Sabato 20 Aprile 2024

Paris Haute Couture: l'incanto di Schiaparelli, Dior e Chanel

Le case di alta moda presentano le collezioni della primavera-estate a Parigi

Parigi, 25 gennaio 2023 - Puro stupore, forte magia. Questa è l’haute couture che sfila qui a Parigi con le collezioni della primavera-estate 2023 per le donne più ricche e ambiziose del mondo. Apre la cinque giorni lungo la Senna, rimasta l’unica al mondo, la maison Schiaparelli con gli abiti mirabolanti disegnati dal texano Daniel Roseberry che da alcuni anni guida la maison che fa capo a Diego Della Valle. Ispirazione Divina Commedia, in particolare l’Inferno, ma per lo stilista “la Commedia è solo uno stato d’animo” e lo show al Petit Palais procede tra abiti mirabolanti tutti stringati, particolari simbolisti come da tradizione, bustier anche di legno e come scudi per la purezza del corpo e tre fiere, come le ha create Dante, Lonza, Lupa e Leone rappresentate con le teste giganti di materiali sintetici che si spalancano sugli abiti da sera. Un’idea che ha fatto molto parlare i social e gli animalisti.

Schiaparelli
Schiaparelli

Tutt’altra scena da Dior con la direttrice creativa Maria Grazia Chiuri sempre più brava a vestire le donne del mondo in modo reale anche se sempre molto sognante, per un’alta moda contemporanea e riflessiva. Ripensa al coraggio femminile di Josephine Baker, che ai suoi tempi vestiva nell’atelier di Christian Dior e venuta su dal nulla era diventata, lei primo simbolo della bellezza di colore, un’icona di indipendenza. Da Dior l’abito couture è una protesi che diventa corpo. Corpo vestito. Corpo casa, corpo manifesto. E in questa collezione haute couture estate 2023 c’è tutta la modernità e la frenesia creativa ed intellettuale di quegli anni Venti che andava oltre gli stereotipi. In passerella sotto l’immenso tendone del Museo Rodin una collezione sontuosa e al tempo stesso giovane e molto portabile. Con magnifici cappotti vestagli su tailleur grigi severi e intellettuali. Ricami minuti, sottolineature delicate, velluti da sera preziosi e languidi. Lunghezza sempre sopra la caviglia per una femminilità portentosa perché vera. Per infrangere le barriere razziali Maria Grazia Chiuri, che si conferma cretiva stimata e apprezzata da tutti, ha chiamato per il setup della sfilata l’artista afroamericana Mickalene Thomas. “Negli anni Venti Josephine Baker - racconta la Chiuri - ha usato il palcoscenico per rompere gli stereotipi e trovare nello spettacolo un territorio di libertà. Mi piace celebrare le donne del passato con riferimento per quelle di oggi”. Indimenticabili la giacca Bar con il tessuto laminato argento e oro, le cappe, gli chemisier di grisaglia con le gonne a pieghe, e per i corsetti la collaborazione con la famosa azienda di intimo Cadolle.

La sfilata di Dior
La sfilata di Dior

Virginie Viard, al timone di Chanel dalla morte del Kaiser Karl, guida la maison con la sicurezza che le deriva da una lunga esperienza come braccio destro del Magnifico Lagerfeld. Le news dal mondo del lusso dicono che venda borsette come panini e il suo stile tradizionalista piace molto alle ricche. Restaurazione? No, forse solo la voglia di avere dei bei vestiti. Molto bello il set, con enormi animali di fantasia costruiti di legno e cartone dai quali escono le modelle vestite con piccoli abiti e cappotti a palloncino, delicati e fieri, stivaletti d’oro con la punta nera, sandali decolletè tacco 5, tuba in testa spiritosa. La Viard ha ripensato al bestiario di Mademoiselle Coco dentro l’appartamento di Rue Cambon ma con l’energia animalista e sostenibile di oggi. Tweed lucido sempre, dal giorno alla cerimonia fino ai party delle lunghe notti, la sposa pudica con l’abito da trapezio appena sopra al ginocchio e il velo alla stessa lunghezza che pare una mantiglia. Avorio, rosa, blu e nero i colori vedette. E un abito da sera bianco di organza che sembra un millefoglie.

Chanel
Chanel
La sfilata di Chanel a Parigi
La sfilata di Chanel a Parigi