Milano moda donna, sfilate al via con Han Wen. "Cina, siamo con te"

In passerella al Fashion Hub lo stilista cinese. Molte defezioni e streaming ad arginare l'effetto Coronavirus

Un momento della sfilata

Un momento della sfilata

Milano, 18 febbraio 2020 - Stivaloni e minigonne dalla Cina per la "prima" sfilata scaccia morbo e di buona fortuna che stasera alla Permanente, per l'inaugurazione del Fashion Hub di Camera Nazionale della Moda Italiana, ha fatto da anteprima eccezionale ai defilè di Milano Moda Donna che cominciano domani con Gilberto Calzolari e Marco Rambaldi, marchi giovani e molto promettenti, e che culminerà nel pomeriggio con Gucci, Alberta Ferretti e N.21 , quest'ultima griffe disegnata dal sempre più bravo Alessandro Dell'Acqua che festeggia i primi dieci anni del suo brand.

Lo stilista cinese Han Wen
Lo stilista cinese Han Wen

In passerella al Fashion Hub, con molto pubblico da incoraggiamento, il ventiseienne Han Wen, cinese basato a Londra venuto a Milano in solitaria (tanti colleghi e buyers sono rimasti nel Paese natio per il blocco dei voli) per partecipare alla campagna "China, we are with you" realizzata da Camera Moda e voluta dal suo presidente Carlo Capasa per costruire un ponte tra i due paesi portando la fashion week milanese in Cina attraverso live streaming e contenuti speciali. Il pubblico e i compratori interagiranno su maxi schermi con i giovani stilisti cinesi che non sono potuti venire a Milano.

Un momento della sfilata

Insomma presentazioni virtuali per "arginare" l'effetto Coronavirus sui defilè che appare piuttosto forte: molte le defezioni per mancanza di collegamenti, alcune sfilate saltate, modelle dagli occhi a mandorla sparite come giornalisti e buyers in oltre 1000 persone.

Un momento della sfilata

Sfilerà sabato prossimo il brand Annakiki disegnato da Anna Yang che è arrivata dalla Cina a Milano via Francoforte: la collezione era già pronta, peccato non farla vedere al mondo. Hanno rinunciato invece i brand Angel Chen, Ricostru e Hui che per stavolta hanno salutato Milano Moda Donna.

C'è preoccupazione a Milano Moda Donna per l'inverno 2020-2021 ma anche tanta positività, solidarietà e inclusività. A cominciare dalla madrina di questa edizione, Lea T, supermodella che alcuni anni fa ha cambiato sesso diventando donna e poi musa di stilisti famosi come Riccardo Tisci che ne ha fatto poi la sua assistente: Lea T. è ritratta sullo sfondo del Duomo di Milano da Stefano Guindani a testimonianza del cambiamento dei tempi.

A Milano sempre al Fashin Hub di via Turati le voci, i volti e i lavori di giovani talenti dall'Ungheria e dall'Africa, in segno di internazionalità di questa fashion week che segue quelle di New York e Londra e precede quella di Parigi. Da domani a lunedì 24 febbraio ci saranno 56 sfilate, 96 presentazioni, 2 presentazioni su appuntamento e 34 eventi in calendario. Per il cotè culturale al Museo Poldi Pezzoli Camera Moda promuove la mostra «Memos, a proposito della moda in questo millennio», ideata e curata da Maria Luisa Frisa e Judith Clark con Stefano Tonchi per gli aspetti della cultura fotografica della moda.

All'Armani Silos Giorgio Armani rende omaggio al talento di un artista dell'obiettivo come Peter Lindberg, recentemente scomparso, con 70 foto che hanno fatto epoca con l'esposizione dal titolo «Heimat. A sense of belonging». Vigilia di sfilate che ha visto ieri la presentazione della collezione di Elena Mirò disegnata da Vanessa Incontrada e stasera un evento di Pinko all'Alcatraz e una ridondante e sontuosa (e ironica) Cena con Delitto in una galleria d'arte di via Bixio per la presentazione della collezione di borse e borsette di Tibici, marchio fondato e disegnato da Vincenzo Sabatino e da Domenico Iovine, con modelli che portano il nome di città come Roma o Parigi e che spaziano da New York a Hollywood, tutti accessori a forma di piccoli sacchetti nascondi-segreti.

Han Wen a Milano Moda Donna (Ansa)
Han Wen a Milano Moda Donna (Ansa)