
Flower Mountain per la primavera/estate 2026 rinnova la sua visione estetica e, in occasione di Pitti Immagine Uomo, presenta una...
Flower Mountain per la primavera/estate 2026 rinnova la sua visione estetica e, in occasione di Pitti Immagine Uomo, presenta una nuova collezione che sottolinea il profondo legame del brand con la natura e l’innovazione. Al centro di questa stagione, torna protagonista il modello Yamabushi, una sneaker, simbolo di equilibrio tra tecnica, forma e spirito, ispirata agli omonimi monaci asceti giapponesi che vivevano nelle montagne.
Interpreta infatti, l’essenza della loro filosofia di vita, lo Shugendo, un credo che unisce rigore, consapevolezza e armonia con la natura, traducendola in un design che valorizza la relazione tra corpo e paesaggio, funzionalità e bellezza essenziale.
A caratterizzare la nuova Yamabushi, il particolare intreccio di corde di diverso spessore che avvolge la tomaia, prolungandosi visivamente fino alla suola e al tallone, creando un effetto rete che combina solidità strutturale e tensione formale. I materiali utilizzati per la sua costruzione poi – Nylon tecnico, Ripstop e suede – sono il frutto di una scelta mirata per assicurare leggerezza, resistenza e traspirabilità, rendendola così ideale in ogni occasione, da quelle estreme, come l’esplorazione di paesaggi naturali, a quelle quotidiane come le passeggiate in città.
Stesse performance per la suola, realizzata in EVA e gomma, che garantisce ammortizzazione e grip, adattandosi con fluidità alla superficie dei diversi tipi di terreno. Ulteriore atout, le cuciture ridotte e le tecniche essenziali di montaggio che richiamano un’estetica primitiva e autentica, coerente con la filosofia del brand. Pensata per accompagnare il passo sia sui sentieri trail che nei contesti cittadini, la Yamabushi conferma la sua vocazione trasversale, rivelandosi la sneaker ideale per chi vive la natura anche attraverso l’energia della città.
Progettata specificamente da Flower Mountain come scarpa trail running, garantisce infatti, performance elevate su terreni accidentati senza rinunciare a uno stile e un’estetica contemporanei perfetti per l’ambiente urbano.
Marina Santin