Mercoledì 24 Aprile 2024

Valleverde: "In cammino come sempre"

Elio Silvagni presidente del gruppo denuncia l'imperizia del governo nel gestire l'emergenza

Elvio Silvagni

Elvio Silvagni

Roma, 17 maggio 2020 - L’imprenditore scrive al presidente del Consiglio e al presidente della Repubblica. Per esprimere l’indignazione propria e del settore che rappresenta, quello dell’industria della calzatura che in Italia raduna un comparto di prima eccellenza. "Si sta compiendo un crimine contro gli italiani", denuncia Elio Silvagni presidente del Gruppo Silver 1 che comprende marchi come Valleverde, Rafting Goldstar, Biochic e Biomoda (per un totale di 35 milioni di euro di fatturato, 17 dei quali con Valleverde) parlando del caso mascherine importate dalla Cina. L’appello, pubbicato in esclusiva come lettera aperta alcuni giorni fa su Quotidiano Nazionale, riporta il sentimento dell’imprenditore che si sente tradito dallo Stato e che raduna tanti colleghi al motto di “Sveglia Italia”. Silvagni parla del suo lavoro ma molto anche della difficile situazione del Paese, dimostrando sensibilità sociale.

Valleverde
Valleverde

"Ci saranno solo 5 milioni di tamponi per i prossimi due mesi. Come faremo? La soluzione c’è, è semplice, – provoca Elvio Silvagni – ed è mettere in carcere tutti gli imprenditori al posto dei tanti detenuti liberati. Senza tamponi e test per tutti, le app per il cellulare sono solo soldi buttati! L’Italia sarà l’ultima a uscirne, massacrata dall’emergenza".

Nel suo appello mette il dito su molte piaghe...

"L’improvvisazione è sotto gli occhi di tutti. Il settore calzaturiero è uno dei più tartassati. Nel primo trimestre 2020 abbiamo perso il 38%, nel secondo andrà peggio. Qui si vive alla giornata. Dall’uno marzo siamo fermi e proprio mentre stavamo consegnando l’estivo. Ora coi negozi cosa facciamo? Noi stiamo trattando per trovare la formula migliore, e poi la crisi della calzature italiane c’era prima che arrivasse il Covid 19. Ora se i negozi non riprendono a vendere chiuderà l’Italia".

Lei parla dei materiali da testare prima...

"Certo, questa è una delle priorità. Noi testiamo sempre i materiali che usiamo per le nostre scarpe. Il caso mascherine ci fa capire invece come i commissari facciano gli acquisti. Noi imprenditori no e vogliamo aiuti governativi perché a fine anno arriveremo a meno 60 per cento di venduto. La nostra incognita è come si riproporzioneranno le vendite".

Com’era andato per voi il Micam?

"Eravamo ancora in crescita, poi tutti gli ordini sono stati annullati. Ora ricominceremo ad andare in giro per rifare gli ordini. Un lavoro doppio. Sono d’accordo con chi dice che la ripresa arriverà solo nel 2022. Intanto voglio promuovere il blog Sveglia Italia".

Domani riaprono i negozi, data giusta?

"No, sarebbe stato meglio il 4 maggio. Ora è tardi, nei negozi ci sarà già la merce in saldo".