Giovedì 18 Aprile 2024

Previsioni meteo, rivoluzione gelida. Bufere di neve e alluvioni lampo

Brusco cambiamento del tempo con temperature giù anche di 10 gradi. Tregua alla siccità: temporali da Nord a Sud

Previsioni meteo, svolta gelida

Previsioni meteo, svolta gelida

Roma, 2 aprile 2019 - Le previsioni meteo per le prossime ore non lasciano spazio a dubbi: la primavera va in pausa e con lei anche le temperature sopra la media stagionale. Una massa di aria fredda proveniente dal Nord Euroa sta per introdursi nell'area del Mediterraneo, dove si scontrerà con correnti più calde da Sud. Un "mix esplosivo", secondo Stefano Rossi de IlMeteo.it, che potrà produrre "fenomeni particolarmente intensi". L'effetto eclatante si vedrà sull'arco alpino dove è attesa neve copiosa "sotto forma di vere e proprie bufere". Il brutto tempo colpirà prima il Settentrione e le regioni tirreniche centrali per poi estendersi a tutto il Centrosud.

Ma entriamo nel dettaglio cercando di capire quando, come e con che entità il vortice depressionario interesserà il nostro Paese.

Già da oggi il Nord e le isole maggiori saranno raggiunte dalle prime deboli precipitazioni. Ma il clou si avrà a partire dalla giornata di domani, mercoledì 3 aprile, e in particolare nella notte tra mercoledì e giovedì 4 aprile, quando "si potranno avere rovesci e temporali anche intensi in particolare al Nord e sulle tirreniche" e "tanta neve sulle Alpi", scrive Edoardo Ferrara di 3bMeteo.com.

NEVE, QUANTA E DOVE – Su Alpi e prealpi la neve scenderà inizialmente a quote medioalte, poi "in calo sotto i 1000 metri", annuncia ancora Ferrara. Rossi de ilMeteo.it stima "più di 60 cm di accumulo oltre i 1200 metri di quota (punte fino a 1 metro di neve fresca oltre i 1800 metri) in località come Breuil Cervinia (Valle d'Aosta), Madesimo Livigno (Lombardia), Cortina d'Ampezzo (Veneto) e San Martino di Castrozza (Trentino Alto Adige)". La neve cadrà anche sull'Appennino centrale, sopra i 1200 metri in Toscana e dai 1400/1500 metri tra Umbria, Lazio e Abruzzo.

Le precipitazioni saranno abbondanti, anche perché copriranno un arco temporale che va da questa notte fino alla giornata di venerdì. Si stima che potrà cadere oltre un metro di neve fresca in particolare sul comparto alpino della Lombardia, del Trentino Alto Adige e del Triveneto. Le nevicate termineranno nel corso della giornata di venerdì seppur insistendo temporaneamente in mattinata sulle Dolomiti più orientali.

ALLUVIONI E GRANDINE – S'interrompe finalmente il lungo periodo di siccità, anche se questa perturbazione "probabilmente non sarà in grado di risanare da sola il deficit pluviometrico di cui soffre buona parte delle regioni settentrionali", nota Ferrara. La giornata di domani sarà piovosa su tutto il Nord e al Centro: ma l'apice, dicevamo, sarà toccato giovedì, quando assisteremo a piogge anche forti in particolare sulla Valpadana, e in generale lungo le Alpi, e sulla Liguria, con possibilità di veri e propri "allagamenti su Genova e La Spezia" (IlMeteo.it). Le precipitazioni, preannuncia l'Aeronautica militare, tenderanno a intensificarsi in serata specialmente su Piemonte e versante Ligure. Acquazzoni alternati a schiarite interesseranno il Nordest: Rossi parla di "locali alluvioni lampo, specie sulle province di Treviso, Pordenone e Udine": fenomeni estemporanei che però potranno raggiungere intensità elevate.

Una attenzione particolare è riservata a Venezia, dove i meteorologi si aspettano acqua alta: l'alta marea dovuta allo Scirocco è attesa tra giovedì e venerdì (circa 110 cm  stima ilMeteo.it).

Il maltempo si allungherà anche al Centrosud con temporali e grandine che colpiranno particolarmente le regioni tirreniche, dalla Toscana alla Calabria e alla Sicilia. Nel mirino anche le grandi città di Firenze, Roma e Napoli.

TEMPERATURE GIU' – Un capitolo a parte meritano le temperature che in queste ore subirano un drastico abbassamento. Il freddo si avvertirà mercoledì e giovedì, più nettamente al Nord e al Centro, quando "nonostante la presenza di tese e miti correnti sciroccali, il brutto tempo provocherà un calo termico fino a 10°C in meno rispetto a questi giorni", scrive Stefano Rossi su IlMeteo.it.

Insomma, se avete messo il cappotto nella naftalina, preparatevi a ritiralo fuori: per il cambio di stagione c'è ancora tempo.