Mercoledì 11 Settembre 2024
CEDITORIALI
Moda

Le serie tv più "modaiole" da recuperare (o rivedere) quest'estate

Da “Emily in Paris” alla nuovissima “Glamorous”, senza dimenticare l’eterno fascino delle storie in costume stile “Bridgerton” e l’iconica “Sex and the City” (con tanto di revival)

Un'idea per l'inverno? Il Moncler Pierpaolo Piccioli indossato da Sarah Jessica Parker

Un'idea per l'inverno? Il Moncler Pierpaolo Piccioli indossato da Sarah Jessica Parker

L’estate è la stagione degli aperitivi in riva al mare, delle passeggiate tra i boschi, delle cene all’aria aperta, dei picnic sui prati… Tutto così romantico e bucolico, ma quanta fatica! Per noi pigri di professione, che non rinunciamo a divano e telecomando neanche a 40° (tanto c’è il condizionatore…) il fantastico mondo dello streaming rimane un rifugio imprescindibile, anche senza copertina, tisana e calzini felpati (ammettetelo… in quanti li state sognando sotto il sole di luglio?). Se poi ad amori, intrighi, passioni si accompagnano costumi da sogno e proposte moda da “rubare” (o, semplicemente, ammirare e sognare), allora abbiamo fatto centro. Ma quali sono le serie tv più “modaiole” da vedere (o, perché no, rivedere) in sacrosanto binge watching?

L’ultima arrivata: Glamorous con Kim Cattrall

Sì è lei, l’ironica, irriverente, irresistibile “Samantha” di "Sex and The City", che, decisa a snobbare le sue odiate colleghe (impegnate nel sequel “And Just Like That”) si prende la scena nella nuova produzione targata Netflix “Glamorous”. Kim Cattrall interpreta Madolyn Addison, ex top model che si è saputa costruire un impero diventando una leggendaria magnate del make-up. Lo show, decisamente LGBTQ+ friendly, segue la storia di Marco Mejia (interpretato dal cantante transgender Miss Benny), un giovane che sogna di sfondare nel mondo della cosmesi di lusso e che, per una serie di coincidenze, si trova a fare da assistente proprio a Madolyn. Quindi spazio a tutti i temi che ruotano attorno all’industria del beauty, con un mantra irresistibile: “You’re beautiful”, “Say it back”.

Emily in Paris

Sempre su Netflix (che in fatto di “serie modaiole” sa il fatto suo), da recuperare le tre stagioni di “Emily in Paris” (la quarta è in arrivo), serie firmata da Darren Star, già dietro ai successi di “Beverly Hills, 90210”, “Sex and the City”, “Younger”, con protagonista Lily Collins, giovane americana che si trasferisce a Parigi per lavoro. Se il suo francese zoppica (e gli stereotipi abbondano), il suo stile è innegabile e arricchito da accessori irresistibili, grazie soprattutto al lavoro della leggendaria costumista e stilista Patricia Field (e della sua assistente Marylin Fitoussi), che proprio con Star aveva lavorato per “Sex and the City”.

Sex & the City e And Just Like That

C’è qualcuno che ancora non ha visto “Sex and the City”? Irriverente, audace, femminista, ironico e iconico, lo show (sei stagioni e due film) ha rivoluzionato non solo la tv ma anche la percezione della moda. «Mi piacciono i miei soldi proprio dove posso vederli. Appesi nel mio armadio» dichiarava la sua protagonista Carrie Bradshaw. Sullo sfondo di una New York sempre affascinante, la “quinta amica” del magico quartetto (Carrie, Samantha, Miranda e Charlotte), nascevano e morivano storie d’amore e di sesso, venivano affrontate problematiche politiche e sociali, ma, soprattutto, la moda diventava protagonista assoluta. In chi rispecchiarsi? In Carrie e nel suo tutù di tulle rosa? Nello stile sempre perfettamente bon ton di Charlotte? Negli outfit colorblock di Samatha o nel look genderless di Miranda? Ormai leggendarie le scarpe Manolo Blahnik, all’epoca marchio praticamente semi sconosciuto. E l’avventura continua con “And Just Like That”, il “revival” orfano di Samantha e dello spirito ribelle di qualche anno fa, ma sempre impeccabile in fatto di outfit, non per nulla nel primo episodio della seconda stagione a rubare la scena è la preparazione di Carrie e Charlotte per il Met Ball. Entrambe le serie sono disponibili su Now (e Sky).

