Mercoledì 24 Aprile 2024

Meteo, "corrente atlantica mai così debole". Aumenta il rischio di ondate di calore estivo

E' l'allarme lanciato da due studi, uno inglese e uno tedesco, pubblicati da Nature

Grafico della corrente atlantica da phys.org

Grafico della corrente atlantica da phys.org

Londra, 11 aprile 2018 - Un aumento delle ondate di calore estive per l'Europa, e del livelllo dell'oceano, per la costa orientale degli Stati Uniti, potrebbe essere generato dalla crescente debolezza della corrente atlantica, che ridistribuisce l'acqua calda verso Nord e quella fredda verso Sud. Il 'Capovolgimento meridionale della circolazione atlantica', così si chiama la corrente, si è indebolita negli ultimi 150 anni di circa il 15-20%, e ciò potrebbe influenzare l'atmosfera: a causa del suo indebolimento, l'aria calda del Sud si convoglierebbe verso l'Europa, e questo farebbe aumentare le tempeste e le giornate estive dal caldo proibitivo.  

Rischio aumento di tempeste e ondate di calore estivo.

L'allarme è lanciato da due studi pubblicati su Nature dai ricercatori guidati da David Thornalley, dell'University College London, e da Levke Caesar, del tedesco Potsdam Institute for Climate Impact Research (PIK). 

Dino Zardi, che insegna Fisica dell'atmosfera e del clima all'Università di Trento, chiarisce: "Il fenomeno osservato è come una spia che si accede sul pannello di guida. Ci dice: attenzione, c'è qualcosa che non sta andando come al solito, ma c'è bisogno di approfondimenti per capire se abbiamo davvero un'inversione di tendenza o se invece l'indebolimento della corrente potrebbe regredire".

La corrente di circolazione atlantica non è mai stata così debole

Gli studi evidenziano che la corrente di circolazione atlantica non è mai stata così debole negli ultimi 1.600 anni. Analizzando le temperature della superficie dell'Oceano Atlantico e la dimensione dei grani dei sedimenti depositati sul fondale dalla corrente si può dedurre che l'indebolimento ha avuto inizio alla fine della Piccola Era Glaciale, terminata verso la metà dell'800. 

Da allora il Nord Atlantico ha iniziato a riscaldarsi, facendo sciogliere parte del ghiaccio artico e della Groenlandia e inondando l'Atlantico di acqua dolce. La conseguenza è stata che la superficie dell'acqua si è diluita, è diventata più leggera, e questo fenomeno ha rallentato il meccanismo della corrente. 

Se il riscaldamento climatico continua a far aumentare questo fenomeno, secondo i ricercatori le conseguenze sarebbero avvertite anche in l'Europa.