Mercoledì 24 Aprile 2024

A giugno la mostra “Yevonde: Life and Colour” alla National Portrait Gallery

Oltre trecento ritratti e nuove stampe per raccontare la figura e il lavoro di Madame Yevonde, pioniera nelle tecniche fotografiche legate all'uso del colore

Vivien Leigh by Yevonde,1936. Photo credit National Portrait Gallery, London

Vivien Leigh by Yevonde,1936. Photo credit National Portrait Gallery, London

Il prossimo 22 giugno la National Portrait Gallery di Londra, con il sostegno del Chanel Culture Fund, riapre i battenti con la mostra “Yevonde: Life and Colour”, dedicata alla pioniera della fotografia a colori negli anni '30 Madame Yevonde. L'esposizione, che resterà aperta fino al 15 ottobre 2023, sarà la prima nell'ambito del progetto triennale - sviluppato appunto da Chanel Culture Fund in partnership con la Galleria - “Reframing Narratives: Women in Portraiture”, guidato da Flavia Frigeri e che mira a porre in primo piano narrative mancanti, ovvero evidenziare le storie, spesso trascurate, di singole donne che hanno plasmato la storia e la cultura. “Yevonde: Life and Colour” racconta la vivace carriera di una donna ha guadagnato la libertà attraverso la fotografia. Madame Yevonde Middleton, alla nascita Cumbers (1893-1975), dal ’32 al ’40, sperimentando la solarizzazione, associata in particolare al processo di colore Vivex, si dedica alla fotografia a colori, all'epoca considerata ancora una sorta di brutta copia della pittura. La Yevonde trova in questa forma espressiva il mezzo per imporsi sia come artista professionista che come donna e apre, in questo modo, una nuova strada per i ritrattisti e per la fotografia nella moda.

Da suffragetta a fotografa, l'evoluzione di una donna originale e anticonformista

Nell'Inghilterra degli anni '10 Yevonde è impegnata attivamente come suffragetta, ma capisce presto di non essere una leader nel campo dei diritti delle donne e decide di abbandonare il coinvolgimento attivo nel movimento. Risponde a un annuncio per un apprendista fotografo e lavora per tre anni con la ritrattista Lallie Charles. Acquisisce in questo modo le basi tecniche e, aiutata dal padre, apre il suo primo studio al civico 92 di Victoria Street, a Londra, dove invita le persone più in vista della società londinese a farsi ritrarre gratuitamente. Il suo nome inizia a circolare e i suoi scatti vengono pubblicati su riviste come Tatler e The Sketch. Lo stile dei suoi ritratti appare ancora formale, ma decisamente originale e creativo. I suoi soggetti, a differenza di quelli più diffusi, erano spesso raffigurati mentre distoglievano lo sguardo dalla fotocamera. Nel 1921, Madame Yevonde è una ritrattista ben nota e rispettata e si trasferisce in una sede più ampia al 100 di Victoria Street. Comincia a lavorare per il mondo pubblicitario e personalità di spicco dell'epoca, come Barbara Cartland e Diana Mitford, vogliono farsi ritrarre da lei.

L'uso del colore: una voce fuori dal coro del “bianco e nero”

Nei primi anni '30 Madame Yevonde trascorre innumerevoli ore nel suo studio per sperimentare l'uso del colore nella fotografia, utilizzando il nuovo processo Vivex della Color Photography Limited di Willesden. Nonostante l'ostilità dei colleghi, Yevonde è entusiasta dei risultati e prosegue con determinazione lungo la strada in cui sente di esprimere la propria creatività. La sua dedizione la ripaga. Nel 1933, Madame Yevonde si trasferisce con il suo studio al 28 di Berkeley Square e le vengono commissionati parecchi lavori pubblicitari e ritratti. Il suo lavoro più famoso e creativo è una serie a colori di donne vestite da dee e circondate da sorprendenti giustapposizioni di oggetti dall'atmosfera surreale e ispirata da una festa a tema tenutasi il 5 marzo 1935, dove gli ospiti erano in costume di dei e dee romani e greci. La fotografa ha poi continuato a produrre altre serie basate sui segni dello zodiaco e sui mesi dell'anno in cui mostra anche l'influenza del lavoro di Man Ray. Questo periodo altamente creativo della carriera di Yevonde si interrompe quando, alla fine del 1939, Color Photographs Ltd chiude e il processo Vivex smette di esistere. Il che rappresenta un duro colpo per lei che, pur continuando a produrre ritratti degni di nota, torna al bianco e nero. Il suo lavoro degli anni '30 rappresenta ad oggi una pietra miliare per il mondo della fotografia e anche fotografi, artisti e stilisti contemporanei guardano con curiosità le sue produzioni. Erdem Moralioglu, per esempio, ha usato il lavoro di Yevonde come ispirazione per la sua collezione di abbigliamento nell'autunno 2022.