Venerdì 19 Aprile 2024

Dior e il potere alle donne: la sfilata di Parigi

La collezione per l'estate 2023 ispirata a Caterina de' Medici. La direttrice creativa Chiuri sulle elezioni italiane: "Dispiaciuta che non ci siano donne della notorietà di Meloni da altra parte politica"

Sfilata Dior estate 2023 (Ansa)

Sfilata Dior estate 2023 (Ansa)

Parigi, 27 settembre 2022 - Il potere delle donne e il potere della moda: è questo il tema della collezione per l'estate 2023 che ha sfilato oggi pomeriggio sotto l’immenso tendone di Dior alle Tuileries, con la creatività abbagliante e ammaliante della direttrice creativa Maria Grazia Chiuri che, dopo aver riflettuto per molti défilé sul femminismo e sull’arte e la letteratura al femminile, ora esplora l’universo della corte di Caterina de' Medici, regina consorte di Francia, andata in sposa nel 1533 a Enrico II di Francia e madre di tre sovrani, Francesco II, Carlo IX, Enrico III. Donna di potere, esercitato con severità, cultura, piglio, spesso spietatezza. Maria Grazia Chiuri si è ispirata a lei per abiti moderni che rileggono quelli delle ampie crinoline di pizzo ma sono snelli e adatti a tutte le fughe romantiche, perché sotto hanno i bermuda di seta in ricordo della mutande che Caterina de’ Medici fece indossare alle sue dame, invenzioni chic per l'epoca come le forchette, i profumi speciali, i ricami preziosi. Ancora i bustier contemporanei sui pantaloni e sopra la camicia bianca di cotone, strepitosi gli abiti a fiori che ricordano le meraviglie botaniche del Rinascimento.

Sfilata Dior a Parigi (Ansa)
Sfilata Dior a Parigi (Ansa)

Caterina vestiva di nero e il nero era il colore del potere, sempre indossato dalla Regina di Francia dopo la perdita del marito, colore lussuosissimo nel Cinquecento perchè difficile e raro. Da Dior le crinoline sono corte come tutù da ballo incrostati di macramè d'oro e si portano  con le scarpe baby dai laccetti che arrivano al ginocchio, non mancano le scarpe delle cortigiane alte e acrobatiche che saranno il nuovo must di Dior per la prossima estate. Strepitoso il pizzo di rafia (col quale Chiuri fa anche deliziose borse a secchiello), seducenti i guanti di pelle d’oro tutti traforati come un merletto. Fasti di oggi che si riflettono sulla passerella nell’opulenza dello spettacolo di danza e nell’opera d’arte che domina la scena, una grotta barocca rielaborata dall’estro dell’artista Eva Jospin, realizzata con struttura di legno e magnifici decori di carta e cartone, opera davvero molto realista.

Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior (Ansa)
Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior (Ansa)

A margine della sfilata, nel backstage, Maria Grazia Chiuri che dichiara di "non sentirsi una donna di potere per come mi hanno educato", parla del rapporto tra donne e le varie rappresentazioni del potere. Inevitabile domandarle un pensiero personale sulla vittoria di Giorgia Meloni alle ultime elezioni politiche in Italia. "Più che una sua vittoria a me pare che si tratti di una sconfitta di altri - risponde Maria Grazia Chiuri con equilibrio e nessuna enfasi -. E sono davvero stupita che nella stessa posizione di Giorgia Meloni non ci siano donne a sinistra. Questo deve far riflettere. Io credo in certi valori, sui diritti, sull’inclusione, e sono dispiaciuta che non ci siano donne della notorietà di Meloni da altra parte politica”. Poi una domanda sul look meloniano. "Come modo di vestire credo che la leader di Fratelli d’Italia sia trasparente, senza filtri, si veste come è, non mi sembra che abbia una strategia, mi sembra che scelga quello che le piace! Non usa il linguaggio della moda. La Merkel che era di un’altra generazione doveva vestirsi in un certo modo in modo da mostrare il suo potere, come un uomo. Oggi c’è una nuova generazione di donne che vuole fare politica e si vuole vestire senza clichè".

La sfilata Dior a Parigi (Ansa)
La sfilata Dior a Parigi (Ansa)