Roma, 19 maggio 2019 - Il tempo non migliorerà, nemmeno la prossima settimana, che potrebbe essere caratterizzata da una continua instabilità. Fino al prossimo weekend, quando - si legge nelle previsioni meteo di ilMeteo.it - potrebbe entrare in scena "l'ennesimo freddo vortice ciclonico". Intanto lunedì si presenterà una nuova perturbazione, temporali mercoledì, pausa tra giovedì e venerdì, poi appunto il peggioramento di sabato-domenica con altre precipitazioni. C'è ancora margine di incertezza, mancando diversi giorni al prossimo fine settimana, ma il rischio è concreto. Anche 3bmeteo conferma la tendenza e titola: "Italia ostaggio dell'instabilità, ancora acquazzoni nella nuova settimana". Anche se per il weekend dice che il brutto tempo è un'ipotesi da confermare.
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— IL METEO.it (@ilmeteoit) 19 maggio 2019
Maltempo, cresce il livello del Po e dei laghi
Le intense precipitazioni hanno fatto innalzare il fiume Po di oltre un metro in un solo giorno per raggiungere un livello idrometrico di -0.48 metri la mattina di domenica a Boretto ma il maltempo senza tregua ha gonfiato anche i grandi laghi come quello di Como che ha raggiunto un grado di riempimento al 57%, il Maggiore salito all`88% e fino al Garda che a livelli da massimo storico addirittura al 94%. E' quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti che sottolinea come la situazione del più grande fiume italiano e dei laghi è rappresentativa dello stato dei corsi d'acqua della Penisola dopo una primavera pazza segnata da un mese di maggio piovoso che si classifica fino ad ora tra i più freddi degli ultimi 30 anni secondo gli esperti.
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Il clima e i danni all'agricoltura
L'anomalia climatica, che si è manifestata anche con temporali violenti e grandine, ha colpito l'Italia - sottolinea la Coldiretti - in un momento particolarmente delicato per l'agricoltura con le semine, le verdure e gli ortaggi in campo e le piante che iniziano a fare i primi frutti. A macchia di leopardo lungo tutta la Penisola - precisa la Coldiretti - si è verificata una vera strage per verdure, cereali, girasole e frutta con danni a vigneti, agrumeti, oliveti e ciliegi, ma anche alle infrastrutture, dalle stalle scoperchiate alle strade rurali franate, senza dimenticare le serre distrutte con danni superiori ai 10 milioni di euro. Lo stato di sofferenza della natura - continua la Coldiretti - è reso evidente dalle api con la produzione di miele che quest'anno fino ad ora è praticamente azzerata, a causa dell'andamento climatico siccitoso del mese di marzo seguito da un mese di aprile e maggio dal meteo particolarmente capriccioso caratterizzato da vento, pioggia e sbalzi termici che non ha consentito alle api neanche di trovare nettare sufficiente da portare nell`alveare. Il maltempo ha compromesso molte fioriture e le api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare. Il poco miele che sono riuscite a produrre- spiega la Coldiretti - se lo mangiano per sopravvivere.