Aggredita dal compagno, minaccia di gettarsi dal balcone: salvata da una donna carabiniere

Il fatto è accaduto a San Giorgio a Cremano, nel Napoletano. L'angelo in divisa è la 30enne Sonia Cannistraci: "Bisogna denunciare per mettere fine al calvario"

Maltrattamenti contro le donne

Maltrattamenti contro le donne

Napoli, 24 agosto 2022 – Il compagno l’afferra al collo e tenta di soffocarla con un cuscino, lei va nel panico e decide di suicidarsi gettandosi dal balcone di casa. A salvarla una giovane eroina in divisa, arrivata sul posto con la pattuglia dei carabinieri. La vicenda è accaduta ieri sera a San Giorgio a Cremano, nel Napoletano. “La vita è un bene troppo prezioso, non sprecarla per un uomo che ti sta umiliando”. Con queste parola la 30enne Sonia Cannistraci, la carabiniera siciliana che ieri sera è intervenuta a San Giorgio a Cremano, ha convinto una donna di 49 anni a non togliersi la vita per sfuggire al compagno violento.

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Sommario:

Cosa è successo

Intorno alle 22 di ieri sera, è arrivata al 112 una segnalazione di una lite in famiglia. Arrivati vicino all'abitazione, i carabinieri notano una donna affacciata al balcone del primo piano di un palazzo, che urla e chiede aiuto. Indica un uomo non lontano da lì che sta correndo: è il compagno che dopo averla malmenata sta tentando di fuggire. L'uomo viene bloccato dai carabinieri della stazione di Portici e dai colleghi del commissariato locale intervenuti in supporto.

Intanto, una donna carabiniere parla con la vittima che rimane affacciata: era disperata, voleva farla finita per porre fine a quella lunga sequenza di violenze subite dal compagno. È lei stessa a raccontare che il compagno l'ha appena picchiata, l'ha afferrata per il collo e ha tentato di soffocarla coprendole il volto con un cuscino. La donna viene convinta a rientrare in casa e messa in sicurezza poco dopo. L'arrestato è in carcere in attesa di giudizio.

Il racconto di Sonia, l'eroina

La donna, una 49enne del posto, voleva gettarsi nel vuoto da un balcone dopo l’ultima aggressione violenta de compagno. Sonia Cannistraci ha 30 anni e, da quasi quattro anni, fa parte dell'Arma dei carabinieri. Grazie alle sue capacità e alla sensibilità, è stata in grado ieri di far capire a una spirante suicida che che quelle botte – le ennesime, ancora una volta inflitte da colui che avrebbe dovuto amarla – non dovevano indurla a commettere l'insano gesto del suicidio.

“Non voleva neppure rivolgermi lo sguardo – racconta Sonia Cannistraci – già aveva una gamba fuori dalla ringhiera, ma per fortuna sono riuscita a instaurare un contatto, anche visivo, con lei. Quando ho capito che tra di noi c'era empatia, le ho detto che la vita è un bene troppo prezioso per sprecarla con un uomo che la stava solo umiliando. È stato allora – ricorda, emozionata – che ho capito che aveva deciso di ascoltarmi e di desistere”.

“Bisogna denunciare per mettere fine al calvario”

“La cosa più difficile è stata mettersi in sintonia con lei e con la sua sofferenza – ribadisce la carabiniera di San Giorgio a Cremano – non mi guardava, era in preda all'ira e al panico. Per fortuna sono riuscita a farmi ascoltare e da quel momento in poi l'unico mio obiettivo è stato farle capire che non ne valeva la pena”. La 49enne aveva già subito violenze in passato, ma non ha mai avuto la forza di denunciarle: “Il nostro invito va esattamente nella direzione opposta – sottolinea Sonia –: bisogna assolutamente denunciare per mettere fine al calvario”.