Morto lo stilista Paco Rabanne: aveva 88 anni. Fu il primo a usare la musica nelle sfilate

L'icona della moda è scomparso in Francia. Sperimentatore audace e provocatore, con il suo lavoro ha sconvolto i fondamenti dell'haute couture

Paco Rabanne nel 2000 (Ansa)

Paco Rabanne nel 2000 (Ansa)

Parigi, 3 febbraio 2023 - È morto in Francia, a Portsall, lo stilista Paco Rabanne. Aveva 88 anni. Lo ha fatto sapere il gruppo catalano Puig, colosso del profumo, con cui Rabanne lavorava dal 1968. "Con profonda tristezza, Puig annuncia il decesso di Paco Rabanne", informa un comunicato, che conferma l'informazione del quotidiano bretone Télégramme.

Paco Rabanne: la vita e la carriera in immagini

Francisco Rabaneda Cuervo, che usava appunto lo pseudonimo Paco Rabanne, è nato il 18 febbraio 1934. Originario della cittadina basca di Pasajes, abbandonò la Spagna da piccolo per rifugiarsi in Franca dalla guerra civile. Una curiosità è che all'epoca sua madre lavorava come sarta per Cristobal Balenciaga, fondatore dell'omonima casa di moda.

Rabanne cominciò la sua brillante carriera negli anni '60 creando gioielli per Givenchy, Dior e Balenciaga, guadagnandosi presto il soprannome enfant terrible nel mondo della moda francese. Successivamente diede vita alla propria casa di moda nel 1966, e sette anni dopo lanciò il profumo maschile iconico, Paco Rabanne Pour Homme. Per le sue creazioni di moda usava materiali insoliti come metallo, carta e plastica, per cui Coco Chanel lo ribattezzò "il metallurgico della moda". Fu il primo stilista in assoluto, inoltre, ad usare la musica nelle sue sfilate. Considerandolo il precursore di un concept rivoluzionario, il pittore surrealista spagnolo Salvador Dalì disse di lui: ''È il secondo genio più grande della Spagna, dopo di me".

Paco Rabanne ha lasciato il segno anche nel mondo del cinema: ha fatto indossare a Audrey Hepburn nel film 'Due per la strada' (1967) un abito ricavato da piccoli dischi di plastica e ha consacrato Jane Fonda nella storia del costume grazie ai vestiti di scena creati per il film 'Barbarella' (1968) di Roger Vadim, dove l'attrice sfoggiava aderenti bustini metalizzati, tutine attillatissime intramezzate da dettagli metallici, corpetti con applicazioni in plexiglas effetto nude look, giubbini argentati in stile astronauta e sexy mise che utilizzano lamè. Si ritirò nel 1999 per dedicarsi ad attività artistiche, affidando la realizzazione delle sue collezioni ad altri creativi, tra i quali Rosemary Rodriguez nel 2000, Patrick Robinson nel 2005, Julien Dossena nel 2013.