Giovedì 18 Aprile 2024

PITTI FA CENTO UN VERO INNO ALLA VOGLIA DI RIPARTENZA

Migration

di Eva Desiderio

Tornare con la fiera in presenza, dopo un anno e mezzo senza Pitti Uomo, e con lui Pitti Filati (che si chiude oggi alla Stazione Leopolda) e Pitti Bimbo che si svolge in contemporanea con la moda maschile dalla giornata odierna a venerdì 2 luglio, per le collezioni dell’estate 2022. Ritornare con una formula nuova, seppure ristretta e dedicata a poco più di 300 brand di moda per lui, prestigiosi certo ma in numero ridotto rispetto all’ultima edizione di gennaio 2020 quando in Fortezza c’erano 1.200 marchi. Un segnale di ripresa, di voglia di ritornare allo splendore passato e forse solo sopito dopo i duri mesi della pandemia, con Pitti Immagine in sofferenza come tutto il mondo dello stile per la chiusura delle fiere internazionali. Si calcola che – per l’assenza di Pitti Uomo, Bimbo e Filati – l’organizzazione abbia perso circa 38 milioni di euro, cifra che fa tremare i polsi ma, al tempo stesso, motiva i vertici di ’Centro di Firenze per la Moda Italiana e Pitti Immagine’, insieme ai vari team che coordinano le fiere fiorentine.

Una sfida enorme e coraggiosa, concreta e visionaria al tempo stesso. E una corsa verso quell’eccellenza espositiva che il mondo riconosce alle kermesse in riva all’Arno e a quella che è la manifestazione più internazionale e prestigiosa che celebra la centesima edizione durante 50 anni di storia in evoluzione e continuo successo. E proprio il 100 sarà il numero magico che riempirà di segni e grafiche la Fortezza, un inno numerico di significato speciale, per un’edizione che gli organizzatori già definiscono "straordinaria". Protocolli di sicurezza assoluti, studiati da mesi, garantiranno salute e rispetto delle regole per chi lavorerà negli stand o visiterà il salone come buyer o giornalisti.

Pochi gli eventi, tutti concentrati in Fortezza da Basso, cuore pulsante di Pitti Uomo anche se in città non si disdegnerà di festeggiare anche con piccoli progetti dedicati da parte di alcune griffe, uno special guest come il sudafricano Thebe Magugu che domani presenterà una collezione uomo della sua etichetta con un evento negli Archivi della Fortezza stessa. A Pitti Immagine è piaciuta la freschezza creativa di questo giovane di 27 anni che rappresenta una visione multiculturale e multidisciplinare, corroborata da un impegno etico e sociale che percorre le sue collezioni.

Ancora un’operazione di scouting che esalta le assolute qualità di Pitti Immagine come pioniere della ricerca di talenti internazionali. Consentendo la scoperta di nomi nuovi nell’Olimpo dello Stile che sono decollati proprio dalle passerelle di Pitti Uomo. Come sempre importante l’attenzione delle istituzioni nazionali e locali verso le fiere: la centesima edizione di Pitti Uomo è sostenuta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Ice per promuovere la scena internazionale della moda, contributo fondamentale per la versione fisica e digitale dei saloni (perchè Pitti Connect si conferma e si sviluppa in eccellenza), per gli eventi e per l’incoming degli operatori esteri.

Non da meno le istituzioni locali, il Comune di Firenze con il sindaco Dario Nardella che si impegna nella tutela della moda fiorentina con piglio personale e sicurezza, contattando presidente e amministratori delegato dei principali brand del mondo invitati già ieri a Palazzo Vecchio per un incontro e poi una colazione di lavoro. Una sorta di anteprima di Pitti Uomo, aspettando l’inaugurazione ufficiale nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio stamani con ospite d’onore il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Non manca un main sponsor come UniCredit, gruppo bancario paneuropeo che mantiene un forte radicamento nei territori e un rapporto a tutto campo con le comunità produttive. Stavolta la banca sostiene in modo particolare il progetto Sustainable Style, anche con l’apertura di UniCredit Theatre dove nei tre giorni del salone ci saranno dei talk e conversazioni dedicate alla sostenibilità e all’innovazione.