Mercoledì 24 Aprile 2024

13enne morto a Gragnano, il legale dei fratelli indagati: "Estranei ai fatti"

La procura ha disposto il sequestro dei cellulari dei sei ragazzi indagati nella vicenda della morte di Alessandro precipitato nel vuoto dalla sua abitazione

Il palazzo di Gragnano dove il 13enne è precipitato nel vuoto

Il palazzo di Gragnano dove il 13enne è precipitato nel vuoto

Napoli, 16 settembre 2022 - Proseguono le indagini per far luce sulla inacettabile morte di Alessandro, precipitato dalla sua abitazione a Gragnano in provincia di Napoli, lo scorso primo settembre. Inizialmente si riteneva si fosse trattato di un incidente, ma l'analisi del cellulare del tredicenne ha fatto emergere un'altra pista: Alessandro potrebbe essere stato spinto al suicidio da alcuni giovani poco più grandi di lui che lo avrebbe insultato e minacciato attraverso una chat, una vessazione che sarebbe andata avanti per troppo tempo. 

La Procura ha iscritto nel registro degli indagati sei giovanissimi (tra cui figurerebbe la ex fidanzatina del 13enne), alcuni risultati imparentati tra loro, nei confronti dei quali viene ipotizzato appunto il reato di istigazione al suicidio.

Sequestrati i telefonini

"Finalmente capiranno che non c'entriamo nulla in questa dolorosa vicenda". A parlare, attraverso il loro legale, l'avvocato Salvatore Esposito, sono i tre fratelli, due maggiorenni e una minorenne, accusati dai magistrati della Procura di Torre Annunziata di istigazione al suicidio nell'ambito delle indagini sulla morte di Alessandro. 

Gli inquirenti hanno disposto il sequestro dei cellulari dei sei ragazzi indagati "una decisione che, sottolinea l'avvocato Esposito, i miei clienti hanno accolto con sollievo". "I militari - prosegue Esposito - hanno anche eseguito una perquisizione nell'abitazione della famiglia che - evidenzia il legale - ha dato esito negativo". 

"I tre ragazzi che assisto - spiega l'avvocato - si dichiarano estranei ai fatti e sperano che le indagini possano quanto prima chiarire le circostanze di questa dolorosa vicenda". 

Le copie forensi del cellulare di Alessandro

E sono attesi anche i risultati delle copie forensi dei dispositivi informatici appartenenti ad Alessandro. Le operazioni, particolarmente minuziose, secondo quanto riferito dal legale della famiglia Giulio Pepe, riguardano due cellulari e un computer. 

Al lavoro ci sono gli specialisti della sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale dei carabinieri di Napoli. Anche i due legali della famiglia della giovanissima vittima, gli avvocati Giulio Pepe e Mario D'Apuzzo, hanno nominato un consulente, il dottore Paolo Dal Checco, che sta assistendo alle operazioni.

I contenuti estrapolati dai dispositivi verranno poi consegnati agli inquirenti della Procura di Torre Annunziata (Napoli) che stanno indagando sull'accaduto insieme con i carabinieri, e ai legali della famiglia, che ne potranno così prendere visione.  Le indagini hanno preso il via da un messaggino interpretato come un addio inviato all'ex ragazzina della giovanissima vittima.