Previsioni meteo. Freddo, poi un crescendo di maltempo con neve e venti furiosi

Fiocchi bianchi in pianura, venerdì nel mirino anche Milano e Torino. Possibili nubifragi e mareggiate sui settori tirrenici. Smog, scattano le prime limitazioni al traffico

Neve in arrivo al Nord. Sarà una settimana con il tempo in peggioramento (foto Ansa)

Neve in arrivo al Nord. Sarà una settimana con il tempo in peggioramento (foto Ansa)

Roma, 9 dicembre 2019 - Si apre una settimana che sarà molto movimentata sul fronte meteo. Le previsioni del tempo già da giorni annunciavano la fine di un periodo in generale stabile, con poche piogge e gelate al Nord (e conseguente aumento dello smog). Nei prossimi sette giorni ci sarà tutto - dice ilMeteo.it. -: vento, pioggia, temporali, neve, nubifragi e mareggiate. L'Italia sarà colpita da Nord a Sud, a fasi alterne. Ci sarà insomma un primo ruggito dell'inverno.

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Previsioni: la sintesi della settimana

Nella giornata di lunedì 9 dicembre cominceranno ad affluire venti di Maestrale via via più forti sui bacini occidentali. Martedì 10 il Maestrale verrà sostituito dalla Tramontana e dalla Bora che soffieranno impetuosa; piogge e temporali colpiranno l'Abruzzo e il Molise dove la neve scenderà già sopra i 1.000 metri. Altro maltempo interesserà il Sud con temporali e possibili grandinate. Al Nord invece vedremo un cielo sereno e terso come mai l'avevamo visto in questi ultimi mesi. I venti settentrionali continueranno a soffiare anche mercoledì portando il bel tempo al Centro Sud e alcuni temporali sul basso Tirreno (Calabria e Sicilia). Giovedì 12 dicembre tornerà di nuovo il Maestrale ad accompagnare un debole fronte perturbato che farà fioccare fino in pianura su alcuni settori del Nord Est. 3bmeteo parla di neve a 3/400 metri sul Piemonte e a 200 metri sull'Appennino Emiliano, insomma quote piuttosto basse, anche se le precipitazioni saranno deboli.

Venerdì ondata di maltempo

Attenzione infine a venerdì 13 dicembre quando un'intensa perturbazione atlantica farà irruzione sull'Italia con venti forti o molto forti di Maestrale, Libeccio e Ponente. In questo contesto avremo mareggiate diffuse con onde alte fino a 6 metri su tutte le coste occidentali.

Le mappe su mari e venti

Il maltempo - dice ilMeteo.it - si accanirà su Toscana, Umbria, Lazio e Campania con temporali, grandinate e nubifragi. Al Nord la neve potrà scendere fino in pianura (seppur debolmente) su Piemonte, Lombardia e alto Veneto, con fiocchi anche a Torino e Milano.

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Le previsioni giorno per giorno di 3bmeteo

Smog, blocchi del traffico

Intanto scattano le prime misure antismog, proprio a causa del tempo stabile dei giorni scorsi. A Torino stop da domani ai veicoli privati fino a diesel euro 4. Dal 5 dicembre, infatti, il livello delle micropolveri pm10 ha superato, per quattro giorni consecutivi, il livello dei 50 microgrammi al metro cubo, mantenendosi costante sopra questa soglia, per questo alle limitazioni permanenti si aggiunge anche il blocco dei diesel euro 4 dalle ore 8 alle ore 19, dal 10 al 12 dicembre. Per i veicoli commerciali della stessa classe emissiva, il divieto è in vigore dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19. Giovedì, dopo il nuovo rilevamento curato da Arpa Piemonte (Arpa regionale per la protezione ambientale) sulla concentrazione di di polveri sottili nell'aria, si deciderà se proseguire o revocare il blocco.

Scattano le misure di emergenza anche in Emilia Romagna. Negli ultimi tre giorni (dal 6 all'8 dicembre) sono stati registrati in tutta la regione livelli di polveri sottili Pm10 superiori al valore limite di 50 microgrammi al metro cubo, con picchi di 77 microgrammi a Modena e Rimini. Valori superiori a 70 microgrammi sono stati rilevati dalle centraline Arpae anche nel Parmense, nel Reggiano, a Ferrara e Ravenna. A causa degli sforamenti di polveri inquinanti da domani, 10 dicembre, fino a giovedì 12 dicembre, saranno in vigore le misure emergenziali anti-smog che prevedono, tra l'altro, il divieto di circolazione dei mezzi più inquinanti, compresi i diesel Euro 4. Scatta anche l'abbassamento del riscaldamento fino a un massimo di 19 gradi nelle abitazioni provate e fino a 17 gradi nei luoghi produttivi e attività commerciali. C'è il divieto di uso di biomasse in impianti domestici e di combustione all'aperto.