Antonelli Firenze, grande festa a Milano per l'apertura della prima boutique

La cerimonia di apertura si terrà il 21 settembre in Corso Venezia 12. L'ad Marco Berni: "Dobbiamo mostrare al mondo il nostro saper fare, l’ottimo livello della produzione Antonelli Firenze"

La nuova boutique di Milano (courtesy Antonelli Firenze)

La nuova boutique di Milano (courtesy Antonelli Firenze)

Milano, 21 agosto 2018 - Con una grande festa, a tutto entusiasmo, passione e mondanità, il prossimo 21 settembre Antonelli Firenze inaugurerà ufficialmente la sua prima boutique monomarca a Milano, in Corso Venezia al numero 12, al centro del quadrilatero dello stile e del lusso contemporaneo, proprio nei giorni belli delle sfilate per il pret-à-porter femminile dell’estate 2019. Cocktail a cura del super chef Carlo Cracco. E dalle due vetrine tutti potranno ammirare la qualità e l’innovazione dei capi prodotti dall’azienda di Castelfiorentino, alle porte di Firenze, e dalla società Gossip che produce il brand, fondata nel 1950 (dapprima col nome di Vicad) da Luciano Antonelli, imprenditore visionario e capace, che primeggiava nel settore della biancheria. Poi nel 2001 il passaggio generazionale alle figlie Enrica Antonelli, fondatrice e presidente oltre che direttore creativo e produttivo, e Roberta Antonelli vicepresidente e direttore amministrativo e finanziario. Con loro come amministratore delegato e direttore commerciale e sviluppo strategico c’è Marco Berni, in rappresentanza della terza generazione.

Un'azienda familiare, che rappresenta una realtà industriale di puro Made in Italy e che controlla tutta la filiera con la costante ricerca dell’eccellenza: dalle camicie-couture dei primi anni Duemila che regalarono loro immediata notorietà al 2013 quando nasce l’etichetta di total look Antonelli Firenze, un prodotto “dalle donne per le donne”, per un’eleganza naturale e ricercata. L’impronta italiana farà la parte del leone per la conquista di sempre nuovi mercati per quell’accessible luxury che ha stregato oltre 650 multibrand in Italia e all’estero.

"Sono tornato da poco da New York - racconta l’ad Marco Berni - perché vogliamo aprirci a quel mercato tanto importante, e stiamo lavorando a una nuova forma di distribuzione. Oggi siamo concentrati sull’apertura a Milano con la prima boutique per la quale abbiamo fatto un investimento molto imortante. In Corso Venezia dobbiamo mostrare al mondo il nostro saper fare, l’ottimo livello della produzione Antonelli Firenze. Il mood del negozio di 150 mq su due piani vuole riprodurre l’atmosfera di un salotto, per valorizzare la vendita reale, fornire alla cliente un’esperienza di relax, accompagnandola al piacere dell’acquisto".

Per questa azienda ciò che conta di più è far emergere la qualità e il valore dei capi. Il negozio milanese è solo l’inizio, la base di partenza di un piano industriale più vasto "che facciamo ogni tre anni" spiega Marco Berni "per puntare alla gestione diretta del retail in modo da crescere il fatturato e fare brand building". Vero polmone per le vendite restano l’Italia e l’Europa continentale con Germania, Austria, Belgio e paesi nordici, ottimi risultati arrivano dal Giappone e dalla Corea dove da poco è stato aperto uno shop in shop. "In base ai dati di crescita che stiamo registrando per la collezione SS18, possiamo già ipotizzare la necessità di investire l’incremento di Ebitda che otterremo nel 2018. Attendiamo la conclusione della campagna vendite per formalizzare in cda la decisione a riguardo - continua l’amministratore delegato Marco Berni - Il 2017 è stato archiviato con un fatturato di 12,5 milioni di euro, e sempre sulla base dei risultati di vendita si prevede di chiudere il 2018 con un fatturato di 15 milioni. L’attuale quota di export è il 65%. Per il 2018 si prevede di arrivare a un 73%".

La campagna per questo inverno 2018-2019 è stata scattata in Islanda perché quei paesaggi senza orpelli si attagliano perfettamente alla raffinata semplicità dello stile di questa maison che garantisce lavorazione sartoriali accurate, molto made in Tuscany a 35 km da Castelfiorentino, e la scelta di tessuti di pregio. "Vogliamo vestire le donne in ogni momento della loro giornata - spiega Marco Berni - le mani d’oro per realizzare le nostre collezioni ci sono ancora ma è sempre più difficile portare i giovani verso queste professioni. Perché dietro la moda c’è una manifattura altissima e la sfida vera è attrarre i giovani nelle nostre aziende".