A Roma la grandine sembra neve (LaPresse)
Roma, 22 ottobre 2018 - Incubo maltempo senza fine al Sud. E la buona notizia della donna salvata miracolosamente in un sottopassaggio a Francavilla non basta a scacciare le paure di questi pazzi giorni d'ottobre. Come avvertono i metereologi di iLMeteo.it, l'irruzione fredda che dai Balcani ha determinato un rapido calo delle temperature ha formato anche un mini ciclone al Sud, che sarà responsabile di un diffuso maltempo fino a metà settimana. Nel Sud Italia sono previsti ancora forti temporali ed è allerta rossa per rischio idrogeologico sulla Calabria ionica. Un livello più basso, arancione, su alcuni settori di Abruzzo, Basilicata, Sicilia e sui restanti settori della Calabria. Così indica un nuovo avviso meteo della Protezione civile. Dal pomeriggio di oggi, previsti forti venti o di burrasca sulla Campania. Persisteranno, inoltre, venti di burrasca su Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Mareggiate lungo le coste esposte. Forti temporali poi in Calabria, specie sui settori settentrionali e in Basilicata, sul settore meridionale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. A Catanzaro domani, martedì 23 ottobre, le scuole rimarranno chiuse. A Roma girano gli spalaneve per rimuovere la grandine che blocca le strade. A Milano una piccola tromba d'aria ha investito la zona della Stazione centrale.
MALTEMPO IN SICILIA - La zona del Catanese è interessata negli ultimi giorni da violente precipitazioni. La pioggia è caduta copiosa a Ramacca e a Raddusa dove ha anche grandinato. Secondo i primi accertamenti comunicati dai sindaci non ci sarebbero danni a cose o persone. A Palermo numerose le richieste di soccorso per il maltempo. Oltre 30 - fanno sapere i Vigili del Fuoco - gli interventi svolti finora per prosciugamenti, danni d'acqua e per la rimozione di alberi pericolanti. Nell'Ennese una ventina di mucche risultano disperse. Gli animali - dice Coldiretti - probabilmente sono stati travolti dall'acqua dei torrenti ingrossati dalla pioggia nell'Ennese, a Piazza Armerina, dove gli animali pascolavano allo stato brado in contrada "Candilia".