Giovedì 18 Aprile 2024

Nuove donne filosofe dell'eleganza

A Milano il trionfo della sartorialità-capolavoro di Cucinelli e la celebrazione dei 40 anni al top di Midali

Brunello Cucinelli

Brunello Cucinelli

Milano, 21 settembre 2022 - Esplorare la sartorialità col lusso dell’artigianato vero, del fatto a mano, del prodotto unico e irripetibile. Per assecondare i desideri delle donne che non amano lo scontato, il seriale, l’indistinto, il troppo veloce, il capo che non dura perché vive solo nel trend.

Una filosofia vincente che è quella che da sempre segna il lavoro di Brunello Cucinelli, l’imprenditore-stilista che ha sposato l’umanesimo in azienda da molti anni e nella moda un sentire comune di rispetto e di salvaguardia delle nostre più belle tradizioni in fatto di moda. Così ogni sua presentazione, come quella di ieri alla stampa, a Milano, per la collezione dell’estate 2023, diventa un momento di riflessione alta e carica di significati sul Made in Italy e sulla sua enorme capacità di conquista sui mercati internazionali.

Diretto, conciso, sicuro della strada percorsa fin qui con orgoglio partendo da zero, Cucinelli è il modello di imprenditore italiano che piace al mondo e che infatti ieri mattina è stato premiato da Cristiana Schieppati direttrice del Chi è chi della Moda tra gli applausi.

"Siamo stracontenti di questa collezione, gli ordini sono già in casa! – dice Brunello Cucinelli – e penso che i risultati molto speciali si vedranno già nel primo semestre 2023. Mi sembra che il lavoro sia venuto molto bene e che ci sia bisogno di un ritorno all’eleganza vera perché oggi ne abbiamo tutti bisogno. E anche le donne". Ed ecco blazer sartoriali e pantaloni cargo che sembrano carezzati dalla luce, i capi in maglia fatti a mano che sono dei capolavori, il mood explorer che parla di uno stile di vita rilassato e curioso del mondo, nessuna rigidità ma bellezza di materiali come lino e seta. Una maglieria couture da pezzi unici, gilet da sera che richiedono anche 33 ore di lavoro, ricami da sera, seduzione di lampi di paillettes nei colori fluidi e neutri. E perfino il denim diventa glam.

Brunello Cucinelli poi parla dell’Italia: "Il nostro stato sociale è fra i migliori del mondo. Questo ci ha permesso di non licenziare e ora siamo di nuovo solidamente al lavoro – dice l’imprenditore di Solomeo – la nostra produzione di qualità dà il Pil più alto, la richiesta di Made in Italy è più alta dell’offerta. Nei prossimi due anni la nostra Italia manifatturiera avrà grande valore. Io sono felicissimo del nostro Stato". Insomma, le nostre aziende non hanno rivali, la Francia produce il 60% del suo lusso da noi, non abbiamo fatto licenziamenti a raffica come in America ("15 milioni di persone", dice Brunello), le nostre filiere hanno resistito.

Bilanci positivi, aspettative allo zenit, nonostante tutto. E la voglia di celebrare i traguardi conquistati come nel caso di Martino Midali che ieri ha sfilato a Milano per i 40 anni del suo brand a Palazzo Turati. "Tutto quello che ho fatto lo devo alle donne e dedico questo defilè a loro – dice Martino Midali –. Sono venti anni che non sfilavo perché non mi sentivo più di farlo, volevo fare abiti per le donne non cose solo per stupire. Ma cosa c’era di meglio per celebrare questo quarantesimo di amore per il mio lavoro?". Ed eccola la passerella di Midali, allegra e coinvolgente, un esempio di moda inclusiva da sempre perché Martino veste tutte le donne senza discriminazioni di taglia. Per questo due ballerine all’inizio dello show si abbracciano nei vestiti black&white, poi tocchi di rosso passionale, e a chiudere una t-shirt bianca con la scritta “L’amore non fa male”, un appello contro tutti i maltrattamenti e i femminicidi.