{{IMG_SX}}Scarperia, 1 giugno 2008 - Mugello, GP di Vale. L'Italia eccola qua, scritta nei nomi: Rossi primo, la Ducati di Stoner seconda, con Pedrosa terzo intruso, Simoncelli e Corsi primi nelle classi minori, su Aprilia e Gilera. Nessuno aveva dubbi, Rossi ha le chiavi del circuito. Sono sette anni che vince solo lui su quella che sarebbe la pista di sviluppo della Ducati.


Una piu' di Doohan. Ha la faccia "da San Donato" stampata sul casco, per trasparenza. E' la stessa sotto la visiera, "solo un po' piu' stanca" dice lui. Quando la alza, al traguardo, dietro c'e' il vuoto. Di storie, tecnica, giustificazioni.

Rossi al Mugello e' padrone, pure con le Bridgestone su un asfalto che da 17 anni vedeva trionfare solo le Michelin.

Per il resto parlano solo i numeri: 91 successi in carriera (12 in 125, 14 in 250, 13 in 500 e 52 in MotoGP). Storia al presente. La competizione dura appena tre giri, giusto per stappare una superiorita' totale rimasta negli ingranaggi di una partenza floscia. Dalla pole, gli passano davanti in tre come niente: Pedrosa, Stoner, Capirossi.
 

Il pilota Suzuki rimbalza dietro in una curva appena, mentre sul primo rettilineo Stoner sfrutta scia e motore per lanciarsi davanti a Pedrosa. Solo una questione di due giri, e Rossi passa Pedrosa. Prima di ingoiare poi Stoner alla Casanova Savelli.

Dopo appena 5 giri Capirossi si perde per strada nel suo ritmo da rincalzo e lascia davanti solo i tre da podio. Mentre Melandri e De Puniet vanno fuori. Come Lorenzo, che spinge troppo, entra bene su Dovizioso ma scivola nella esse in discesa. Valentino e' un martello, al settimo giro ha gia' mezzo secondo di vantaggio.
 

Che diventa un secondo al giro successivo. E poi ancora, a meta' gara, un secondo e mezzo. Un escalation di potere. Mentre dietro De Angelis, partito malissimo, e' il pilota piu' veloce in pista e rimonta, mangiandosi in mezzo giro Dovizioso e Capirossi.
 

Stoner va largo alla San Donato e fa infilare Pedrosa. Ma e' un errore che sciupa la doppietta misto-italiana, solo per 5 minuti in recupero. Poi a 10 giri dalla fine la Ducati si impunta in staccata e passa Pedrosa di forza pura. Podio giu' in ordine. A 5 giri dal traguardo Rossi vola 3 secondi sopra alla rossa, che a sua volta a spento i sogni di Pedrosa, saggio nel portare il terzo posto a casa senza rischiare.

Quarto finisce uno strepitoso De Angelis con tanto di livrea tricolore, a chiudere il panino nazionale con Pedrosa companatico. Resta la faccia sul casco che parla. Stavolta basta quella a Valentino, non c'e' nemmeno la festa scenografica. E' la folla che fa il resto. Il Mugello e' di Vale, dalle colline in giu'. E' italiano, ancor di piu', facendo il conto con le altre categorie. Perche' in 250 vince Simoncelli su Gilera, in 125 Simone Corsi con l'Aprilia. Ma il Mugello e' cosi': spettacolo, tutto italiano. Proprieta' di Valentino Rossi.


 

L'ORDINE D'ARRIVO

1. Rossi (Ita-Yamaha) in 42'31"153, alla media di 170,231 km/h

2. Stoner (Aus-Ducati) a 2"201

3. Pedrosa (Spa-Honda) a 4"867

4. De Angelis (Rsm-Honda) a 6"313

5. Edwards (Usa-Yamaha) a 12"530

6. Toseland (Gbr-Yamaha) a 13"806

7. Capirossi (Ita-Suzuki) a 14"447

8. Dovizioso (Ita-Honda) a 15"319

9. Nakano (Jap-Honda) a 15"327

10. Vermeulen (Aus-Suzuki) a 30"785

11. Guintoli (Fra-Ducati) a 39"621

12. Elias (Spa-Ducati) a 50"021

13. Hayden (Usa-Honda) a 50"440

14. Okada (Jap-Honda) a 58"849

15. West (Aus-Kawasaki) a 1'00"736
 

 

LA CLASSIFICA GENERALE

1. Valentino Rossi (Ita) Yamaha 122 punti

2. Dani Pedrosa (Spa) Honda 110

3. Jorge Lorenzo (Spa) Yamaha 94

4. Casey Stoner (Aus) Ducati 76

5. Colin Edwards (USA) Yamaha 58

6. Loris Capirossi (Ita) Suzuki 51

7. Andrea Dovizioso (Ita) Honda 44

8. James Toseland (Gbr) Yamaha 43

9. Nicky Hayden (USA) Honda 40

10. Shinya Nakano (Jpn) Honda 35.