Ewan McGregor e il biopic su Roy Halston Frowick

Torniamo su Netflix per la miniserie in cinque episodi “Halston” prodotta da Ryan Murphy (“Nip/Tuck”, “Glee”, “American Horror Story”, “Dahmer”). A interpretare lo stilista statunitense che trovò la sua massima gloria e fama negli anni Sessanta e Settanta, soprattutto nell'ambito dell'epopea della disco music - è passato alla storia il suo cappellino a tamburello indossato dalla First Lady Jacqueline Kennedy nel 1961 - c’è il talentuoso attore scozzese Ewan McGregor. La serie ripercorre la vita dell'icona del glamour minimalista attraverso i punti salienti e i momenti più bassi della sua folgorante carriera, dalla vittoria alla leggendaria sfilata di moda della Battaglia di Versailles del 1973 alle serate decadenti allo Studio 54 fino alla sua incompresa (ma in anticipo sui tempi) linea di diffusione nei primi anni '80. Con un'attenzione ossessiva ai dettagli del periodo e l'irresistibile performance di McGregor (premiato con l’Emmy), “Halston” è il ritratto elegante di un singolare artista americano.

Girlboss, vintage che passione

Ha avuto vita breve “Girlboss”, disponibile su Netflix, cancellata dopo una sola stagione di 13 episodi. Ma se amate la moda vintage non potete davvero perderla. Basta sull’autobiografia di Sophia Amoruso - fondatrice di Nasty Gal, nato come un vintage shop su e-Bay nel 2006 e diventato, poi, un marchio vero e proprio - lo show pone l’accento sulla creatività e sulla magia della moda liberandola dai dettami e dalle regole “imposte” dagli stilisti. Ognuno è libero di forgiare il proprio stile, proprio come la protagonista (interpretata da Britt Robertson), una ragazza che ha fatto del suo amore per i capi vintage il trampolino di lancio per una carriera di successo.

La parabola di “Ugly Betty”

Torniamo indietro di qualche anno (nel 2006 per la precisione), per seguire le avventure di Betty Suarez, giovane di origini messicane che nonostante il suo aspetto non particolarmente attraente (complice un vistoso apparecchio ai denti) viene assunta come assistente personale del redattore capo di “Mode”, il magazine di moda per eccellenza. In un mondo dove lo stile, il glamour e i capi griffati regnano incontrastati, la nostra Betty (interpretata da America Ferrera, che in questi giorni ritroviamo al cinema con “Barbie”) entra a gamba tesa con i suoi abbinamenti decisamente sopra alle righe, colori vivaci quanto improponibili. Con il suo talento e la sua gentilezza, Betty saprà farsi strada in un ambiente falso e stereotipato. E, a differenza di quanto accade ne “Il Diavolo veste Prada”, sarà lei a cambiare i colleghi, facendo breccia nei loro (e nei nostri) cuori. Le quattro stagioni di “Ugly Betty” sono disponibili su Disney+.

Tutto il romanticismo di “Bridgerton”

Uscita su Netflix alla fine del 2020, in piena pandemia, “Bridgerton” ha conquistato praticamente tutti (chi non si è preso una cotta per il bellissimo Duca di Hastings?) e il suo successo non sembra destinato ad appannarsi. La serie romantica per eccellenza prodotta da Shonda Rhimes (“Grey’s Anatomy”, “Scandal”) e ambientata in Inghilterra nell’era Regency regala una personalissima visione dello stile dell'inizio del XIX secolo con un tocco moderno che ha fatto breccia nel mondo della moda, rafforzando la romantica tendenza "Regencycore" e ispirando innumerevoli pop-up, vetrine e capsule collection di maniche a sbuffo e vita impero, rese in morbidi fiori. Il tutto grazie all’eccellente lavoro delle costumiste Ellen Mirojnick (prima stagione) e Sophie Canale (seconda stagione). Se amate pizzi e crinoline, in attesa della terza stagione, un rewatch è assolutamente “obbligatorio”.