Previsioni meteo choc: caldo anomalo fino a metà novembre. "Poi rischio eventi estremi"

I perché e le conseguenze di una situazione mai vista prima. Allarme siccità. L'esperto di 3bmeteo: "Lo zero termico in questi giorni supera di 3.200-3300 metri, salirà a 3.800-4.000 metri. Valore che anche in piena estate sarebbe abbastanza elevato. Ma siamo in ottobre"

Roma, 24 ottobre 2022 -  "Il periodo da gennaio a settembre è stato in Italia il più caldo mai registrato, e anche il mese di ottobre sta confermando il trend di riscaldamento: possiamo quindi dire che i primi otto mesi sono i più caldi mai registrati". Così Edoardo Ferrara meteorologo di 3Bmeteo. "L'anticiclone africano, da inizio anno è molto presente alle nostre latitudini e anche in questi giorni assistiamo ad un continuo afflusso di aria calda dal Nordafrica e nei prossimi giorni il flusso sarà ulteriormente incentivato. Domani qualche temporale al Nord ma da mercoledì tempo stabile su tutto il Paese. Questo significa che in tutta Italia, ma in particolare al Nord, le temperature potranno essere sopra le medie del mese di 5-7 gradi se non di 10 gradi sulle Alpi. Lo zero termico in questi giorni supera di 3.200-3300 metri, e nei prossimi giorni salirà ai 3.800-4.000 metri. Quindi zero termico che anche in piena estate sarebbe abbastanza elevato. Ma siamo in ottobre".

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Caldo, temperature anomale ancora a lungo
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Previsioni: niente acqua

Per le prossime settimane, le prospettive non sono rosee. "Almeno fino a metà novembre avremo la persistenza dell'anticiclone africano. Ci potranno essere occasionali fluttuazioni, temporanei indebolimenti che potrebbero portare qualche precipitazione al Nord, ma non le classiche precipitazioni autunnali: precipitazioni effimere che non risolveranno il deficit idrico di cui soffre il nostro paese. Al Centro Sud invece per i prossimi 15 giorni è probabile che non cada neppure una goccia di pioggia. Teniamo presente che a seconda delle zone dell'Italia peninsulare abbiamo un deficit pluviometrico tra il 30 e il 60% rispetto alle medie. La zona che soffre di più è il Nord Ovest e in particolare il Piemonte. Solo da metà novembre potrebbe gradualmente iniziare a cambiare qualcosa. ma siamo al livello di ipotesi".

La mappa di 3bmeteo

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Il rischio di eventi meteo estremi

La mancanza di piogge ha un impatto sulle coltivazioni, sull'approvvigionamento di acqua potabile e per la produzione idroelettrica. "E' una annata molto anomala che si inserisce in una serie di annate molto calde, anno dopo anno e decennio dopo decennio: il trend è chiaro". In altre parole, il cambiamento climatico. Quando torneranno le piogge, a novembre, non sarà tutto rose e fiori, per il rischio di eventi estremi. "L'afflusso di aria calda africana - spiega Ferrara - aumenta l'energia a disposizione dei sistemi perturbati o temporaleschi e aumenta la probabilità di eventi estremi, che ci sono sempre stati in passato, ma non con queste frequenza e intensità. Ricordiamoci che a Cantiano, durante l'alluvione, in 4 ore sono caduti 400 millimetri di pioggia, quanto in 4 o 5 mesi".

L'unico vantaggio

Da notare che il quadro di forte anomalia è tale in tutta l'Europa occidentale e centrale. E in questo caso mal comune non è mezzo gaudio. Unico vantaggio, il fatto che le temperature alte ridurranno il consumo di gas: un dispetto a Putin.