Meteo: caldo anomalo, fino a 43°. Città da bollino rosso. A picco il livello di Po e laghi

Siccità sempre più grave, in particolare al Nord. Patuanelli: "Situazione delicata". Vertice tra ministeri. Prosegue l'irrigazione ma si va verso un taglio dei prelievi. Nel giorno del solstizio d'estate in alcune città italiane si batteranno i record di temperatura massima che resistevano dal 2003. Previsioni del tempo: la mappa di 3bmeteo

Roma, 20 giugno 2022 - Mentre l'Italia affronta una siccità senza precedenti, arriva il terzo e durissimo anticiclone africano dell'estate 2022, che porterà un'imponente ondata di caldo. La carenza d'acqua è ormai drammatica e le autorità valutano le misure per gestire l'emergenza. Nel frattempo le Regioni chiedono lo Stato di emergenza e fondi del Pnrr. Le previsioni meteo non lasciano speranze. A partire da oggi ci avviamo ad affrontare almeno una settimana tra le più calde di sempre per il mese di giugno e in assoluto della stagione estiva con punte di 38 gradi in Valpadana e 40/43 gradi nel Foggiano e nelle zone interne della Sardegna e della Sicilia. Antonio Sanò, direttore e fondatore di ilMeteo.it avvisa che a essere colpito per primo sarà il Nord, seguirà poi il Centro e infine anche il Sud. Nel giorno del solstizio d'estate in alcune città italiane si batteranno i record di temperatura massima che resistevano fin dall'estate infuocata del 2003. Per esempio, a Bologna sono previsti 36 gradi rispetto ai 34 del 2003, così come a Milano e in molte città del Veneto e dell'Emilia. Al Centro Sud le temperature cominceranno l'escalation a partire da mercoledì/giovedì con valori massimi fino a 38 gradi a Roma, 37 a Firenze, 40 a Foggia, Matera, Catanzaro, Taranto e anche oltre sulle zone interne delle due Isole maggiori. Oltre al caldo di giorno dovremo fare i conti pure con le notti tropicali. Queste si verificano quando la temperatura notturna non scende mai sotto i 20 gradi e le notti della prossima settimana in molte città italiane avranno proprio questa caratteristica. 

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Sommario

Il fiume Po in secca a Sermide, in provincia di Mantova (Ansa)
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Siccità, verso il razionamento dell'acqua: probabili ordinanze regionali

Le città da bollino rosso

Bollino rosso per Torino, Bolzano e poi Bologna, tra oggi e mercoledì 22 giugno. Per il ministero della Salute sono queste le città italiane che dovranno fare i conti con le ondate di calore e con il massimo livello di emergenza che indica condizioni a rischio per tutta la popolazione. Tra oggi e domani Torino avrà 34 gradi di temperatura massima percepita, Bolzano, tra domani e dopodomani, ne avrà rispettivamente 35 e 33. C'è poi Bologna che il 22 giugno toccherà i 37 gradi percepiti. Oggi sono quattro le città da bollino arancione, che indica condizioni di rischio per anziani e soggetti fragili: Bologna, Bolzano, Brescia e Milano. Ma il trend è in aumento. Domani saranno otto e dopodomani dieci.

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La mappa di 3bmeteo

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Il caldo fa calare anche la produzione di latte

E non sono solo i raccolti a essere bruciati dalla siccità: a soffrire il caldo sono anche gli animali nelle fattorie, a cominciare dalle mucche che con le alte temperature stanno producendo per lo stress fino al 10% di latte in meno. E' quanto rende noto la Coldiretti Lombardia, che sottolinea anche il calo delle rese nel foraggio per l'alimentazione degli animali, tagliate dall'assenza di precipitazioni. Per le mucche - ricorda l'associazione degli agricoltori - il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. Per questo nelle stalle sono già scattate le contromisure anti-afa, con gli abbeveratoi che lavorano a pieno ritmo perche' ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi meno caldi. Nelle stalle, inoltre, sono in funzione anche ventilatori e doccette refrigeranti per sopportare meglio la calura e i pasti vengono rimodulati per aiutare le mucche a nutrirsi al meglio senza appesantirsi. Al calo delle produzioni di latte - continua la Coldiretti - si aggiungono dunque i maggiori consumi di energia e acqua che in questo momento sono costosi e carenti. "La situazione nelle campagne è drammatica - afferma la Coldiretti Lombardia - in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate. La preoccupazione è forte anche per il calo delle rese produttive, dall'orzo al frumento fino ai foraggi, con mais e riso osservati speciali.

I livelli del Po e i dei laghi

Secondo l'ultimo monitoraggio della Coldiretti il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca (Pavia) è sceso a -3,7 metri, su livelli più bassi da almeno 70 anni, ma in sofferenza sono anche i grandi laghi come il lago Maggiore che è sceso al minimo storico con un grado di riempimento del 19,5% (negli ultimi tre giorni ha perso un metro) mentre quello di Como è al 17,6% (fonte Coldiretti). La siccità "è diventata la calamità più rilevante per l'agricoltura italiana con danni stimati quest'anno pari a circa 2 miliardi di euro a livello nazionale, per effetto del calo dei raccolti che hanno bisogno dell'acqua per crescere. Ad essere colpito dalla siccità è l'intero territorio dell'Italia, ma particolarmente grave è la situazione nella pianura padana dove per la mancanza di acqua è minacciata oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell'allevamento".

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Allarme lago di Como

A rilanciare l'allarme siccità è anche Gianluca Lattanzi, il presidente della Società Italiana di Geologia Ambientale sezione Lombardia. "Le stazioni idrometriche lombarde soprattutto nella parte montana - dice - continuano a registrare cali idrici che si ripercuotono nei laghi e fiumi di pianura". Tra questi ad esempio il torrente Pioverna affluente del lago di Como che si innesta a Bellano (LC) e per il quale, nelle ultime 72 ore si segnala un continuo calo con il valore di meno 23 cm con tratti di alveo praticamente in secca. La stazione lago di Como/Cernobbio osserva un calo nelle ultime 72 ore di meno 11,5 cm, così come la stazione a Lavello (LC) di meno 16 cm.

Vertice tra ministeri

"La situazione è delicata, presto ci aggiorneremo a livello politico", ha dichiarato il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli. "Oggi - ha aggiunto - ci sarà un importante incontro tra i capi di gabinetto di tutti i Ministeri coinvolti: Mipaaf, Mite, Mef, Affari Regionali". Intanto le Regioni fanno sapere che chiederanno al Governo la dichiarazione dello Stato di emergenza per la siccità, allo scopo di dare priorità all'uso umano e agricolo della risorsa idrica, e di mettere a disposizione risorse, anche del Pnrr, per creare nuovi invasi. A riferirlo è l'assessore veneto all'Agricoltura, Federico Caner, coordinatore della commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha annunciato che nelle prossime ore proclamerà lo stato di calamità che servirà per "adottare immediatamente le prime misure e invitare i sindaci alle norme di contenimento".

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Prosegue l'irrigazione, ma è allarme rosso

Intanto arrivano i primi provvedimenti, anche se si prosegue con l'irrigazione, nonostante la situazione sia da "semaforo rosso". L'indicazione arrivata dall'osservatorio sul Po che si è riunito per affrontare il problema della siccità è quella di un provvedimento transitorio per equilibrare l'uso dell'acqua rimasta: diminuire i prelievi del 20% per continuare comunque l'irrigazione, ma garantire l'afflusso di acqua anche al delta. 

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