Mercoledì 24 Aprile 2024

Burberry, Riccardo Tisci debutta in passerella e il trench diventa sexy

Londra, il nuovo direttore creativo presenta la sua prima sfilata con le collezioni donna e uomo

La sfilata di Burberry firmata da Riccardo Tisci (Instagram)

La sfilata di Burberry firmata da Riccardo Tisci (Instagram)

Londra, 17 settembre 2018 - Diciassette minuti di gloria pura e alla fine un bell'applauso, come una felice liberazione, dopo il defilé di Burberry che ha segnato il debutto di Riccardo Tisci, da marzo scorso direttore creativo del brand inglese fondato nel 1856. Ricky, come lo chiamano gli amici, è apparso alla fine come un lampo, per un saluto come una saetta, tutto di nero vestito come sempre e con la camicia con la nuova identità del brand, il monogram TB che sta per Thomas Burberry stampato in bianco. Una passerella grande e colta, in un decor di perfetto e moderno design, davanti al gotha del fashion mondiale, Anna Wintour in testa. 

Per questa sua rivoluzione creativa Tisci, che - dopo un breve periodo di sabbatico al termine dei 12 anni alla direzione creativa di Givenchy che ha rilanciato con forza e coraggio - ritorna da grande protagonista della moda, bravo com'è, pieno di idee e di valori, forte di una scuola di atelier vera. Nasce povero Ricky e non lo dimentica mai, figlio di un fruttivendolo di Taranto che muore quando lui è bambino, nono figlio dopo otto sorelle. Allora la mamma, la splendida signora Elmerinda, anche oggi come sempre in prima fila commossa, decide di trasferirsi al Nord, a Carmenate. E qui Riccardo studia prima di volare a Londra e fare la St.Martin School. Per mantenersi agli studi fa tutti i mestieri e, come racconta lui stesso con sincerità, lavora anche nell'obitorio di un ospedale londinese. Ma la passione della moda è tale e il suo talento altrettanto immenso che eccolo qua oggi, re dei re della moda internazionale, acclamato e invidiato forse più di sempre. 

Non era facile risvegliare Burberry, nonostante i lunghi anni di buon lavoro di Christopher Bailey che lo ha preceduto: uscire dal trench e dal check della tradizione, realizzare un vero total look di superlusso ma facile da portare, cosmopolita e contemporaneo. Operazione riuscita con l'abito-trench al ginocchio chiuso da una fascia di elastico alta in vita a mo' di obi, camicette classiche che sembrano danzare sul corpo delle modelle, gonne plissé bon ton, tutti i colori dei neutri risvegliati da tocchi di rosso, scarpe alte ma giudiziose e calzini velati bianchi, la borsa icona, in passerella Maria Carla Boscono - amica e musa - e Stella Tennant, nobildonna simbolo di puro british style. Non solo donne, anche i maschi di Burberry sfilano con gessati da sartoria ma spezzati da marsupi fantasiosi e una catena a tracolla per portare in spalla l'ombrello. Nuova, tenerissima, stampa lanciata da Tisci quella del manto a macchioline bianche su marrone di Bambi, animale simbolo della fantasia candida dello stilista. 

Non manca il superlusso col trench in coccodrillo da migliaia di sterline. Non manca il tocco sexy con la giacca corsetto scolpita da tagli e stecche sotto al seno, naturalmente logata con la scritta rossa del brand. Sembra aver abbandonato il gotico e il total black, salvo per magnifici e sinuosi abiti lunghi da sera per lei e per mantelle cerate antipioggia per lui. Fra i trucchi da passerella i pantaloni con lo sbuffo sulla vita, come una pancia svuotata, e il foulard che sostituisce la cintura. Un nuovo classico è nato, risorto dalla tradizione vera ma rinnovato da Tisci in questa bella sfilata tutta di ricerca. 

Tutto nuovo nella maison, che ha come amministratore delegato Marco Gobbetti, altro italiano in gambissima (ex Givenchy anche lui). Tutto nuovo come il negozio nuovo di Londra con le installazioni di Graham Hudson, con impalcature di tre piani. E la decisione di mettere in vendita solo per ventiquattro ore dopo questa sfilata una collezione limited edition su Instagram e WeChat, per lo shopping sociale di questa Nuova Era di Burberry.