L'informale elegante, la gioia di vivere sta tutto in uno zaino

Accessorio ormai cult, tra infiniti colori e forme

Pal Zileri (sinsitra), MCM

Pal Zileri (sinsitra), MCM

Roma, 26 giugno 2018 - In stazione o in aeroporto ti senti come sotto assedio, bloccato dall’orgia di zaini intorno a te. Uomini, donne, bambini: nessuno sfugge alla tirannia di questo accessorio simbolo del viaggio e molto di più della libertà. In bicicletta o in moto poi non ne parliamo... C’è chi ne indossa addirittura tre: uno grande sulle spalle al posto della trolley, uno medio in spalla per computer e documenti, uno a mano più piccolo e svelto come un sacchetto.   Un disordine ordinatissimo e molto in tendenza specie da quando sulle passerelle sono tornati prepotentemente zaini e zainetti, per lei e per lui. Inutile dire che per prima a rilanciarli è stata lei, Miuccia Prada, che già negli anni Ottanta aveva fatto il colpo creativo di inventare lo zaino di nylon, nero e perfetto, compagno di avventure di vita e di lavoro per una generazione di donne che buttava alle ortiche la borsetta a mano e la tracolla per rifugiarsi nello zaino, custode di segreti di vita e segno immediato di stile: facile, decontratto, sportivo eppure firmatissimo. Un’icona per due generazioni al femminile, un pezzo da tenere sempre di scorta in città come al mare che poi è passato anche a lui con i classici zaini Prada sempre di nylon neri, austeri e perfetti in ogni occasione di svago o di lavoro. Aggiornati nelle ultime stagioni da trick colorati e da cinghie di design che regalano un tocco di novità. Dai banchi di scuola alla vita non è raro nelle ultime stagioni politiche vedere onorevoli e senatori con lo zaino in spalla varcare il portone di Camera e Senato, con slancio e disinvoltura. Ultima frontiera rimasta sembra essere il giorno del sì, ancora nessuno si è presentato così all’altare!   Nelle sfilata che contano se ne vedono passare per mano ai modelli di tutti i tipi: in un chiostro di un antico convento di Milano al defilè di Pal Zileri pochi giorni fa durante la quattro giorni al maschile per l’estate 2019 Rocco Inannone, direttore creativo del brand, ha abbinato molte ucite con lo zaino a contrasto con l’outfit, per dareun tocco di novità allo stile classico contemporaneo. Anche da Eleventy i giovani che amano lo sport e il vestire in modo pratico e formale ma aggiornato non ne possono fare a meno. E perfino uno stilista di rottura come Marcelo Burlon non sfugge alle sirene dello zaino: in passerella come sul set di “Incontri ravvicinati del Terzo Tipo” di Steven Spielberg colori retrò e fluorescenti come il verde e il rosa evidenziatore che spopolano sulla collezione che ha sfilato con modelli maschili e femminili tutti coordinati con gli zaini dalla capsule con Eastpak. Neanche le ultimissime passerelle della fashion week parigina al maschile sono state da meno ed ecco marchi come White Mountaineering che sfoggiano zaini tutti nastri e righe da percorso segreto.