Afghanistan, profughi in quarantena al Covid Hotel di Napoli: in arrivo 5 famiglie

Le prefetture campane hanno convocato un tavolo urgente per fare una ricognizione degli alloggi disponibili. D'Amelio: "Serve una rete di accoglienza regionale, coinvolgeremo sindaci, associazioni e cittadini"

Un volo umanitario partito da Kabul

Un volo umanitario partito da Kabul

Napoli, 23 agosto 2021 – I profughi afghani potrebbero trascorrere la quarantena al Covid Hospital dell'Ospedale del Mare, dove una parte degli alloggi verrà messa a disposizione dell'emergenza umanitaria in corso. È uno dei temi discussi oggi al tavolo di coordinamento delle Prefetture campane, convocato d'urgenza per fare una ricognizione degli alloggi disponibili nelle singole province in vista della preannunziata assegnazione delle famiglie evacuate da Kabul. Stamtattina sono atterrati a Fiumicino altre 210 persone, nel pomeriggio sono arrivate anche le prime volontarie salvate dalla Onlus Pangea

“Orientativamente, in prima battuta si è parlato di un gruppo di 5 nuclei familiari che dovrebbero giungere in Campania, ma al momento non c'è conferma che sia questo il target o se possa poi essere maggiore in relazione alle esigenze che nel frattempo possano emergere. Pertanto su numeri e tempi dell'arrivo attendiamo indicazioni più precise da Roma”, spiega il vice prefetto vicario di Napoli, Enrico Gullotti, che oggi ha presieduto il tavolo regionale di coordinamento tra le Prefetture, svoltosi in modalità telematica. È stato un tavolo di programmazione quello convocato oggi dalle prefetture e, come spiegato da Gullotti, si è anche “aperto un contatto con la Regione Campania per il periodo di quarantena a cui saranno sottoposti i cittadini afgani”.

A mettere a disposizione gli alloggi nella struttura dell'Ospedale del Mare sarà infatti la Regione, dopo il periodo di quarantena a Napoli i cittadini afgani saranno poi assegnati in accoglienza nelle strutture reperite a livello regionale. “Le varie Prefetture hanno già avviato interlocuzioni – sottolinea Gullotti – in particolare con soggetti gestori di centri di accoglienza delle rispettive province ed hanno reperito una preliminare disponibilità di immobili. Sicuramente si è puntato su soluzioni alloggiative che garantiscano una certa autonomia trattandosi di nuclei familiari”.

D'Amelio: “Serve una rete di protezione regionale”

L'operazione Aquila Omnia, organizzata dal ministero della Difesa, finora ha salvato 3.500 persone che hanno collaborato con le forze armate e le autorità italiane, di cui 1.990 già arrivate in Italia, attraverso il corridoio umanitario con scalo a Fiumicino. I primi profughi stanno già arrivando in Campania. "Le immagini drammatiche che arrivano in queste ore dall'Afghanistan, con le donne e i bambini umiliati e oggetto di violenze disumane, ci richiama alla responsabilità e al dovere di garantire una rete di protezione e un programma umanitario di sostegno alle donne e ai bambini afghani”, dice la consigliera regionale alle Pari opportunità, Rosetta D'Amelio.In queste ore in Campania stanno arrivando i primi profughi – prosegue –: per questo ora dobbiamo coordinare al meglio, organizzare e potenziare il sistema di accoglienza, solidarietà e protezione internazionale del nostro territorio, evitando che le offerte di aiuto si realizzino senza un raccordo che unisca in una prospettiva condivisa le singole iniziative". Afghanistan, talebani agli Usa: "Se resteranno dopo 31 agosto reagiremo"

Il coinvolgimento dei sindaci campani

La regione attiverà un programma di aiuto che coinvolgerà i sindaci delle diverse città, così da coordinare al meglio l'accoglienza. "Lo faremo continua D'Amelio insieme ai sindaci e a tutte le associazioni, il mondo del volontariato, singoli e cittadini che, in queste ore, si sono già attivati e resi disponibili ad aiutare le donne e i minori afghani, per garantire un futuro sereno e quei diritti negati nel loro Paese. A partire dal diritto all'istruzione, permettendo di concludere i percorsi di formazione e istruzione presso le nostre scuole, Università e Centri di Formazione”. A fare da apripista sul tema della formazione è stata la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che la settimana scorsa ha convocato l'Accademia di Belle Arti della Capitale e altre istituzioni cittadini per mettere a disposizione di artisti e studenti afghani delle borse di studio.

“Nei giorni scorsi, con l'Osservatorio sul fenomeno della violenza sulle donne, abbiamo rivolto un appello raccogliendo già molte disponibilità – conclude la consigliera campana D'Amelio – c'è un moto di solidarietà che sta crescendo e che la Regione deve tradurre in una rete forte di comunità solidali e accoglienti, com'è nella tradizione delle nostre genti". Kabul, "Frustati dai talebani perché indossiamo i jeans". La denuncia dei giovani afghani