Martedì 23 Aprile 2024

Maxfort e Sophia Curvy, l’eleganza è per tutti e non conosce taglia

Strategia vincente per i marchi dell'azienda di famiglia Bernagozzi Successori Srl

Un modello Maxfort a sinistra e uno Sophia Curvy a destra

Un modello Maxfort a sinistra e uno Sophia Curvy a destra

 

Bologna, 20 marzo 2018 - La velocità di proposta è la loro arma segreta. Come pure il modo di approccio alle collezioni che è “tutto casalingo”. Lo racconta con una punta di orgoglio, che arriva da un costante lavoro quotidiano sui vari marchi dell’azienda di famiglia, Alberto Seracchioli, 46 anni, responsabile della produzione delle due linee di moda conformata Maxfort per uomo e Sophia Curvy per donna che per prime hanno infranto il soffitto di cristallo, quasi un tabù fino a pochi anni fa, della moda per taglie over size, confinata quasi in un ghetto e ora diventata una bella realtà produttiva. Grazie all’intuizione di Sandro Seracchioli che ha capito subito le potenzialità della sfida e dalla sua azienda al Centergross di Bologna ha iniziato a produrre quello che sul mercato internazionale non esisteva ma che in molti cercavano. «Siamo stati – racconta Alberto Seracchioli che, col fratello Andrea Seracchioli che si occupa di estero e di export, rappresenta la quarta generazione di questa bella famiglia della moda – tra i primi tre imprenditori che hanno creduto nella forza del Centergross nel 1977 quanto tutto è iniziato e mio padre da allora è sempre al timone dell’azienda nata nel 1930 da Aldo Bernagozzi, zio di mio nonno Giovanni Seracchioli, che andava a vendere nel mercati gli abiti da lavoro che confezionavano in casa moglie e sorella. Nel dopoguerra nonno Giovanni, sempre a Bologna, in via dei Mille, comincia l’attività di commercio all’ingrosso, nel 1977 lo sbarco al Centergross con mio padre Sandro che è il presidente di Bernagozzi Successori Srl, mentre l’amministratore delegato è Lina Borsari».   Un caso tutto italiano questo delle due linee principali Maxfort, nata venti anni fa, e Sophia Curvy fondata sei anni fa, alle quali si aggiungono i marchi giovani Block Eleven e Berna ora in mano alla quinta generazione. «Negli anni della crisi noi siamo andati sempre bene, i fatturati sono aumentati – spiega Alberto Seracchioli – e siamo passati dai 12 milioni di euro del 2008 ai 27 milioni del 2017. Abbiamo 40 dipendenti nella sede al Centergross e una catena di laboratori per la produzione nel Bolognese e anche in Italia, dove copriamo l’80% della produzione. Le collezioni femminili sono tutte made in Italy come i jeans, mentre per la giubbotteria al maschile ci avvaliamo anche di laboratori nel mondo. Potenzieremo presto le linee accessori, rilanciando scarpe e borse. Siamo molto ben distribuiti in Europa e abbiamo clienti fino in Nuova Zelanda. Ora la mission del gruppo guarda alla Cina dove vogliamo sbarcare dal 2020: sappiamo che in quell’immenso paese ci sono 60 milioni di obesi»   Per i clienti, uomini di peso, di Maxfort si arriva alla taglia 10 XL (che corrisponde a 2 metri di misura del girovita), per le signore in carne invece la taglia massima è 5 XL (con circonferenza vita di 1 metro e 74 centimetri). «Per primi abbiamo pensato ad un total look per taglie forti – continua Alberto Seracchioli – e questa è stata la grande intuizione di mio padre. A questo pubblico abbiamo fornito collezioni alla moda, finalmente colorate, con fantasie e motivi in tendenza, Si è rotta la avvilente tradizione di abiti grigi e tutti uguali,ora chi ha un peso importante può sbizzarrirsi con le nostre proposte e vestire con classe e comfort. Indossare t-shirt e camicie eleganti. Un esempio? Per uomo abbiamo ideato anche i pantaloni rosa e li abbiamo venduti. Per la donna, invece, specie quella dei paesi dell’Est Europa, puntiamo a collezioni fresche, giovani, altrimenti non sei interessante. E infatti in molti ci chiamano i Benetton del Conformato». Seracchioli racconta di come in azienda si sia “sempre in collezione” e di come si punti a sollecitare il mercato con modalità di comunicazione molto moderne. «Usiamo Whatsapp – precisa – perché la mail per noi è superata... così inviamo le foto delle collezione ai clienti, anche ogni settimana».