Previsioni meteo, l'inverno minaccia la primavera. "Neve a bassissima quota"

Affondo gelido la prossima settimana secondo ilMeteo.it. Maggiori dubbi da parte di 3bmeteo.com. Intanto è allerta per il rischio incendi in Toscana e Liguria

Meteo, potrebbe essere un fine marzo con neve a bassa quota (foto iStock)

Meteo, potrebbe essere un fine marzo con neve a bassa quota (foto iStock)

Roma, 20 marzo 2019 - E' arrivata ufficialmente la primavera, secondo il calendario, ma l'inverno potrebbe non arrendersi. Già negli ultimi 3-4 giorni le temperature sono tornate a calare e la neve è caduta sui rilievi, in particolare sull'Appennino, anche a quota relativamente basse. Nei prossimi giorni però - dice ilMeteo.it nelle sue previsioni meteo - l'alta pressione tornerà a guadagnare terreno sul nostro Paese regalando giornate più soleggiate con temperature in deciso aumento. Dovrebbe però essere solo una parentesi. Entro fine mese infatti è in arrivo una prepotente invasione dal Polo Nord che riporterà freddo e neve fino quote molto basse.

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IL BLITZ ARTICO - Il team del sito avverte che dagli ultimissimi aggiornamenti dei modelli meteo si può vedere come a partire da lunedì 25 marzo l'alta pressione delle Azzorre salirà parecchio di latitudine posizionandosi tra le Isole Britanniche e l'Islanda. Questo movimento favorirà la rapida e irruente discesa dal Polo Nord di una massa d'aria gelida pronta ad investire buona parte dell'Europa con il suo carico di venti freddi e nevicate. Come avviene sempre l'ingresso sul nostro Paese dell'aria gelida non avverrà in maniera diretta ma, a causa dell'ostacolo naturale della barriera alpina, le correnti saranno costrette a passare dalla Valle del Rodano e dalla Porta della Bora.

SI COMINCIA DA LUNEDI' 25 - Antonio Sanò, direttore ilMeteo.it, avvisa che già dalla serata di lunedì 25 marzo il tempo comincerà a peggiorare diffusamente sulle regioni del Nord Est con rovesci e temporali anche molto forti. Dato che le temperature subiranno un forte calo con i venti freddi in arrivo, la neve cadrà a quote via via più basse con fiocchi fin verso le quote di pianura non solo sull'arco alpino centro orientale, ma pure mista a pioggia sull'Emilia Romagna. Successivamente il peggioramento si estenderà al resto della Penisola con precipitazioni intense e brusco calo delle temperature anche di 10 gradi rispetto alle medie attese in questo periodo. L'aria fredda ed instabile favorirà inoltre la formazione di un ciclone polare, dando il via ad una lunga fase di maltempo da martedì 26 di marzo almeno fino alla fine del mese con la possibilità in particolare al Centro Sud di temporali e grandinate.

I DUBBI - Più prudente la posizione di 3bmeteo.com. Secondo il sito infatti l'Italia potrebbe anche essere interessata marginalmente dall'affondo artico.

SICILIA E CALABRIA: ALLERTA DELLA PROTEZIONE CIVILE - Intanto - informa il Dipartimento di Protezione Civile - un'area depressionaria posizionata tra Algeria e Tunisia determinerà una temporanea fase di maltempo sulle estreme regioni meridionali dell'Italia, associata a un'intensificazione dei venti dai quadranti orientali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento d'intesa con le Regioni coinvolte ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche. L'avviso prevede dalla sera di oggi, mercoledì 20 marzo, venti da forti a burrasca dai quadranti orientali sulla Sicilia e sulla Calabria, in particolare sui settori ionici, con mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, giovedì 21 marzo, allerta gialla sui versanti ionico e tirrenico meridionali della Calabria e sulla Sicilia, conclude la nota.

RISCHIO INCENDI / LIGURIA - Preoccupa anche il rischio di roghi boschivi. È scattato in Liguria lo stato di grave pericolosità per gli incendi su tutto il territorio regionale. L'assessore all'Agricoltura e all'Entroterra Stefano Mai spiega: "La decisione è stata presa viste le attuali condizioni di secchezza del terreno e per il forte vento che può portare condizioni idonee a favorire l'insorgere degli incendi boschivi". Lo stato di grave pericolosità prevede il divieto di accendere qualsiasi tipo di fuoco, sia pirotecnici, sia per bruciare materiale vegetale e anche il divieto di mettere in funzione apparecchi elettrici come motoseghe. La Regione Liguria comunicherà la cessazione dello stato di grave pericolosità non appena le condizioni meteo lo consentiranno cioè con l'aumento dell'umidità della vegetazione.

TOSCANA - Stato di attenzione anche in Toscana. Divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali dal 21 al 31 marzo in tutto il territorio: così ha deciso la regione considerato. Anche in questo caso si sottolinea che l'attuale rischio di sviluppo di incendi boschivi è dovuto alle cattive condizioni climatiche. "Nei prossimi giorni, infatti - spiega una nota -, l'indice di rischio e le previsioni meteo elaborate dal Consorzio Lamma indicano un'alta probabilita' di innesco e propagazione degli incendi boschivi legata, in particolare, alla scarsita di pioggia, pregressa e attuale, e ai venti provenienti da Nord, con conseguente bassa umidità dell'aria".

EMILIA ROMAGNA - Resta attivo fino a martediì 2 aprile anche in Emilia Romagna lo 'stato di attenzione' per incendi boschivi. La decisione è stata presa dall'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile dopo un incontro tecnico, in Regione, tra rappresentanti dell'Agenzia stessa, della Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, del Comando Regione Carabinieri Forestale e di Arpae ER. Sono infatti decine i focolai di incendio già verificati in tutte le province, che hanno richiesto per lo spegnimento, l'intervento di squadre a terra e in qualche caso anche di elicotteri.