Neve in pianura e gelicidio: quando e le città. Previsioni meteo: l'inverno fa sul serio

Tra domenica 11 e lunedì 12 dicembre crollo delle temperature con la prima sciabolata artica della stagione. Le previsioni del tempo città per città

Roma, 10 dicembre 2022 - L'inverno accelera, dicono gli esperti di previsioni meteo. Anzitutto un weekend con il ciclone, poi un ulteriore peggioramento fatto di gelo e neve fino in pianura. Allerta arancione in Emilia Romagna per criticità idraulicaa causa delle piene di fiumi tra Bologna, Ferrara e Ravenna.

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Cosa sta succedendo

Una bassa pressione di 995 hPa attraverserà nelle prossime ore l'Italia centrale portando maltempo soprattutto sulle regioni centro-meridionali, con piogge localmente anche intense sul versante tirrenico. Al Nord locali pause un po' più asciutte prima del ritorno di piogge e nevicate a quote di alta collina. Mattia Gussoni, meteorologo di ilMeteo.it, spiega tutto confermando l'apertura della porta atlantica a successivi impulsi perturbati.

Venti forti e nubifragi

Il ciclone transiterà sull'Italia portando purtroppo però anche dei nubifragi in Sardegna e sulla fascia tirrenica, non esclusi dalla Toscana fino alla Calabria. Ovviamente, essendo un ciclone piuttosto profondo, cioè con un minimo di bassa pressione abbastanza accentuato, nel weekend avremo anche venti forti, tendenti a burrasca tra Sardegna e regioni meridionali.

Domenica neve fino alle coste

La domenica vedrà lo spostamento verso i Balcani dell'occhio del ciclone che andrà a posizionarsi nelle ore centrali della giornata tra Ungheria e Romania. Da questa posizione invierà un peggioramento anche verso Emilia Romagna, Triveneto e Lombardia con piogge e locali nevicate. Sul resto della Penisola avremo un timido graduale miglioramento, ma attenzione: al Nord non sono escluse nevicate in serata fin sulle coste adriatiche, in successivo spostamento anche verso le coste marchigiane e del medio Adriatico. Insomma un impulso gelido dall'Ungheria che porterà la neve a bassa quota, anche sull'Appennino settentrionale: prudenza per i passaggi autostradali del centro Italia che vedranno i primi fiocchi a bassa quota della stagione.

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Prossima settimana sciabolata artica

La situazione non migliorerà la prossima settimana dice ilMeteo.it, anzi: arriverà la prima sciabolata di gelo dell'inverno con un crollo verticale delle temperature, specie al Nord: già domenica sera sono attese punte di -20°C sulle Alpi fino a 1.000 metri di quota e nei giorni seguenti intense gelate al mattino anche in pianura con -5/-6 gradi anche a Milano e Torino. Una sferzata gelida, la prima della stagione, che potrebbe preparare il terreno padano a fioccate precoci nei giorni successivi. "Il problema in questi casi è la tenuta termica della colonna d'aria - spiega 3bmeteo -. Affinché la neve possa riuscire ad arrivare anche in pianura senza sciogliersi è necessario che le temperature si mantengano sempre sotto lo zero senza passare mai per lo stato di fusione, condizione questa che potrebbe determinare l'insidioso fenomeno del gelicidio, già verificatosi nella giornata di venerdì su diverse zone dell'appennino settentrionale".

La mappa di 3bmeteo

(L'articolo prosegue sotto alla mappa)

Le zone a rischio neve

3bmeteo nel sito scrive che la situazione per la neve è un po' al limite. "Considerando l'evoluzione della perturbazione collegata al minimo la regione più esposta potrebbe essere l'Emilia Romagna e quindi fiocchi si potranno vedere a Bologna, Modena, Parma e non esclusi anche a Piacenza, nel Pavese, nel mantovano e sul Ferrarese ma ben poca cosa. Fenomeni di gelicidio potrebbero invece interessare l'Appennino Emiliano e quello Ligure"

L'uscita dalla siccità

E' quasi un mese che la porta è spalancata e le piogge non sono mancate in Italia, dopo un lunghissimo periodo di siccità. Un'ottima notizia - rileva ilMeteo.it -, la prossima primavera probabilmente avremo una situazione buona per quanto riguarda l`approvvigionamento idrico: oltre alle piogge, infatti, nelle ultime due settimane si sono già registrati importanti accumuli nevosi sulle Alpi.

Coldiretti: la neve è una manna

Esulta Coldiretti sottolineando che l''arrivo del maltempo con pioggia e neve è una manna per l'Italia a secco in cui nell'ultimo anno è caduta quasi 1/3 di acqua in meno (-30%) che ha provocato una grave siccità con drammatici effetti sull'agricoltura ma anche rischi per gli usi civili ed industriali. Ma avverte anche che i violenti temporali portano rischio frane e alluvioni in 9 comuni su 10. "Mancano all'appello - stima l'associazione - almeno 50 miliardi di metri cubi di acqua per effetto di un 2022 che resta straordinariamente siccitoso nonostante le precipitazioni del mese di novembre che sono risultate leggermente al di sopra della media storica. Non solo dunque disagi e danni, l'arrivo della pioggia e della neve - continua la Coldiretti - è dunque importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nelle montagne dove i ghiacciai perdono di superficie e spessore. Le precipitazioni però - sottolinea l'associazione - per poter essere assorbite dal terreno devono cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti in un Paese come l'Italia dove più di nove comuni su dieci (93,9%) hanno parte del territorio a rischio idrogeologico. Positiva - conclude la Coldiretti - è la presenza della neve per incentivare il recupero delle risorse idriche nelle montagne ma anche favorire la produzione di grano, secondo il vecchio adagio contadino 'sotto la neve il pane'".

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