Marsiglia, 8 settembre 2007 -  Il Mondiale dell'Italia inizia mercoledi', contro la temibile Romania, l'avversario da battere per prendere la rincorsa verso l'obiettivo dichiarato, i quarti di finale. Contro la Nuova Zelanda, si sapeva, c'era pochissimo da fare se non salvare l'onore, un traguardo comunque centrato nonostante il pesante 76-14 con cui la Nazionale di Berbizier debutta al Velodrome di Marsiglia.

 

Gli All Blacks sono ancora di un'altro pianeta per gli azzurri, vicini nello sciogliersi al sole dopo un avvio disastroso (38-0 in 18') per poi dare segnali di vita perfino confortanti in vista del prosieguo della rassegna iridata. Certo, pesa come un macigno il computo delle mete, 11-2, per i tuttineri, pero' l'Italia e' riuscita a non naufragare con le marcature di David Bortolussi al 38' e di Mirco Bergamasco al 31' della ripresa, poco prima la mancata convalida, da parte del Tmo richiesto dall'inglese Barnes, di una meta di Galon che sembrava netta.

 

C'e' il sole ed il pubblico delle grandi occasioni. E c'e' anche Zinadine Zidane, chissa' se venuto a 'gufare' contro gli azzurri, che quando gli All Blacks inscenano la tradizionale Haka fanno cerchio per trovare la giusta concentrazione. Contro i maestri neozelandesi, pero', servirebbero le cannonate perche' il XV di Berbizier, dopo soli 18', e' gia' sotto 38-0 con cinque mete subite ed una incapacita' di punzecchiare la squadra allestita da coach Henry.

 

Mancano placcaggi, sostegno e velocita' di esecuzione, tutte dote che invece gli All Blacks hanno in quantita' industriale. L'Italia subisce la prima marcatura dopo un lampo, 1'05" di gioco, con capitan Richie McCaw che sfrutta il recupero da touche per trovare un varco vincente. Ed e' sempre McCaw che, al 7', colpisce da 'chiusa' dopo un lavoro ai fianchi dei tuttineri in raggruppamento.

 

 

L'Italia non reagisce e barcolla come un pugile suonato: Carter, perfetto nelle due trasformazioni, centra l'acca anche su punizione all'11', un minuto prima del tris neozelandese con Doug Howlett, il terminale di un'azione ad ampio raggio dei fenomeni di Henry. Sul 24-0 gli azzurri si sbriciolano ulteriormente, tanto da beccare due mete in mezzo ai pali, di Mils Muialina (15') e di Sitiveni Sivivatu (18'), su cui Carter mette sempre la ciliegina.

 

Ed e' qui, sul 38-0, che l'Italia si sveglia un po', mettendo finalmente in campo l'orgoglio ed anche qualche giocata interessante. Invece di spezzare il sortilegio calciando tra i pali, Bortolussi manda in touche una punizione al 23': un segnale di coraggio, punito pero' al 28' ancora da Sivivatu, agevolato da un mancato placcaggio di Zanni (ma Carter, in trasformazione, manda l'ovale a sbattere sul palo).

 

L'Italia pero' ci sta con la testa, non si perde d'animo e al 38' finalmente si libera dall'ossessione: il break di Marko Stanokevic sul passaggio di Kelleher da mischia e' perfetto, la sua corsa in mezzo ai pali senza piu' ostacoli. E' meta, con i punti aggiuntivi di David Bortolussi che manda il match all'intervallo sul 43-7 per gli All Blacks. Nella ripresa inizia la sarabanda dei cambi e l'Italia gioca 10' con l'uomo in piu' per il giallo comminato a Hayman (pugno a Lo Cicero), il primo dei due esclusi a tempo (l'altro sara' Perugini).

 

C'e' maggiore equilibrio, l'Italia tiene e prova a costruire, subendo pero' le devastanti accelerazioni avversarie che portano gli azzurri a subire un altro poker di mete: fanno centro Chris Jack (11'), ancora Howlett (15' e 19') e due volte Jerry Collins (29' e 30'), con McAlister a trasformare per l'uscita di Carter.

 

L'Italia e' stanca ma non ci sta a subire un passivo cosi' pesante e, nel finale, tira fuori gli artigli, trovando al 31' la meta meritata con Mirco Bergamasco, abile a sgusciare e schiacciare oltre la linea dei sogni (De Marigny fa il suo dovere). Un'altra sarebbe da accreditare a Galon, dopo un'azione convulsa nata da un drop di De Marigny che schizza sul palo: l'inglese Barnes chiede il Tmo e poi accorda una punizione per gli All Blacks. Lamentarsi, pero', sarebbe davvero troppo sul 76-14...

 

 

Il tabellino

 

NUOVA ZELANDA: MacDonald; Howlett, Muliaina (11'st Muliaina), McAlister, Sivivatu; Carter (21'st Mauger), Kelleher (11'st Leonard); So'oialo, McCaw, Collins (4'st Tialata); Williams (15'st Lauaki), Jack; Hayman, Mealamu (11'st Oliver), Woodcock. In panchina: Masoe. Allenatore: Henry.

 


ITALIA: Bortolussi (27'st Galon); Robertson, Masi, 12 Mi. Bergamasco, Stanojevic; De Marigny, Troncon (27'st Griffen); Ma. Bergamasco, Parisse, Zanni (1'st Vosawai); Dellape' (18'st Bernabo'), Bortolami; Castrogiovanni (14'st Perugini), Ongaro (15'st Festuccia), Perugini (1'st Lo Cicero). In panchina: Canale. Allenatore: Berbizier.

 


ARBITRO: Barnes (Ing).

 

MARCATORI: 2' e 7'pt mt McCaw tr Carter, 11'pt cp Carter, 12'pt mt Howlett tr Carter, 15'pt mt Muliaina tr Carter, 18' (tr Carter) e 28'pt mt Sivitavu, 38'pt mt Stanojevic tr Bortolussi; 11'st mt Jack tr Carter, 15' (tr Carter) e 19'st mt Howett, 29' e 30'st mt Collins tr McAlister, 31' st mt Mi. Bergamasco tr De Marigny.

 

NOTE: pomeriggio di sole, terreno in perfette condizioni, spettatori 60.000. Cartellini gialli: 4'st Hayman, 21'st Perugini. Percentuali al calcio: Nuova Zelanda 10/12 (Carter 8/10, McAlister 2/2), Italia 2/2 (Bortolussi 1/1, De Marigny 1/1).