Mercoledì 24 Aprile 2024

Previsioni meteo, caldo africano nel weekend: le città più roventi. Martedì stravolgimento

Il ministero della Salute: ecco i centri da bollino rosso. La prossima settimana aria fredda di origine polare farà irruzione nel Mediterraneo. Surriscaldamento globale: India a 50 gradi, rischio di zone inabitabili

Ondata di caldo in arrivo. Previsioni del tempo: da martedì crollo termico (foto iStock)

Ondata di caldo in arrivo. Previsioni del tempo: da martedì crollo termico (foto iStock)

Roma, 4 luglio 2019 - Le previsioni meteo annunciano per il weekend una nuova fiammata calda che riguarderà molte zone del Paese, prima del ribaltone della prossima settimana. Secondo il bollettino del ministero della Salute sulle ondate di calore oggi e domani sono 4 le città da 'bollino rosso', ossia il livello massimo di allerta che scatta in presenza di "condizioni di emergenza con possibili effetti sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche". Si tratta di Campobasso, Firenze, Frosinone e Perugia. A cui sabato si aggiungerà anche Pescara, portando il totale a 5. A Firenze in particolare le massime percepite raggiungono i 36 gradi, mentre a Frosinone addirittura sabato si arriverà a 39 gradi.

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La nuova fiammata di caldo africano

Ilmeteo.it dice senza mezzi termini che ci stiamo avvicinando al weekend e per l'Italia si sta prefigurando una doppia trappola: tra sabato 6 e domenica 7 Luglio ondata di caldo afoso e temporali violenti. Il team del sito avvisa che a partire da venerdì il caldo comincerà ad aumentare su tutto il Paese, nel corso del weekend le temperature raggiungeranno punte di 36-38 gradi al Nord come a Milano (36 gradi) Ferrara (38 gradi) Bologna e Padova (37 gradi), fino a 35-36 gradi a Roma e Firenze e punte di 40 gradi al Sud (Sicilia e Puglia). Sabato 6 luglio: inizialmente bella giornata di sole su buona parte dei settori con temperature molto elevate e diffusamente oltre i 35 gradi nelle principali città. Col passare delle ore però aumenterà l'instabilità specie sull'arco alpino con la possibilità di rovesci in occasionale estensione anche alle zone adiacenti. Sole prevalente sul resto delle regioni. Domenica 7 luglio: tempo ancora molto stabile e soleggiato al Centro Sud con valori termici in ulteriore aumento. Ad aumentare il disagio del caldo ci saranno anche gli alti tassi di umidità a rendere il tutto più afoso ed insopportabile. Al Nord col passare delle ore ci aspettiamo un peggioramento delle condizioni meteo, dapprima su Alpi e Prealpi e poi entro sera anche sulle pianure di Veneto orientale e Friuli Venezia Giulia. Attenzione perché vista la tanta energia in gioco non escludiamo la possibilità di temporali violenti con grandinate e forti colpi di vento specie sui settori di Nord Est.

Le previsioni del tempo di 3bmeteo.com sono dello stesso tenore.  "Nei prossimi giorni l'anticiclone africano avrà un nuovo sussulto con una seconda ondata di calore diretta verso l'Italia", dice il meteorologo Edoardo Ferrara, che spiega: "Non sarà intensa e duratura come quella di fine giugno, almeno al Centro Nord, tuttavia sarà comunque significativa. Entro il weekend si potranno infatti raggiungere punte di 38-40 gradi sulle aree interne del Sud, fino a 36-38 gradi su quelle del Centro, 33-35 gradi al Nord con picchi anche superiori sull'Emilia Romagna. Qualche grado in meno lungo le coste ma con afa alle stelle, stante la maggiore presenza di umidità".

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Dopo il weekend crollo delle temperature

Poi cambierà tutto. IlMeteo.it avverte (confermando la tendenza emersa nei giorni scorsi) che da martedì 9 luglio il tempo muterà radicalmente e l'estate entrerà temporaneamente in crisi. Aria più fredda addirittura di origine polare riuscirà ad irrompere sul Mediterraneo creando le condizioni per una fase di maltempo all'insegna di forti temporali, grandinate e locali trombe d'aria al Nord, al Centro e infine anche al Sud. L'aria più fresca provocherà inoltre un crollo termico di 10 gradi con le temperature che andranno sotto la media del periodo di 5 gradi.

