Giovedì 25 Aprile 2024

Chic e navajo: il futuro firmato Ferretti

A Milano la stilista presenta anche le nuove divise Alitalia. E Zegna incanta sul lago

La sfilata Ferretti (Lapresse)

La sfilata Ferretti (Lapresse)

Milano, 16 giugno 2018 - «Nella moda è cambiato tutto molto in fretta negli ultimi anni e anch’io ho un approccio diverso nelle mie collezioni perché le clienti mi chiedono soprattutto praticità». Alberta Ferretti, regina dello chiffon e del romanticismo, riceve molti applausi per la presentazione di ieri sera all’Arengario della collezione Cruise 2019 e di quella per la “limited edition”, ispirate una ai colori e alle atmosfere della California e l’altra al divismo anni Settanta.    In apertura della quattro giorni di Milano Moda Uomo ecco l’incursione della moda femminile con questa precollezione raffinata e molto ispirata al workwear seppure nella maniera super chic di Alberta Ferretti, con pantaloni cargo couture, cappe a disegni navajo, sacche a tracolla e stivaletti Pocahontas, felpe morbide come cashmere e abiti di chiffon color erba bruciata dal sole. In passerella anche quattro bambine per lanciare la collezione mini-me che sarà presentata ufficialmente a giorni a Pitti Bimbo, nuova sfida per la Aeffe di Cattolica. Per la “limited edition” l’icona di riferimento è Bianca Jagger, in smoking di velluto coi pantaloni ampissimi e top dalle lunghe frange o in abito intrecciato a mano di lunghe frange color del tramonto. Ma la novità più bella è subito all’ingresso dell’Arengario con venti hostess e steward schierati con le nuove divise che Alberta Ferretti ha disegnato per l’Alitalia. Non modelli ma alcuni dei 6000 dipendenti che vestiranno di blu e di tricolore logatissimi, in tailleur al femminile e in completi classici e molto eleganti al maschile, con tessuti italiani leggeri e funzionali e rifiniture molto curate. «Sono orgogliosa di questo progetto stilistico per la compagnia di bandiera del mio Paese, è una esperienza nuova ed esaltante». Felici anche i vertici e i commissari di Alitalia presenti al defilè. La stilista ha ideato anche una speciale capsule di felpe logate Alitalia che venderà già da oggi sul sito della griffe e nei suoi negozi.   In apertura di Milano Moda Uomo invece sono andate in scena le idee dei giovani usciti dalle scuole di moda per la sfilata Milano Moda Graduate promossa da Camera Nazionale della Moda Italiana e fortemente sostenuta dal presidente Carlo Capasa e da una prestigiosa giuria internazionale. Un modo intelligente per aprire un discorso concreto sulla formazione delle nuove leve stilistiche del settore. A sera, poco dopo il tramonto ,il “lago” di Segrate, nella sede della Mondadori disegnata dall’architetto brasiliano Oscar Niemeyer, ospita la passerella specchiata che si poggia sull’acqua di Zegna Couture, collezione disegnata con sicurezza da due anni da Alessandro Sartori che si è ispirato alla leggerezza di queste architetture per trovare un alter ego alla leggerezza dei suoi abiti. Centoventi metri di passerella, coi modelli che raddoppiano le distanze andando su e giù sul fondo specchiato, casting multietnico con molti giovani pieni di personalità, giacche peso piuma in tessuti da 80 grammi al metro, giochi di maxi quadri che ricordano i vecchi fazzoletti da naso in cotone dei nostri nonni. Forme di capispalla slim e pantaloni a boule, scarpe allacciate con lacci in vista come per quelle da tennis.   Sono come sempre versatili e leggere le nuove Hogan che per l’estate 2019 si distinguono per il modello H443. Luxury sneakers in pellami pregiati, lavorazioni accurate, per un’eleganza casual-chic che attrae gli uomini di oggi, animo street ma attitudine metropolitana. Ancora una freccia che fa centro e che è arte dall’arco del presidente di Hogan Andrea Della Valle che ha inventato per prima queste calzature senza tempo più di trenta anni fa, imitatissime eppure sempre inimitabili.   Intanto a Firenze si è chiuso Pitti Uomo numero 94 con ottime performance di prodotto e di innovazione, nuove sezioni ricche di stimoli e di lifestyle ispirato alla natura. Ottimo il riscontro dei buyers dal mondo con +24% dall’America, +30% dall’India, +6% dal Regno Unito, +135 dall’Olanda, con performance interessanti da Cina e tutta l’Asia. In calo del 2,5 invece i compratori italiani, a causa del perdurare della crisi.