Un capo della collezione Prada uomo autunno inverno 2023
Milano, 15 gennaio 2023 - Abiti rigorosi che hanno una funzione, come fossero uniformi per invadere il mondo con una moda minimale, essenziale, concettuale, senza fronzoli ed esibizionismi che non hanno più ragione di essere. Con tutti gli archetipi di Prada che ieri ha mandato in passerella per l’inverno 2023-24 per uomo una collezione perfetta, netta, che al tampo stesso taglia come una lana ieri e oggi e si proietta in un futuro di essenzialità e di semplicità. "A questo momento difficile che il mondo sta vivendo - spiega Miuccia Prada che firma la collezione a quattro mani con Raf Simons - reagiamo con la moda, col fare il nostro lavoro in modo serio. Non c’è più spazio per l’inutile creatività, questo non è il momento delle cose non utili. Da Prada parlano i vestiti e io e Raf pensiamo quello che crediamo sia giusto oggi".
Tutti chiedono dell’archetipo di questa collezione che è il colletto di una (falsa) camicia dalle punte lunghe anni Settanta sotto giacche e piccoli cardigan portati sulla pelle nuda. Un vezzo gentile al collo di lui, che esalta le facce belle dei modelli in un casting spaziale per originalità di tratti dal mondo. "Dopo la collezione metteremo in vendita questi colletti che saranno staccabili e saranno acquistabili da soli in modo di posizionarli dove ognuno vuole", spiega Miuccia Prada che sorride quando i giornalisti le domandano perché mai abbiano mandato come invito un piccolo cuscino di piuma sull’idea del quale sono usciti in passerella piumini a uovo coccolosi e gilet cocoon. "Il piumino-cuscino è un’idea di Raf che ha una passione per tutti i cuscini", spiega la stilista milanese che con il suo talento e la sua cultura porta in alto la moda italiana rendendola immediatamente internazionale.
Scarpe pesanti per ragazzi che volano con la fantasia e che si vestono con abiti severi, smilzi nei pantaloni e morbidi sulle giacche che accompagnano i loro movimenti, pezzi fondamentali della moda uomo, di valore sartoriale molto moderno. Cappotti anche loro veloci, sintetici, con inserti grafici di colore arancio sul cammello, parka dai grandi cappucci, giacche dentro i pantaloni per i ragazzi più magri, abbinamenti insoliti come turche e marrone, sempre i calzini neri che si mostrano sotto i pantaloni asciutti, la tunica da uomo in camoscio o lana dritta come un minidress, da portare sui pantaloni esili.
Un uomo Prada che è piaciuto molto ai buyer e alla stampa. Nulla sanno di questa eleganza tanto contemporanea i ragazzini e le ragazzine che stazionano fuori della torre dove c’è il Deposito della Fondazione Prada trasformato per il defilè da Amo in una scena spoglia e in uno spazio grezzo: loro gridano, urlano come ossessi, si agitano tanto che molti uomini della polizia fanno cordone umano per non farli piombare sulla strada, ossessionati da alcune rockstar coreane che paiono essere per loro irresistibili. Giovani che non sanno niente dei problemi del mondo in questo momento, e beati loro di questa spensieratezza senza testa.