Giovedì 18 Aprile 2024

Atelier Jolie: la moda eco-sostenibile di Angelina

Il progetto della nota attrice punta sugli artigiani e sulle “petites mains” ponendo al centro sostenibilità, upcycling e, soprattutto, libertà di espressione

Angelina Jolie presenta Atelier Jolie

Angelina Jolie presenta Atelier Jolie

Il connubio moda-star di Hollywood non è certo una novità. Anzi. Ma quando questo connubio punta tutto su sostenibilità, eco responsabilità, espressione di sé e collaborazione tra “piccole realtà”, allora tutto si fa decisamente più interessante. E, almeno dalle premesse, Atelier Jolie, la nuova etichetta di moda da poco lanciata da Angelina Jolie, sembra avere tutte le carte in regola per contribuire a quel cambiamento da tanti (ONU in testa) auspicato.

Come nasce l’idea

L’annuncio è arrivato dalla diretta interessata su Instagram. «Nasce un nuovo progetto. Atelier Jolie è un luogo in cui le persone creative possono collaborare con una famiglia allargata di professionisti esperti, sarti, modellisti e artigiani da tutto il mondo. Un luogo dove poter esprimere se stessi e divertirsi, per creare in libertà e scoprirsi (o riscoprirsi) nel processo». Per la nota attrice, da sempre impegnata in numerose cause umanitarie, con ben vent’anni di servizio all'UNHCR, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, inizia, dunque, una nuova sfida, ancora una volta in linea con gli obiettivi indicati dall’ONU nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. «Tutti possono creare – ha dichiarato Angelina – perché questa corsa al capo griffato? Perché comprare un modello di un altro quando puoi creare per te stesso? Qui stanno il divertimento e la più alta forma di espressione di sé».

Parola d’ordine sostenibilità

Atelier Jolie sta ancora muovendo i suoi primi passi, ma la direzione sembra già ben tracciata e percorrerà i fruttuosi binari della sostenibilità. Il brand punterà sull’upcycling. «Useremo solo “avanzi”, materiale vintage e giacenze, ovviamente di qualità» ha dichiarato l’attrice. L’idea è di dar nuova vita ai nostri armadi, riparare, perfezionare la vestibilità, reinventare ciò che avrebbe potuto essere buttato, creando nuovi capi che, in questo modo, assumeranno un significato del tutto unico e personale. Atelier Jolie si pone, dunque, un obiettivo ben chiaro: promuovere un modello di moda circolare, in cui la vita dei capi di abbigliamento viene estesa tramite rammendo, trasformazione e riutilizzo. È un concetto interessante, soprattutto se mira a mantenere ciò che abbiamo in uso piuttosto che creare qualcosa di completamente nuovo, evitando, così, sprechi di risorse.

Il lancio ufficiale

L’annuncio del nuovo progetto ha infiammato il social (e tutto il mondo fashion) lo scorso 17 maggio, ma per vedere i frutti del lavoro si dovrà aspettare il prossimo autunno. Atelier Jolie funzionerà? Nella sua presentazione la Jolie ha espresso un certo ottimismo per il futuro. «E’ tutto nuovo per me, sono più un'artista che una donna d’affari, ma spero di vedervi là fuori, spero che sarete con noi in questo processo creativo. Siate indulgenti con me. Spero di crescere con voi».

La nuova moda globale

Moda e sostenibilità sono un ossimoro? E’ davvero possibile invertire la rotta? Qualcosa si sta muovendo. Lo scorso dicembre Chanel ha sfilato in Senegal, mentre Dior, dopo aver presentato la pre-collezione invernale 2023 a Mumbai, ha scelto Città del Messico per presentare, lo scorso 20 maggio, la collezione Cruise. Si torna, dunque, a celebrare le culture del mondo. Il progetto di Angelia Jolie si inserisce in questo filone che si allontana dai modelli occidentali e dai canali tradizionali per dare nuova linfa al business dell'abbigliamento. Secondo la storica della moda Emma McClendon - docente alla St. John University di New York - Angelina Jolie «porterà una prospettiva più globale, dando visibilità a chi ha le capacità di creare a mano alta sartoria». L’avventura si rivelerà un successo? Come sempre sarà il tempo a darci la risposta.