Parigi - Centra il bersaglio, sempre alla sua maniera spiazzante quanto affascinante, Miuccia Prada con Miu Miu al Palais de Iena dove nello spazio del defilé impazza il logo a scritta intera, candidissimo e ossessivo come un labirinto. Una visione giusta per introdurre una collezione tutta da vendere, "con pezzi sempre un po' sbagliati come piacciono a me" spiega Miuccia che sogna di metterli un giorno a confronto coi classici. "Mi piacerebbe provare a vedere chi compra cosa - continua la signora Prada che confessa di aver lavorato d'istinto a questa Miu Miu - io il bel vestito perfetto non lo reggo fisicamente, e qui ho trattato stoffe d'alta moda come il gazar come fosse denim". Ed eccoli i decori nei posti sbagliati, un fiocco sul fianco e due rose sulle spalle, sempre un po' imperfette, abiti decostruiti con culotte di maglia e gonne di organza trasparente, sandali di raso di tutti i colori molto decorati di finti brillanti, reggiseni a vista, borse stra-classiche e il bon ton stravolto di un cardigan grigio che si annoda sotto al seno. Fiocchi in testa sulle coroncine di strass e perfino sugli occhiali. "Il nuovo è qualcosa che ti cambia il pensiero - conclude Miuccia - ma oggi purtroppo mi sembra che stiamo tornando indietro, il mondo sta diventando conservatore e mi sembra che la moda si stia adeguando"
dall'inviato EVA DESIDERIO