Mercoledì 24 Aprile 2024

Luisa Spagnoli, 90 anni di eleganza. E a Milano la prima sfilata

Nicoletta, presidente e ad: "Orgogliosa"

Nicoletta Spagnoli, stilista e proprietaria del brand 'Luisa Spagnoli'

Nicoletta Spagnoli, stilista e proprietaria del brand 'Luisa Spagnoli'

Perugia, 11 settembre 2018 - «Voglio celebrare e festeggiare i 90 anni di Luisa Spagnoli con responsabilità e rispetto. E rendere omaggio a tutta la mia famiglia che per quattro generazioni ha lavorato per il successo del brand, a cominciare dalla mia bisnonna Luisa fondatrice illuminata che ha passato il testimone a mio nonno Mario. Poi mio padre Lino ha creato i nostri monomarca che oggi sono oltre 150, tutti di proprietà in Italia. Lui è morto in azienda nel 1986 e aveva 58 anni. Da quel giorno il timone è passato a me – racconta Nicoletta Spagnoli, presidente, amministratore delegato e guida creativa dell’azienda che ha sede alle porte di Perugia – e oggi sono orgogliosa e soddisfatta dei nostri traguardi». 

Come quello della prima sfilata nella storia del brand, il prossimo 18 settembre, alla vigilia di Milano Moda Donna, con la passerella d’eccellenza nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale. «Sono felice perché la famiglia Spagnoli ha sempre condotto con indipendenza l’azienda che è sempre di nostra proprietà – continua Nicoletta che dopo la laurea in farmacia e una esperienza di formazione in America siede alla scrivania dei suoi predecessori con piglio deciso e garbo infinito – con mio figlio Nicola Barbarani che ha 24 anni ora siamo alla quinta generazione. E ho visto come per questo anniversario non solo lui ma tutte le nostre maestranze abbiano reagito con gioia all’impegno di questo primo defilé Luisa Spagnoli. Si vede dalla collezione come abbiamo lavorato! Saranno 50 uscite in passerella, con la collezione che ho disegnato per l’estate 2019 e alcune testimonianze del nostro stile senza tempo, con la riedizione di alcuni pezzi storici, dai completi Giulietta e Romeo in lana d’angora ai tailleur ultrachic come quello rosso indossato più volte da Kate Middleton, il modello Sushi Florian».

Nicoletta, questa sfilata a Milano del 18 settembre sarà la prima che segna la svolta e la scelta della passerella internazionale per mostrare lo stile del brand? «Ancora non lo so (sorride), Non so se da ora in poi deciderò di sfilare sempre. Vedremo. Magari ci prendo gusto! Per me è un’esperienza tutta nuova».

Che data porta l’ultima sfilata della maison? «Erano gli anni Cinquanta, sulla passerella della Sala Bianca di Palazzo Pitti. Ho una foto di mio nonno durante quell’evento. Allora sfilavamo con le vestaglie di lana d’angora tutte colorate, con le modelle con la candela in mano».

La storia della Luisa Spagnoli, dopo il grande successo della serie tv andata in onda su RaiUno con la bellissima e bravissima Luisa Ranieri come protagonista, oggi è anche in libro? «Sì, è una monografia scritta da Sofia Gnoli ed edita da Rizzoli. Ho avuto solo pochi giorni fa la prima copia e mi è piaciuta molto. Il nostro archivio aziendale è infinito, col libro lo abbiamo esplorato riscoprendo tanti bozzetti dei primi anni Cinquanta ancora attualissimi che mi hanno ispirato anche per la sfilata alla Sala delle Cariatidi. Chi ha una storia lunga 90 anni come la nostra penso abbia il dovere di farla conoscere al mondo. Abbiamo ritrovato le campagne pubblicitarie con dive come Sophia Loren, le illustrazioni di Brunetta, gli scritti di Camilla Cederna».

Com’è oggi lo stile di Luisa Spagnoli? «Senza tempo ma con grande attenzione alle giovanissime che riscoprono i nostri grandi classici, tra velluto, pizzi, fiocchi e pois. Abiti contemporanei, femminili, sofisticati, mettibili. E quest’ultimo imput penso sia uno dei più importanti. Vogliamo rendere omaggio a tutte le donne, a tutte le forme della bellezza, a tutte le età. E anche in sfilata si vedranno solo cose mettibili, non fine a se stesse».

Come nasce una collezione di moda Luisa Spagnoli? «Le ispirazioni possono essere tante. Io butto giù i disegni dopo aver visto un film, fatto un viaggio, guardato un giornale, fatto una passeggiata nella natura. Io ho la fortuna di percepire quello che va di moda».

Negli ultimi anni avete sviluppato oltre alla famosa maglieria e ai tailleur sartoriali anche molto gli accessori. Avete avuto successo? «Moltissimo, le clienti amano il nostro total look che non è mai imposto ma piuttosto suggerito. Gli accessori fanno lo stile, una collana o un paio di occhiali giusti fanno alleanza coi vestiti. E i miei sono sempre coordinati con la collezione. Mio figlio Nicola ha progettato la prima linea di occhiali da sole tutti made in Italy e ora sta pensando alla seconda collezione».