Mercoledì 24 Aprile 2024

Gucci lancia 'Epilogo', la collezione indossata dai ragazzi dell'ufficio stile

Il direttore creativo Alessandro Michele spiega "Gli abiti verranno indossati dai designer, con cui ogni giorno condivido lo stordimento della creazione"

Gucci, i designer indossano la collezione Epilogue

Gucci, i designer indossano la collezione Epilogue

Milano, 27 luglio 2020 - "Abbiamo rovesciato il budello. Ho tirato fuori le interiora della moda. Non so cosa succederà", dice Alessandro Michele alla fine del video per la presentazione alle ore 14 di oggi in diretta mondiale di “Epilogue” terzo atto e conclusivo del percorso con quale il direttore creativo di Gucci si interroga e si confronta su cosa c'è dietro ai vestiti. Un mondo che lui stesso ha rivoluzionato come nessun altro, catapultando uno sull'altro vari generi e varie estetiche, fino al risultato di uno stile inconfondibile che ha portato la maison ad un fatturato 2019 di 9,6 miliardi di vendite.

"L’epilogo è l’atto conclusivo di una narrazione. Il punto di accumulo di riflessioni - scrive in una lettera Alessandro Michele - che si sono sedimentate nel corso di uno scavo. Nel mio caso, rappresenta la possibilità di portare a compimento un percorso di interrogazione sul mondo della moda. Un percorso che somiglia a una favola in tre tempi. L’avvio di questa perlustrazione è avvenuto a febbraio. In quell’occasione ho voluto celebrare il rito magico della sfilata: una liturgia sacra e insostituibile attraverso cui il pensiero creativo si rende pubblico e si offre all’interpretazione di una comunità di spettatori emancipati. Di questo rito ho voluto mostrare ciò che ama nascondersi. Ho ribaltato i piani - continua lo stilista romano - portando al centro della scena i miei compagni di viaggio: quell’intelligenza collettiva, ispirata e sensibile, che rende possibile l’incanto della bellezza”.

Poi c'è stato un secondo atto che ha preso forma durante la campagna pubblicitaria di maggio scorso, “quando ho cercato di produrre un ulteriore spiazzamento all’interno dei meccanismi routinari della moda. È stata una sperimentazione radicale in cui mi sono lasciato guidare dall’idea che la bellezza potesse manifestarsi, in maniera imprevedibile e meravigliosamente imperfetta, nell’assenza di controlli” continua Alessandro. In questo secondo atto della fiaba Michele ha mollato la presa, lasciando ai suoi modelli costruissere le immagini.

Oggi è arrivato “Epilogo” a sigillare la chiusura di una trilogia d’amore. “Quest’ultimo movimento ruota intorno a un altro cortocircuito. Gli abiti verranno indossati da chi li ha costruiti - spiega ancora Alessandro Michele - I designer, con cui ogni giorno condivido lo stordimento della creazione, diventeranno interpreti di una nuova storia. Si impossesseranno della poesia che hanno contribuito a forgiare. Metteranno in scena quello che abbiamo appassionatamente immaginato. Si tratta di un’operazione, in cui i ruoli, ancora una volta, si ribaltano. Le distanze si accorciano. L’atto creativo diventa prassi espositiva. L’interno si proietta all’esterno. L’invisibile prende forma, irradiandosi per autocombustione”, conclude.

Per dodici ore di fila oggi collegandosi su Gucci.com si può vedere il dietro le quinte in diretta di una produzione per una campagna pubblicitaria, dal trucco alla location in Palazzo Sacchetti e al Foro Boario, con la verità degli interpreti che predomina sul falso dello stereotipo. Michele si interroga così sulla linfa della moda, sulle sue instanze, su come si può vivere diversamente questo mondo. L' “epilogo che oggi vi consegno somiglia molto a un preludio. Uno spartiacque che chiude e apre al tempo stesso, una soglia da cui ripartire per provare a immaginare il domani”, termina così la spiegazione di Alessandro Michele che non sfilerà a settembre come ha annunciato a maggio scorso né a Milano né altrove, ma aspetterà di “essere pronto”, forse per novembre e chissà in che parte di mondo.

Intanto il lookbook di “Epilogo”, con collezioni di abiti e accessori senza stagione e senza tempo, si compone di 76 scatti, come un taccuino di appunti stilosi, con le facce e i corpi dei collaboratori di tutti gli uffici stile di Gucci, quelli che lavorano ogni giorno al fianco del direttore creativo per abiti per lei e per lui, scarpe, borse, gioielli e collezioni bambino. La sperimentazione estetica è ad alta concentrazione. Il risultato è come sempre interessante e attrattivo.

Il look book, scattato da Mark Peckmezian è stato fotografato su sfondo bianco e arricchito da contributi grafici. La campagna ADV e il video saranno rivelati a ottobre (tbc). Gli scatti sono a cura di Alec Soth, mentre il video è diretto dai fratelli Damiano e Fabio d’Innocenzo.