Giovedì 18 Aprile 2024

Il 'Rinascimento' di Dolce e Gabbana, la rinascita della moda parte da Firenze

Il capoluogo toscano pronto a vedere sfilare in piazza della Signoria le nuove 'madonne fiorentine' del Tremila

Dolce e Gabbana durante l'ultima sfilata al Campus di Humanitas (Mdf)

Dolce e Gabbana durante l'ultima sfilata al Campus di Humanitas (Mdf)

Firenze, 29 agosto 2020 - L'alta moda riparte da Firenze, e fa un balzo indietro nel tempo a fasti lontani di 68 anni, al lancio dei The Italian Fashion Show, il primo progetto creativo per uno stile tutto Made in Italy lanciato da Giovan Battista Giorgini, buyer visionario, coraggioso e concretissimo che aveva sperimentato di persona il valore dell'alto artigianato fiorentino in America. Ora sulle sue orme, ma con l'allure contemporaneo e globale che tutti riconoscono loro, ripartono da Firenze Domenico Dolce e Stefano Gabbana che portano in riva all'Arno l'alta sartoria maschile, l'alta gioielleria, e l'alta moda femminile in una tre giorni di lusso e meraviglia battezzata 'Il Rinascimento e la Rinascita'. Inutile dire che l'attesa è massima in città per questo evento fortemente voluto dal sindaco di Firenze Dario Nardella, dal Centro di Firenze per la Moda Italiana con la presidente Antonella Mansi, dal presidente di Pitti Immagine Claudio Marenzi, dal presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi, dal presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, dal'assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuffo, dal presidente dell'Agenzia Ice Carlo Maria Ferro e dai due stilisti che da almeno due anni avevano deciso di arrivare col loro Grand Tour del Fashion proprio a Firenze.

Un arrivo che è soprattutto una ripartenza, e non solo per la maison milanese che ha uno dei suoi motori anche in Alfonso Dolce, amministratore delegato di Dolce e Gabbana, che in questi ultimi mesi si è coordinato sempre con l'ad di Pitti Immagine Raffaello Napoleone e con Giuliana Parabiago, che ne è una dei consulenti di maggior esperienza, per trovare le location e per tutta l'organizzazione. Tutto sotto l'egida di Pitti Uomo che è saltato a gennaio prossimo 2021 ma che non vuole farsi dimenticare dal mondo. 

E si favoleggia già che le clienti vip in arrivo per i due defilé sfileranno in Piazza della Signoria come se fossero 'Madonne Fiorentine' di un corteo storico ma proiettato nel Tremila, avvolte in lunghe cappe preziose, come nuove Caterina de' Medici o Eleonora di Toledo. Una maestosità, tra tavole imbandite di cristalli e pizzi, che ben si addice allo stile sontuoso di Domenico e Stefano, famosi per la magnificenza dei loro defilé e dei loro scenografici allestimenti al Metropol a Milano e nei siti scelti finora per l'alta moda.

Un nuovo inizio per la città e per il sistema moda, sempre più sotto scacco per la pandemia in tutto il mondo, una circostanza che ha ridotto a meno di duecento gli invitati e a misure di sicurezza attentissime.

Il programma e i luoghi

Per palcoscenici dell'alta moda e dei loro unici universi di bellezza ci saranno l'Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella dove il 2 settembre verranno presentati i gioielli d'alta moda di Dolce e Gabbana (con pranzo nell'antico Chiostro Grande della Basilica di Santa Maria Novella) , il Cortile di Michelozzo in Palazzo Vecchio dove saranno esposti i manufatti di 38 artigiani/artisti fiorentini selezionati dagli stessi stilisti come esempio inarrivabile di manualità e ingegno, il Salone dei Cinquecento per il defilè dell'alta sartoria maschile, la cena di gala nel vicino Palazzo Gondi. Poi il 3 settembre tutti a Villa Bardini, al tramonto, per la sfilata d'alta moda nel Giardino dopo un cocktail e una cena placè sulla terrazza che guarda tutta Firenze. Per venerdì 4 settembre invece, finiti gli eventi fashion, ecco la scoperta a Bargino della modernissima Cantina Antinori con festa tra i pampini d'uva in uno degli scenari naturali più belli e verdi.