di scoraggiare il ripetersi di episodi di aggressione nei confronti dei tutori dell'ordine e della sicurezza della città ed in questo caso, e non il primo, anche di coloro che sono impegnati ad occuparsi della salute dei cittadini”.

Cosa è successo al San Paolo 

Nuova esplosione di violenza in ospedale, infermiera e guardia giurata aggrediti al pronto soccorso del San Paolo di Napoli. Un episodio avvenuto a soli pochi giorni dalla sanitaria picchiata e scaraventata a terra nella sala d’aspetto degli ambulatori dell’ospedale Cardarelli, dove un uomo ha dato in escandescenza in attesa di una visita. Entrambi i casi sono stati denunciati da “Nessuno tocchi Ippocrate”, l’associazione che tiene alta la guardia sulle ingiustizie vissute dagli operatori sanitari del territorio.

Alla base dell’aggressione del San Paolo, un alterco tra una guardia giurata e un paziente. Dalle parole si è passati ai pugni, come riferisce “Nessuno tocchi Ippocrate”. Un'infermiera di passaggio in quel momento ha ricevuto un colpo alla faccia. Soccorsa sul posto dai colleghi, è tornata a casa con il volto tumefatto. Ma non è un caso isolato: si tratterebbe del 19esimo episodio dall’inizio dell’anno.

“Unità cinofile negli ospedali”

“Ormai – dice Giuseppe Alviti, a nome delle guardie particolari giurate – sono stanco di commentare le tante aggressioni alle guardie giurate e camici bianchi nei pronto soccorso da parte di energumeni trogloditi”. La sua proposta è quella di adottare da subito “servizi aggiuntivi con guardie giurate e unità cinofile con pastori tedeschi addestrati”.

Aggressione al pronto soccorso di Napoli. Stanca di aspettare, picchia il medico di turno

Borrelli: “Fermate le risse negli ospedali”

“Si tratta – aggiunge il consigliere regionale, Francesco Emilio Borrelli – della 19esima aggressione dall'inizio dell'anno. Una situazione inaccettabile che vede sempre più spesso i pronto soccorso e le corsie degli ospedali partenopei diventare dei veri e propri ring”.

Si chiedono presidi fissi nelle strutture più a rischio. “Da molto tempo chiediamo di presidiare questi luoghi ricorda Borrelli – con drappelli fissi delle forze dell'ordine in modo da costituire efficaci deterrenti per i violenti e consentire interventi immediati per fermare le risse. Anche questa volta ci attendiamo punizioni severe per il violento di turno che ha causato anche la sospensione temporanea di un servizio pubblico essenziale”, conclude il consigliere regionale.