Martedì 23 Aprile 2024

Eleganza e sobrietà: l’etica di Luisa Spagnoli

La nuova collezione in sintonia con i tempi difficili. Nicoletta: "L’imperativo è comprare meno, comprare meglio. Basta con l’ostentazione"

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Basta con la moda usa e getta, con gli eccessi dello stile, con le stravaganze forzate. "Oggi l’imperativo è comprare meno, comprare meglio", spiega Nicoletta Spagnoli, presidente e amministratore delegato del marchio Luisa Spagnoli che da oltre novant’anni parla di bellezza e qualità per il guardaroba delle donne, nelle magnifiche stanze della Casa degli Atellani dove ha ambientato la presentazione della collezioni per la primavera-estate 2021.

Un evento tra i più attesi nel Calendario della Milano Fashion Week promossa e organizzata dalla Camera nazionale della moda italiana presieduta da Carlo Capasa. "Questo periodo durissimo e con meno potere di spesa porterà ad una moralizzazione degli acquisti. Per noi puntare sulla qualità è naturale, lo testimonia la nostra storia e la fiducia delle nostre clienti – continua Nicoletta Spagnoli – Le donne oggi hanno bisogno di abiti facili, senza ostentazione".

A capo di un gruppo da 130 milioni di euro di fatturato nel 2019, con 150 negozi diretti in Italia e 55 nel mondo, 900 dipendenti per la maggioranza nella sede storica di Perugia, Nicoletta Spagnoli crea lo stile del brand di famiglia Luisa Spagnoli dal 1986.

Ai suoi disegni di quegli anni Ottanta si è ispirata per questa collezione reale ma romantica, con tailleur di lino dai pantaloni fluidi e le giacche con le maniche morbide e arricciate, camicie pezzo forte personalizzabili con pizzi aggraziati, tocchi anni Novanta nelle fantasie per shorts giudiziosi, tute animalier verde giungla, pigiama da sera a stampe floreali, giochi di micro e maxi pois ad alto tasso di personalità.

Quella di Luisa Spagnoli è una donna femminile e dinamica, che ama acquistare capi duraturi per più di una stagione, una signora che non ama gli sprechi e la moda che inquina del fast fashion. Una responsabilità sociale e produttiva che è nel Dna di Luisa Spagnoli; da alcuni anni è impegnato in azienda per lo sviluppo degli accessori il figlio della presidente, Nicola Barbarani, che ieri mostrava orgoglioso le borse “Nicoletta” In canvas e pelle tutte Made in Italy.

Sulla polemica scoppiata ieri dopo l’articolo velenoso de Le Figaro che parlava della fashion week milanese come di "un fiasco annunciato" Nicoletta Spagnoli ha detto con decisione che "a Parigi devono pensare solo ai loro contagi".

Per Carlo Capasa, presidente di Camera Moda, quello del giornale francese è "un attacco gratuito", mentre il presidente del Gruppo Max Mara Luigi Maramotti, al termine della bellissima sfilata neo-rinascimentale del brand di Reggio Emilia nel cortile dell’Accademia di Brera, giudica molto positivamente queste giornate della fashion week milanesi. "È bene ricominciare ed essere qui a Milano per sfilare in totale sicurezza dal vivo, garantendo il distanziamento e il rispetto delle regole".