Mercoledì 24 Aprile 2024

Leggerezza e gusto del classico. Quando l’arte ispira i grandi marchi

Schiaparelli rievoca Man Ray. La fantasia sposa il rigore sartoriale

Parigi fashion week, una creazione Schiaparelli

Parigi fashion week, una creazione Schiaparelli

Parigi, 28 settembre 2018 - Chiamarlo ancora prêt-à-porter forse è un po’ troppo facile e sbrigativo perché qui a Parigi per la fashion week coi defilè e le presentazioni dell’estate 2019 le proposte di alcuni marchi, tutti stellari per storia e prestigio, sono più quelle di una demi-couture o prêt-à-couture che vanta molti pezzi unici, e racconta di un’esclusività che sempre di più cercano le clienti, quelle abbienti ma anche le giovani che magari mettono da parte un po’ di euro al mese pur di comprarsi proprio quel pull, quella borsa, quella scarpa. Insomma, meno cose nell’armadio ma di maggior sostanza, il senza tempo piuttosto classico anche se rinnovato che batte la furia del fast fashion.

image   Questo nuovo rigore e questa ritrovata serietà sartoriale si trova abbagliante da Rochas con la mano sempre più felice di Alessandro Dell’Acqua (ormai lo incontriamo spesso, a Milano con la sua felice N.21, qui a Parigi solo due giorni fa con la capsule per la Tod’s Factory) che ha lavorato su forme importanti quanto semplici e sui tessuti preziosi e leggeri, stampando con leggerezza leopardo sui broccati, reinventando il taffetas e i maculati chiné. Un bestiario della couture leggiadro che parte dalle scarpe col tacco a rocchetto nel tessuto del soprabito a stampa di tigre o paillettato col disegno di un manto di zebra, ma tutto nero.  Strepitoso il mantello di cavallino stampato ocelot, prodotto come tutta la collezione da OLG nei dintorni di Firenze per Rochas, nome mitico dell’alta profumeria declinato qui nei vestiti di proprietà di Interparfum. «Ho lavorato su forme basiche ma con tessuti importanti e in totale libertà», racconta Alessandro Dell’Acqua.

EVA STORY_33952409_093501   Al numero 21 di Place Vendôme aveva l’atelier negli anni Trenta Elsa Schiaparelli, la regina della moda surrealista. Qui Diego Della Valle – che alcuni anni fa ha rilevato il brand – dopo un restauro attentissimo ha riaperto le sale piene di opere d’arte degli amici artisti di Elsa e ieri è stata presentata una capsule che sarà subito messa in vendita (ma non on line) e che le clienti potranno vedere, toccare, ammirare e portarsi a casa salendo al terzo piano dell’atelier. Bluse, abiti da sera, camicie, pull di cashmere, pantaloni ispirati alle opere “celestiali” di Man Ray tra stelle e comete, poi una meravigliosa cappa nera di mohair ricamata di lucchetti e cuori d’oro anche questa in edizione limitata. «Elsa era così avant-garde che oggi si può rifare tutto dall’archivio, si possono raccontare molte storie», racconta il direttore generale di Schiaparelli Delphine Bellini. Nelle sale anche la prima borsa della maison che si chiama “Secret”, un inno all’artigianalità da 4.900 euro. Un oggetto del desiderio ma anche una borsa per la vita. Sei donne in cinque stanze dentro un elegante hôtel particulier nel centro di Parigi raccontano la nuova vita di Roger Vivier dopo l’arrivo di Gherardo Felloni come direttore creativo, fantasioso e affascinante stilista che ha amato immaginare tanti tipi di femminilità.    Ed ecco la Scultrice, la Fotografa, la Ballerina, la Cantante lirica, e l’Attrice, e sembra di entrare in un film. Ognuna interpreta un ruolo intimo e al tempo stesso attraente. Per Gherardo Felloni, che ha disegnato scarpe gioiello di rara bellezza e chic infinito, sono tre gli elementi fondamentali dello stile di Roger Vivier: silhouette, colore ed esclusività. Raso in tonalità dei fiori di giardino, zainetti vezzosi, un lavoro fantastico nel rinnovare la famosa fibbia di cristalli come uscita da uno scrigno di una regina. E anche qui il pezzo unico (che esce dalle mani d’oro degli artigiani di Sant’Elpidio nelle Marche) è l’ingrediente principale della collezione come dimostrano le borse e le scarpe della linea Très Vivier, un omaggio all’estetica originale del brand. «Sì, questa è una svolta per Roger Vivier – dice Camilla Schiavone, direttore generale del marchio nel portafoglio del Gruppo Tod’s di Diego Della Valle da cinque anni – Gherardo Felloni ha interpretato con energia e gioia l’essenza del brand. Mostrando i desideri di tutte le donne».