Anche 3bmeteo scioglie le riserve: “Appare infatti confermato - scrive - un importante cambiamento del tempo nella prossima settimana: l'anticiclone africano si ritirerà almeno parzialmente nelle proprie terre di origine, sotto la spinta di correnti più fresche ed instabili in arrivo dal Nord Europa. Avremo così un tempo decisamente più dinamico con temporali a tratti talora forti dapprima al Nord, poi anche al Centro e infine, anche se più occasionalmente, al Sud. Saranno possibili nubifragi e locali grandinate". Attenzione però - sottolinea il sito -: "questo non significa che pioverà ovunque 24 ore su 24. Non mancheranno infatti delle belle parentesi assolate, solo che dovremo mettere in conto qualche temporale in più. Questi break temporaleschi possono infatti sovente capitare anche nel cuore dell'estate. La bella notizia è che, per chi non sopporta il caldo, si avrà un calo termico anche apprezzabile soprattutto al Centro Nord (localmente anche oltre 6-8 gradi), con clima comunque che si manterrà gradevole e con caldo decisamente più sopportabile. La canicola potrebbe invece resistere sulle estreme regioni meridionali almeno nella prima parte della nuova settimana, per poi smorzarsi successivamente”.

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Clima: India a 50° gradi, rischio di zone inabitabili

Uno sguardo sull'estero, in particolare sull'India, uno dei paesi più colpiti dal surricaldamento globale e dove sono già oltre cento i morti causati dalle ondate di calore in India quest'estate: ci sono stati picchi di 48 gradi a New Delhi, 46 a Bophal e nella capitale Ahmedabad. Ma le ondate di calore peggioreranno nei prossimi anni, alcune aeree potrebbe diventare troppo calde per essere abitate e il rischio è di una crisi umanitaria che potrebbe mettere in moto milioni di persone, in un Paese in cui ne abitano oltre un miliardo. Il preoccupante scenario, tratteggiato dalla Cnn, prende le mosse da diversi studi. Secondo l'Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, premiato nel 2007 con il Nobel per la Pace, insieme ad Al Gore, l'India è tra i Paesi che dovrebbero essere maggiormente colpiti dagli effetti della crisi climatica. Gli esperti del Massachusetts Institute of Technology (MIT), dicono che anche se il mondo riuscirà a ridurre le emissioni di carbonio, limitando il previsto aumento delle temperature medie globali, parti dell'India diventeranno così calde che metteranno alla prova i limiti della sopravvivenza umana. "Il futuro delle ondate di calore sta peggiorando anche se ci sarà una significativa mitigazione dei cambiamenti climatici, e molto peggio se no ci sara' alcuna mitigazione", ha osservato Elfatih Eltahir, professore di idrologia e clima al MIT. Il governo indiano dichiara un'ondata di calore quando le temperature superano di almeno 4,5 gradi Celsius la temperatura "normale" per quell'area per almeno due giorni consecutivi. Un'onda di calore diventa "grave" quando le temperature salgono a 6,4 gradi sopra il normale per almeno due giorni. Le soglie per le ondate di calore, quindi, differiscono in tutto il Paese: nella capitale New Delhi, un'ondata di calore viene dichiarata dopo due giorni consecutivi di temperature di almeno 45 gradi. L'anno scorso ci sono state 484 ondate di calore ufficiali in tutta l'India (contro le 21 del 2010) e sono morte oltre 5.000 persone. Le cifre di quest'anno mostrano un po' di tregua. Ma comunque, a giugno, Delhi ha toccato temperature di 48 gradi, la più alta mai registrata nel mese. A ovest della capitale, Churu, nel Rajasthan ha toccato un massimo di 50,6 gradi. Lo Stato più povero dell' India, il Bihar, ha chiuso tutte le scuole, i college e i centri di formazione per cinque giorni perché il forte caldo aveva ucciso più di 100 persone. E i meteorologi credono che andrà solo peggio. "In poche parole, è probabile che ondate di calore future possano colpire l'intera India", ha riferito AK Sahai e Sushmita Joseph, dell'Indian Institute of Tropical Meteorology.

Le temperature e gli scenari catastrofici

Per esaminare la questione della possibilità di futura sopravvivenza nelle aree asiatiche intrappolate in caldo asfissiante, i ricercatori del Mit hanno esaminato due scenari presentati dall'Ipcc: il primo è che le temperature medie globali salgano di 4,5 gradi Celsius entro la fine del secolo; il secondo è la previsione piùà ottimistica di un aumento medio di 2,25 gradi. Entrambi i modelli però 'sforano' gli impegni dell'Accordo di Parigi che punta a mantenere l'aumento della temperatura media globale a meno di 2 gradi entro il 2100. Nella previsione più ottimistica, i ricercatori hanno scoperto che nessuna parte dell'Asia meridionale sarà invivibile nel 2100. Tutt'altra storia però nello scenario più caldo, che presuppone che le emissioni globali continuino al ritmo attuale. Molte zone saranno invivibili o quasi: i limiti di sopravvivenza saranno superati in diverse località del Chota Nagpur Plateau indiano e in Bangladesh; e saranno quasi superati nella maggior parte dell'Asia meridionale, in zone come la fertile valle del fiume Gange, la costa nordorientale e orientale dell' India, il nord dello Sri Lanka e la valle dell'Indo in Pakistan.