Giovedì 18 Aprile 2024

Previsioni meteo: dall'estate al ciclone autunnale. Pesante maltempo verso l'Italia

Precipitazioni intense e nubifragi da Nord a Sud. Tornerà la neve, anche copiosa, in montagna. Al Nord le temperature minime scenderanno fino a 5-8 gradi in pianura. Caldo e città, a Lesina e Varano pesci e ostriche in asfissia

Roma, 2 novembre 2022 - L'anticiclone africano che ha allungato l'estate ha le ore contate: tra venerdì 4 e sabato 5 novembre piomberà sull'Italia il primo ciclone autunnale, alimentato da aria fredda polare e sospinto da venti di libeccio e scirocco. Fine quindi dei bagni al mare in tardissima stagione, come si sono visti in questo Ponte di Ognissanti. Piogge (anche sotto forma di nubifragio) e neve la faranno da protagoniste, con temperature su valori tipici del periodo: fino a 10 gradi in meno le massime, anche di più le minime. Un ritorno, almeno per ora, alla normalità climatica. Primo sospiro di sollievo dopo un mese di ottobre totalmente fuori media, che ha prolungato una condizione di siccità che va avanti ormai da mesi. Bisognerà, però, a questo punto, fare i conti con un'ondata di maltempo che potrebbe essere davvero pesante.

Previsioni meteo: arriva l'autunno e il maltempo
Previsioni meteo: arriva l'autunno e il maltempo

IlMeteo.it spiega che il vortice in discesa dal Nord Europa piloterà sul nostro Paese un'intensa perturbazione. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito, lo dice senza mezzi termini: "L'estate infinita ormai è agli sgoccioli, l'autunno si prepara ad irrompere con prepotenza sull'Italia. I primi segni che qualcosa sta cambiando si vedranno al Nord dove, oltre alle consuete nebbie mattutine, la nuvolosità si farà sempre più presente anche con qualche piovasco".

Ma sarà da giovedì 3 novembre che "la perturbazione farà il suo ingresso in Italia. Si attiveranno venti meridionali che soffieranno via via più intensamente. Le precipitazioni cominceranno a bagnare il Nord Ovest per poi portarsi sul Triveneto in serata. I fenomeni risulteranno via via moderati e anche forti sulle Alpi dove scenderà copiosamente anche la neve, inizialmente sopra i 1.700/1.800 metri. La perturbazione proseguirà la sua marcia verso le regioni tirreniche in nottata, facendo peggiorare il tempo su Toscana e Lazio anche con temporali di una certa intensità".

Solo un antipasto però: il peggio è atteso nel weekend quando "condizioni di maltempo, anche estremo, interesseranno dapprima il Centro Nord e poi il Sud. Il transito del ciclone su tutte le regioni attiverà venti fortissimi che renderanno i mari da molto mossi ad agitati. L'aria fredda farà scendere di quota la neve che sulle Alpi potrà cadere addirittura fin sotto i 1.000 metri a ridosso dei confini alpini e sopra i 1.400 metri sul resto dell'arco alpino".

3bmeteo sul sito fa il punto sull'arrivo della neve, segnalando che sono venerdì sulle Alpi sono possibili "accumuli potenziali sul settore centrale fino a 50/70 centimetri al di sopra dei 1600/1800 metri". Sull'Appennino invece dovrebbero vedersi solo dei fiocchi. Nevicate "deboli e isolate possibili nella prima parte della giornata del 4 sul settore delle Apuane - si legge - ma a quote elevate, sopra ai 1800/2000 metri, escluse altrove. Nella giornata del 5 possibili ma a carattere debole sul gruppo della Majella e del Gran Sasso a quote superiori ai 1800/2200 metri".

Insieme alle precipitazioni, che potrebbero presentarsi anche sotto forma di nubifragio, anche le temperature subiranno un brusco ridimensionamento tornando a misure tipiche del periodo. E quanto meno al Nord, le temperature mattutine scenderanno intorno ai 5-8 gradi.

La mappa di 3bmeteo

Pesci e ostriche in asfissia per il caldo

Tra i fenomeni che si stanno verificando in Puglia a causa delle alte temperature fuori stagione e per l'assenza di piogge, la moria di pesci e il mancato accrescimento di mitili per le acque troppo calde e la proliferazione di alghe. È quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti Impresa Pesca Puglia sugli effetti "delle temperature sopra la media stagionale con l'assenza di piogge che causano la mancanza di acqua dolce per garantire il ricambio idrico". In particolare, secondo quanto riferisce l'associazione di categoria in una nota, "nella laguna di Lesina l'assenza di piogge e le alte temperature delle acque stanno causando la moria dei pesci, mentre nella laguna di Varano la salinità eccessiva ha inibito la fotosintesi ed il metabolismo delle ostriche". "La situazione è aggravata - aggiunge Coldiretti Puglia - dalla mancata manutenzione dei canali che risultano ostruiti, causando la mancata circolazione delle acque e la conseguente stagnazione con la proliferazione di alghe che proliferano a temperature tra i 18 e i 22 gradi". "L'emergenza acqua per la mitilicoltura pugliese - viene evidenziato - si aggiunge a quella rappresentata dal caro carburanti con il prezzo medio del gasolio per la pesca che è praticamente raddoppiato (+90%) rispetto allo scorso anno costringendo i pescherecci italiani a navigare in perdita o a tagliare le uscite e favorendo le importazioni di pesce straniero". La flotta peschereccia pugliese, denuncia Coldiretti Puglia, ha perso "oltre 1/3 delle imprese e 18mila posti di lavoro".