Martedì 16 Aprile 2024

Pitti Fraganze, l'impero della Vaniglia seduce ancora

Dal 14 al 16 settembre Firenze diventa città delle fragranze di nicchia

Vaniglia in Madagascar (QN)

Vaniglia in Madagascar (QN)

Firenze, 28 agosto 2018 - Combatte lo stress e l’insonnia e ha fama di avere poteri afrodisiaci. È la Vaniglia che nasce dal baccello dell’orchidea tropicale Vanilla Planifolia, di origine messicana e cara agli atzechi e al loro imperatore Montezuma. Oggi è il Madagascar il paese con la maggiore produzione di questa spezia la cui essenza è usata moltissimo nella profumeria e nell’alimentazione. Fu soprattutto una nobildonna francece Madame di Montespan, la più famosa favorita di Luigi XIV, che rese tutta la corte di Versailles infatuata da questo aroma tropicale, perché la usava per profumare l’acqua del bagno. Leggende? Neanche un po’, piuttosto storie che raccontano di quanto le essenze siano importanti nella storia degli uomini.

Un mondo carico di racconti e di fascino ma anche di ricerca e sperimentazione, quello della Vaniglia che sarà protagonista a Pitti Fragranze, il salone della profumeria e cosmesi artistica globale, di scena a Firenze alla Stazione Leopolda dal 14 al 16 settembre per l’edizione numero 16 sostenuta da Mise e Agenzia ICE col contributo speciale per le fiere del Made in Italy. RAW, il format di Pitti Fragranze che dà spazio alle più importanti materie prime del profumo, presenta “Madagascar and its amazing Raw Materials, Vanilla and other Treasures”, speciale dibattito curato da Mane, azienda francese leader mondiale nella creazione di fragranze da oltre 150 anni. Dal Madagascar alla Cina col suo mercato tutto da esplorare: ne parla Chandler Burr, giornalista americano e perfume critic per il New York Times che indagherà quella cultura e i gusti dei suoi consumatori. Non mancheranno poi i risultati del primo osservatorio della profumeria di ricerca e artistica curata dal Centro ModaCult dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, come pure si discuterà sul tema principale di questa edizione che raduna oltre 220 marchi e maison internazionali (il 70% estero) e sull’evoluzione della cultura olfattiva: “Dove inizia una fragranza e dove finisce?”, dal primo posarsi di un’essenza sulla pelle al suo prendere forma.

Ma c’è ancora una novità, molto importante, come sottolinea Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine: "È sempre più ricco e sfaccettato il programma di eventi sulla cultura olfattiva e sempre più concentrato sul mondo e su Firenze, con tante proposte collaterali con alcune iniziative dei nostri espositori e progetti promossi da Pitti Immagine". Ecco allora un percorso speciale che abbraccia luoghi e nasi, a cominciare dall’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella che per Pitti Fraganze aprirà le sue stanze-scrigno del 1612 e ancora prima del 1221 con il laboratorio dei frati domenicani del convento di Santa Maria Novella dove apprese l’arte di distillare le erbe un trovatello aiutante di un frate alchimista, Renato Bianco che a Parigi diventò Renè Le Florentin, ricco e potente profumiere di Caterina de’ Medici andata in sposa al re di Francia Enrico II, che portò in quella corte la cultura olfattiva di Firenze. Renè, grazie ai frati, creò l’Acqua della Regina a base di bergamotto di Calabria che oggi è in vendita in via della Scala come Acqua di Colonia. Non basta: aprirà il suo laboratorio anche un naso famoso come Lorenzo Villoresi che crea in via de’ Bardi e che mostrerà a chi seguirà il percorso de “La Città delle Fragranze” (Info: [email protected]), alcune degustazioni guidate di materie aromatiche rare. Si chiama “Giglio di Firenze” la profumazione di ambiente creata da Paolo Vranjes per i 35 anni del brand, è in via Condotta il nuovo punto vendita di Campomarzio70, si chiama Inflorescent-Perfume in Art l’evento-installazione de L’Olfattorio sia alla Leopolda che a Villa Favard sede di Polimoda, e infine tra le tante iniziative c’è anche Fragranze Letterarie a Villa Bardini con Aldo Nove e il suo intervento su “All’inizio era il Profumo”