Giovedì 18 Aprile 2024

Allerta meteo rossa in Emilia Romagna giovedì 18 maggio per piene dei fiumi e frane

L’allarme per il maltempo non sembra volersi fermare: non sono previste piogge, ma preoccupazione alta per la criticità idraulica e idrogeologica

Bologna, 17 maggio 2023 – L’emergenza maltempo in Emilia Romagna continua (e causa danni anche in A14) e, dopo l’allerta rossa di martedì 16 e di oggi, mercoledì 17, questa mattina la Protezione civile regionale ha emanato il codice rosso per piene dei fiumi, frane, piene dei corsi minori anche per tutta la giornata di domani, giovedì 18 maggio, nella parte centro orientale della regione. Allerta di colore arancione, invece, sulla pianura e sulla costa ferrarese. Il bollettino sarà valido dalla mezzanotte del 18 maggio fino alle ore 24 del 19 maggio.

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Le allerte

Allerta rossa per piene dei fiumi nelle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini; allerta arancione per piene dei fiumi nella provincia di Bologna; allerta gialla per piene dei fiumi nelle province di Parma, Reggio Emilia. Modena, per mareggiate nelle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

Le piene dei fiumi

Domani, pur non essendo previste precipitazioni sul territorio regionale, si prevede il perdurare di piene elevate su tutti i tratti vallivi dei corsi d'acqua del settore centro orientale della regione dovute alle piogge elevate di martedì 16 e mercoledì 17 maggio. In particolare sui bacini romagnoli e affluenti di Reno, interessati da esondazioni e rotte, permangono condizioni di grave criticità, anche nel reticolo di bonifica. I nuovi colmi di piena provenienti da monte fanno prevedere livelli elevati sul fiume Reno a valle di Cento. La criticità idraulica rossa nella pianura modenese è riferita alla propagazione della piena sul fiume Secchia, sul fiume Panaro si prevede una piena di criticità arancione.

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I dissesti e le frane

Dal punto di vista della criticità idrogeologica saranno ancora possibili numerosi e diffusi dissesti nel settore centrale e orientale della regione dove permarranno condizioni favorevoli allo sviluppo di frane per scivolamento e colamento lungo i versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili, e all'aggravamento delle numerosissime frane già attivatesi a seguito delle precipitazioni dei giorni scorsi.

Mareggiate

Si prevedono valori di onda e marea sotto i livelli di attenzione, tuttavia si potrebbero generare localizzate esondazioni di fiumi e canali alla foce, per le difficoltà di deflusso delle piene in mare.

Previsioni meteo

Ancora 12 ore di forti precipitazioni, poi la tregua: la morsa di maltempo che ha duramente colpito l'Alto Adriatico, Romagna in primis, e il basso Tirreno, si allenterà solo tra poche ore, dopo altre piogge. Secondo le previsioni di Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, sono attese intense precipitazioni in Emilia Romagna e Marche. 

Cosa ha generato il maltempo eccezionale 

Un ciclone mediterraneo più intenso del normale, la barriera degli appennini e i venti da nord est sulla costa. E' stato questo mix climatico esplosivo a causare l'alluvione tuttora in corso sull'Emilia Romagna e le Marche. A spiegarlo sono gli esperti del portale '3bMeteo', che sottolineano: “In 36 ore sono caduti oltre 120 millimetri di pioggia tra il bolognese e la pianura romagnola, ovvero più del doppio di quello che dovrebbe cadere nell'intero mese di maggio.

In Appennino si sono registrati picchi di oltre 200 millimetri, segnatamente dietro Imola, Faenza, Cesena e Forlì. Praticamente la pioggia di tre mesi condensata in un giorno e mezzo". Secondo il meteorologo Edoardo Ferrara, "il protagonista di questo evento drammatico è stato un ciclone mediterraneo insolitamente intenso per il mese di maggio. Nato sulle coste del Nord Africa, il ciclone ha poi risalito la nostra Penisola da sud, a iniziare dalla Sicilia, dove lunedì scorso ha generato intensi nubifragi con allagamenti". Nel palermitano ad esempio sono caduti fino a 100 millimetri di pioggia, cioè "quattro volte la media dell'intero mese di maggio". Il vortice si è poi diretto verso il centro e il nord Italia.